Spot EurUsd: 1.1235
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.0818, 1,0960, 1.0521) Resistenze (1.1436, 1.1460, 1.1690)
Strategia: Long EurUsd
Stop loss: 1.0960
Take profit: 1.1436
La tragedia greca appare ancora lontana dall’essere risolta con il tentativo di Tsipras di appellarsi al referendum che sembra più una mossa politica che una scelta di oculata gestione della crisi. Il referendum popolare, oltre ad essere probabilmente incostituzionale, potrebbe rivelarsi inutile e dannoso per i greci. Se vinceranno i sì al piano di austerity il governo Tsipras non avrà comunque la credibilità per ripresentarsi a Bruxelles e gli interlocutori potrebbero diventare altri. Se vincessero i no difficilmente l’Europa tornerà sui suoi passi aprendo così le porte ad un Grexit piuttosto che perdere in credibilità.
Sarà una settimana densa di speculazioni e volatilità oltretutto arricchita da due importantissimi dati americani come quello sull’ISM manifatturiero e quello sulla disoccupazione previsti rispettivamente per l’1 e il 2 luglio.
Il tempo stringe per la Federal Reserve e la credibilità verso Miss Yellen comincerà a scemare più ci avvicineremo alla fine dell’anno con il mercato che cercherà ripetutamente risposte dai dati macroeconomici.
Un rialzo dei tassi americani difficilmente prenderà corpo in una condizione di dollaro forte e seguire l’andamento di EurUsd è fondamentale per capire le prossime tendenze di mercato. Al momento continuiamo a privilegiare lo scenario di trading range 1.10-1.15 e la valenza di questo supporto è stata confermata anche lunedì mattina quando, dopo un iniziale sbandamento sotto 1,10, il recupero di area 1,11 è stato molto rapido.
Dall’analisi giornaliera di EurUsd notiamo l’importanza tecnica di questo livello di supporto. A 1.10 passa la trend line rialzista in essere da aprile così come la spessa cloud che sembra aver retto al primo urto dei venditori di Euro. La lagging line continua a rimanere in posizione bullish (cioè sopra la cloud e sopra ai prezzi spot di 26 giorni fa). A questo punto una decisa inversione verso l’alto di EurUsd non farebbe altro che confermare il long come opzione preferibile per le prossime settimane.
Grafico 1 – Rimangono intatti i supporti di breve periodo.
Conviene tenere sotto stretta osservazione anche l’andamento dell’oscillatore Rsi. Come si vede dal secondo grafico, al rialzo dello spot sta corrispondendo un analogo rialzo del Rsi a 13 giorni. Potremo cambiare atteggiamento, quindi essere ben predisposti verso il lato short, nel momento in cui l’oscillatore Rsi sfonderà verso il basso la linea di tendenza anticipando in questo l’evoluzione verso il basso dello spot. L’ipotesi Grexit ha portato sia prezzi che oscillatori a premere sui supporti senza per ora formalizzare nessuna inversione. La strategia cambierà solo con chiusura sotto 1.10.
Grafico 2 – Dall’Rsi potrebbero arrivare i segnali anticipatori del ribasso.