La Caduta di EurUsd Dovrebbe Fermarsi a Ridosso dei Supporti di Lungo Periodo

Data analisi: 6 Gennaio 2015 spot EurUsd: 1.1890.

Scala temporale settimanale: Supporti (1.1880, 1.1759, 1,1637) Resistenze (1.2265, 1.2502, 1.2570).

Strategia: Buy EurUsd con stop loss a chiusura settimanale inferiore a 1.1637.

L’analisi grafica di lungo periodo di EurUsd è fondamentale per capire quale livello strategico è sollecitato in questi giorni dal rapporto di cambio. Come si vede dal grafico settimanale seguente, tra 1.1637 e 1.2045 si posizionano infatti ben 5 livelli di supporto statici che dovrebbero arginare i cali dei prossimi mesi.

La chiusura della prima settimana del 2014 ha già superato il primo scoglio di 1.2045, minimo di luglio 2012 quando Draghi pronunciò la famosa affermazione “Whatever it take to save Euro” a Londra nel pieno della crisi dei debiti sovrani europei. Anche il livello successivo, l’1.1880 di giugno 2010 mese in cui alla Grecia venne accordato dalla troika un prestito da 110 miliardi di euro subordinato alla realizzazione di misure di austerità, è stato di fatto superato. Curioso notare come in oltre 4 anni siamo ritornati qui con la Grecia protagonista (vedi elezioni politiche di fine gennaio e rendimenti a 3 anni greci sopra il 12%).

Si deve poi tornare al periodo compreso tra il 2003 e il 2005 per trovare un’altra zona ricca di supporti compresa tra 1.1637 e 1.1932, ma in quel momento EurUsd era in bull market e quei livelli rappresentarono una semplice pausa di riflessione nel trend di crescita che partì nel 2000.

Accorciando l’orizzonte temporale di analisi (grafico daily) notiamo immediatamente come risultino al momento assenti delle divergenze a livello di oscillatori.

Il grafico seguente ci mostra il cambio combinato con due oscillatori, l’RSI (Relative Strength Index) a 14 giorni e il ROC (Rate of Change) a 1 anno.

L’RSI è appena entrato in ipervenduto (sotto quota 30), ma questo fattore, nei due casi registrati nel corso del 2014 dopo che lo stesso RSI era tornato in territorio neutrale (a quota 50), non hanno fornito grande supporto all’Euro; nel primo caso si è assistito ad una fase laterale, nel secondo ad un proseguimento della discesa.

Anche il ROC a 1 anno (inferiore al -10%) non mostra nessuno segno di divergenza, indicazione questo di un proseguimento della pressione ribassista su EurUsd prevedibile nelle prossime sedute. Se i livelli di supporto che abbiamo indicato in precedenza sono abbastanza semplici da individuare, più complicato diventa capire le soglie di resistenza dopo una caduta così violenta come quella degli ultimi mesi. Le bande di Bollinger possono fornirci un buon aiuto in questa opera di individuazione delle resistenze tecniche. Tra 1.2265 e 1.2570 possiamo stimare un affidabile range di resistenza che potrebbe essere toccato da EurUsd qualora il mercato mostrasse un atteggiamento meno pessimistico nei confronti della moneta unica europea. A 1.2502 troviamo anche il minimo del 6 ottobre 2014 e a 1.2570 il massimo del 16 dicembre 2014. L’eccesso di sentiment negativo sul mercato è evidente anche dai dati emersi dal Cot Report del CFTC con i non commercials che vantano posizioni net short di Euro ad un livello record; basterà quindi poco per rendere fattibile un consistente rimbalzo tecnico (senza inversione di tendenza) da parte di EurUsd verso area 1.25, ma per il momento l’inerzia è tutta a sfavore di Euro.

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