Spot EurUsd: 1.1200

Scala temporale Settimanale: Supporti (1.0909, 1.0823, 1.0538) Resistenze (1.1250, 1.1421, 1.1450)

Strategia: Short EurUsd

Stop: 1.1250

Take profit: 1.0823

Lo stop loss di 1.1250 è stato per ora solamente sfiorato non annullando per il momento la strategia short EurUsd. Siccome però tecnicamente siamo in una condizione border line con diverse ambiguità come descritto di seguito, siamo pronti allo stop and reverse (aprendo posizione long) con chiusura EurUsd sopra 1.1250.

Fed Inattiva

Se le banche centrali americana e giapponese potevano offrire in pasto ai mercati delle buone motivazioni per far esplodere la volatilità possiamo dire che l’esperimento è fallito. Lato Stati Uniti la Fed ha mostrato un atteggiamento ancora possibilista, ma cauto circa un rialzo dei tassi nel 2016. Certificati i miglioramenti dell’economia e del mercato del lavoro, appurato che i rischi Brexit per ora non esistono, la Yellen avrebbe potuto concludere che da adesso in avanti si ragionava su una nuova stretta, ma poi è arrivata una gelata dal dato sul Pil. L’America non è riuscita a crescere di più del 2% nel primo semestre del 2016, un grosso problema. L’indeciso Presidente del FOMC, ha lasciato i mercati nell’incertezza, una sorta di bastone e carota per comunicare ai mercati che la tensione deve essere alta ma che per ora non faremo troppo male alzando il costo del denaro. Il Giappone è un altro esempio di politica monetaria ambigua. Un mese passato a sognare l’helicopter money e poi delusione; la Boj non solo si tiene i soldi a bordo, ma decide anche di non espandere la sua base monetaria. Immediata la reazione dello Yen che si è decisamente rafforzato venerdì. A questo punto sarà interessante verificare i dati macro americani che usciranno in settimana. Soprattutto il mercato del lavoro americano alimentare una volatilità, solita compagna di viaggio nel mese di agosto.

L’ennesimo non Rottura dei Supporti crea Aspettative Bullish

L’analisi tecnica conferma le difficoltà del Dollaro di sfondare i supporti di 1.10 e questo in prospettiva potrebbe segnalare un periodo bearish per il Dollaro.

Osservando ad esempio il grafico settimanale basato sulle Ichimoku cloud, molto affidabile negli ultimi mesi nel respingere gli assalti dei rialzisti, notiamo come EurUsd ora sta cercando di rompere al rialzo un ghiaccio sempre più sottile. Se infatti la sfiancante lateralità degli ultimi mesi ha di fatto assottigliato fino ad esaurimento lo spessore della banda, sappiamo fin da ora che una linea ritardataria (lagging line) che riuscirà a valicare 1.15 fornirà un segnale bullish sull’Euro di cui tenere conto.

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Grafico 1 – il grafico settimanale mostra un tentativo da parte di EurUsd di invertire la tendenza di lungo periodo.

Il secondo grafico conferma la possibilità che EurUsd, dopo diversi tentativi di sfondare in basso, viri verso l’alto. Il Macd settimanale, come nel 2013, sta tentando un ritorno sotto la linea dello zero dopo una poco convinta salita nelle settimane precedenti. Come nel 2013, l’incapacità di scendere sotto il livello tecnico chiave di questo indicatore, di fatto anticipò una nuova gamba rialzista. Sarà così anche stavolta?

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Grafico 2 – il Macd settimanale sta assumendo un comportamento simile al 2013.

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