Spot EurUsd: 1.1200
Scala temporale Settimanale: Supporti (1.1085, 1.0847, 1,0808) Resistenze (1.1450, 1.1711, 1.2095)
Strategia: Short EurUsd
Stop loss: 1.1450
Take profit: 1.0808
Niente da fare, la FED non sa decidere sui tassi di interesse rimandando ogni mossa al meeting di ottobre se non addirittura a quello di dicembre. Il problema è che la Yellen ha perso nei mesi scorsi il momento giusto per aumentare il costo del denaro. Fino a qualche mese fa infatti c’erano le condizioni interne (crescita economica ed inflazione) ed esterne (rallentamento e squilibri finanziari tra gli emergenti) che avrebbero potuto avallare l’idea di un inasprimento moderato nella politica monetaria. L’incertezza e l’eccessivo timore di assistere ad una reazione negativa dei mercati, hanno spinto la Banca Centrale in una situazione che appare ora molto complicata se non addirittura senza una via di uscita priva di effetti collaterali. Inflazione ed economia sono previsti dalla Fed in rallentamento con la possibilità che qualche evento esogeno proveniente dai paesi emergenti possa rendere ancora più delicata la situazione della congiuntura mondiale. Nello stesso tempo la credibilità della banca centrale sta cominciando a vacillare visto che per tutto il 2015 i messaggi che erano pervenuti ai mercati parlavano di aumento dei tassi certo quest’anno. Sentiero sempre più stretto quindi con la sensazione che Miss Yellen “speri” quasi in una crisi internazionale per fugare ogni dubbio e dare la scusa alla Fed per non compiere una mossa di rialzo dei tassi che in questo momento potrebbe portare il mondo finanziario in un territorio molto incerto.
Il grafico settimanale basato sulla tecnica delle Ichimoku cloud ci mostra come il cambio ha tentato di salire dentro la spessa “nuvola” che protegge il bear market. Ancora una volta però il tentativo è fallito con la parete inferiore della cloud che non ha nemmeno concesso al cambio di chiudere dentro questo corposo cuscinetto. Come si vede chiaramente dal primo grafico questa fascia di prezzo è piuttosto ampia e compresa tra 1.22 e 1.13, i due livelli che dovrebbero rappresentare la massima ambizione per EurUsd nelle prossime settimane. La reazione di lunedì sembra però mostrare una maggior forza dei venditori di Euro con il ritorno in area 1.08 sempre più probabile.
Grafico 1 – La cloud ha svolto ancora una volta un egregio lavoro di contenimento
Il secondo grafico ci mostra come la fascia di resistenza su scala settimanale di 1.20/1.22 rappresenterà una barriera probabilmente insormontabile per il cambio; questo non solo per la presenza della cloud ma anche perché da quelle parti passano diversi vecchi supporti ora diventati resistenze statiche. L’Rsi settimanale sembra offrire più di una speranza ai rialzisti con una rottura bullish ancora non esplicitata dai prezzi. Servono conferme e quelle potranno arrivare solamente con un decisivo e definitivo superamento della media mobile a 200 giorni di 1.1450.
Grafico 2 – Una anticipatrice rottura bullish da parte del Rsi settimanale?