Spot EurUsd: 1.1160
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1036, 1.0950, 1.0048) Resistenze (1.1260, 1.1532, 1.1675)
Strategia: Mantenere long EurUsd
Stop loss: 1.1000
Take profit: 1.1532
La disoccupazione in costante calo (5,4% il dato di aprile) combinata alla creazione di nuovi posti di lavoro superiori alle 200.000 unità, frenano la discesa del dollaro (ed il rialzo dei rendimenti sui titoli di stato americani) sulla convinzione che quello del primo trimestre è stato un semplice incidente di percorso dovuto a cause esterne e che presto la ripresa a stelle e strisce riprenderà vigore. Questo porta direttamente alla Fed ed alla possibilità che entro l’anno si rimuova la politica del tasso zero; per farlo serve crescita ma anche inflazione e la salita delle aspettative da parte del mercato sembrerebbe tornare in questa direzione con la Yellen che potrebbe annunciare un rialzo nel costo del denaro entro la fine del 2015.
Quello che appare evidente da quanto è partito il bear market di EurUsd è la stretta correlazione che lega il cambio ai tassi decennali americani. In rosso il cambio, in nero i tassi; il grafico ci mostra come i rendimenti decennali hanno mostrato nel corso dell’ultimo anno un andamento analogo a EurUsd con l’unica eccezione legata alla capacità anticipatrice dei tassi sui punti di inversione. I massimi di EurUsd del 2014 furono anticipati da una divergenza con i tassi che allora erano già in parabola discendente. La stessa cosa sta accadendo ora con la divergenza tassi – cambio che ha saputo anticipare il rimbalzo di EurUsd.
Grafico 1 – Esiste una chiara correlazione positiva tra tassi di interesse decennali americani ed EurUsd con i primi che tendono ad anticipare l’evoluzione del secondo.
L’analisi tecnica giornaliera mostra come il cambio ha arrestato la sua corsa esattamente in prossimità di quei livelli tecnici di 1.1260 che avevamo indicato come spartiacque la settimana scorsa prendendo come riferimento le bande di Bollinger settimanali. Da 1.1260 passa la linea centrale di queste bande e qui si trova anche il primo livello di resistenza offerto dalle cloud di Ichimoku. Questa tecnica permette, soprattutto sul forex, di identificare supporti e resistenze, ma anche la solidità delle stesse in base allo spessore. Per quanto riguarda nello specifico EurUsd notiamo come questa “cloud” ha uno spessore piuttosto consistente non tanto per i prezzi spot correnti che hanno già valicato le resistenze (comprese tra 1,09 e 1,11), quanto per la cosiddetta “lagging line” ovvero quella linea blu nel grafico che si riferisce ai prezzi attuali arretrati di 26 giorni e compresa tra 1,13 e 1,18. Da qui potrebbe arrivare il segnale tecnico rialzista per EurUsd; la teoria indica infatti nella rottura contemporanea delle cloud da parte del prezzo spot e della lagging line la condizione essenziale per dichiarare avviata una nuova tendenza. Allo stato attuale possiamo quindi dire che fino a 1,18 per EurUsd quella in corso è da catalogare come semplice correzione tecnica.
Grafico 2 – Secondo la teoria delle Ichimoku cloud non assisteremo ad inversione di tendenza fino a quando prezzi spot e lagging line non avranno fatto registrare prezzi in chiusura al di sopra della cloud.