Prepararsi al QE2

Spot EurUsd: 1.0630

Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.0521, 1.0460, 0.991) Resistenze (1.0808, 1.1095, 1.1385)

Strategia: Short EurUsd

Stop loss: 1.0850

Take profit: 1.0521

Molto è già Scontato

Entriamo nella settimana che precede l’attesissima riunione BCE del 3 dicembre in cui Mario Draghi dovrebbe annunciare ai mercati il piano di QE2. Vedremo quali saranno le armi che la Banca Centrale intenderà adottare. Si parla con certezza di un taglio del tasso sui depositi a -0,30% oltre che di un allungamento di tempi e perimetro di titoli acquistabili. Vedremo cosa succederà ma il mercato sta ampiamente scontando lo scenario più aggressivo come testimoniano i tassi negativi di alcuni paesi (Germania, Francia e Olanda) che sulla curva 2 anni offrono già rendimenti inferiori a -0,30%.

Questo potrebbe rappresentare un boost notevole per un EurUsd che al momento si va posizionando sui minimi dell’anno complice anche l’aspettativa di una Fed che alzerà certamente i tassi di interesse nel FOMC di dicembre. Le politiche monetarie divergenti in teoria dovrebbero favorire il Dollaro, ma come l’esperienza insegna (e soprattutto il periodo marzo – ottobre 2015 insegna), quando arrivano gli annunci, se non sono clamorosamente diversi dalle attese degli operatori, il mercato si muove in direzione opposta a quella logicamente attesa.

Vicini ai Minimi dell’anno

Passando all’analisi tecnica il cambio ha raggiunto la stessa condizione di ipervenduto che era stata raggiunta a marzo di quest’anno. Il test della media mobile a 1 anno è stato fatale all’Euro che da quel momento ha cominciato a scendere senza soluzione di continuità ed ora punta con decisione 1.046, il minimo dell’anno. E’ possibile che ci si arrivi prima dell’appuntamento BCE, ma crediamo anche che oltre non si andrà salvo un Draghi clamorosamente aggressivo. Lo sfondamento di quel minimo proietterebbe EurUsd in zona parità, area di transito della linea di tendenza che unisce i minimi primari decrescenti del trend in essere dal 2011.

2015-11-23 eurusd ema

Grafico 1 – Sempre più vicino il supporto di 1.0460.

Il trend ribassista rimane comunque forte come testimoniato da un ADX sopra quota 30. Siamo perciò in accelerazione e la media mobile a 20 giorni rimane il livello di resistenza principale (1,0830) oltre il quale difficilmente il cambio potrà muoversi. Per questo motivo tuteliamo il nostro profitto sullo short abbassando ulteriormente lo stop loss a 1.0850. Per chi fosse rimasto fuori dal trade il test di questa zona di resistenza potrebbe rappresentare una nuova finestra di ingresso favorevole; d’altro canto bisogna tenere in dovuta considerazione anche che il rapporto rischio rendimento di un trade short si sta sempre più sbilanciando dal lato del rischio rendendo l’operazione potenzialmente sempre meno appetibile.

2015-11-23 eurusd adx

Grafico 2 –ADX sopra 30 segnala trend in accelerazione.

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