A Sorpresa (non per noi) EurUsd sale

Spot EurUsd: 1.1110

Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.0809, 1.0787, 1.0709) Resistenze (1.1220, 1.1375, 1.1435)

Strategia: Long EurUsd

Stop loss: 1.1005

Take profit: 1.1375 (Nessun cambiamento dall’ultima analisi)

Il Bazooka di Draghi

E finalmente arrivò Mario Draghi che con il nuovo Quantitative Easing della Bce ha impresso quella volatilità necessaria e per certi versi inattesa su EurUsd. Andiamo con ordine. La Bce ha sorpreso i mercati, questo è fuori discussione. Portato a zero il tasso di rifinanziamento, abbassato a -0,4% il tasso sui depositi, riaperti i rubinetti del TLTRO, ma soprattutto aumentato la portata del QE a 80 miliardi mensile allargando il paniere ai corporate non finanziari investment grade. La reazione del mercato è stata dapprima molto vigorosa per il Dollaro con un minimo a 1.0822 (fortunatamente sopra il nostro stop ora adeguato al livello di ingresso della settimana scorsa) e poi improvvisamente la virata dopo che Draghi ha fatto capire che potrebbe essere l’ultima occasione per vedere manovre così espansive. I mercati sono stati colpiti negativamente anche dalle previsioni sul tasso di inflazione riviste a +0,1% per il 2016. Questo è un segnale non solo che la Bce non ha più intenzione di intervenire, ma anche che la stessa efficacia delle misure messe in campo è prevista piuttosto blanda almeno nella sua fase iniziale. E così l’Euro è balzato sopra i precedenti supporti recuperando l’uptrend line. Manca però ancora la Fed. La prossima settimana la Banca Centrale americana dovrà chiarire le sue idee sulla politica monetaria futura con il rialzo dei rendimenti 2 anni americani (prossimi al 1%) che torna a segnalare un aumento delle probabilità di rialzo del costo del denaro entro l’estate. Ma la domanda è ovvia, perché il Dollaro non guadagna terreno sull’Euro nonostante la grande divergenza di politica monetaria?

Ora la Fed può Spingere EurUsd fino a 1.15

Dal punto di vista tecnico in un colpo solo EurUsd ha recuperato la trend line e la media mobile a 200 giorni. A volte queste rotture verso il basso poi negate dal mercato racchiudono il rischio di un reverse dalla parte opposta. Ecco quindi che non è da escludere un allungo fino alla zona di resistenza di 1.15 se la Fed dovesse mostrarsi attendista nel FOMC di questa settimana.

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Grafico 1 – Trappola per orsi e tenuta del supporto di 1.08, questo ha sancito la settimana scorsa.

A volte è necessario filtrare i prezzi da tutto il rumore che caratterizza ogni giornata di trading. Crediamo che il grafico settimanale basato sulle chiusure esprima piuttosto bene il concetto. Come si vede chiaramente EurUsd sta vivendo la più classica delle fasi di congestione dopo una corposa discesa, quella del 2014. Solitamente questo tipo di figure viene considerato tra quelle di continuazione del trend. Lecito sarebbe vendere Euro sulla parete superiore (1.1375) e ricomprare su quella inferiore (1.08). E’ quello che finora abbiamo fatto noi, consapevoli che da un momento all’altro questa fase si spezzerà. La teoria dell’analisi tecnica ci dice che ciò succede a circa tre quarti di cammino all’interno del triangolo in formazione. Temporalmente ancora qualche mese a disposizione sembra esserci.

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Grafico 2 – Le chiusure settimanali ci stanno chiaramente indicando una figura di continuazione del trend ribassista in formazione.