Alla BCE sta bene questo Euro?

Analisi Tecnica EurUsd 23 Gennaio 2018

Spot EurUsd: 1.2250
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.2095, 1.1915,1.1730) Resistenze (1.2322, 1.2380, 1.2570)
Strategia: Short sotto 1.2160
Stop loss: 1.2330
Take profit: 1.1915

*Strategia short ma solo sotto il minimo di mercoledì scorso.

Banche Centrali 2018

Settimana che chiude sotto i massimi di 1.232 per EurUsd in un contesto sempre di forte fragilità del biglietto verde con adesso l’incognita shutdown governativo americano ad alimentare l’incertezza.

Non sono servite neanche le dichiarazioni del Presidente della Fed di Dallas la settimana scorsa circa l’elevata probabilità di tre rialzi nei tassi quest’anno e disoccupazione che potrebbe arrivare al 3%, a ravvivare un Dollaro sempre vittima di una sfiducia nei mercati. A questo si è aggiunta pura la volontà della Germania di modificare le proprie riserve valutarie sacrificando un po’ di Dollari a favore di Renmimbi cinesi.

Nonostante una previsione di tre rialzi nel costo del denaro (spread Treasury – Bund ancora sopra 200 punti base), un’economia che viaggia a pieno ritmo e stabilità politica, per il Dollaro non sembrano esserci grandi elementi di sostegno. Viene da chiedersi cosa potrebbe succedere in caso di dati macroeconomici in progressivo peggioramento nei prossimi mesi.
Inutile negare come ormai per EurUsd gli appuntamenti cruciali sono rappresentati dal meeting BCE del 25 gennaio e dal FOMC del 31 gennaio. Qui si capirà qualcosa di più sull’evoluzione che potrebbero prendere i rapporti di cambio anche perché è innegabile come in Europa comincino a manifestarsi dei malumori sull’andamento del cambio che, oltre a rallentare l’export, imbarcherà deflazione rovinando i piani di una BCE che ha come unico obiettivo riportare il tasso di variazione dei prezzi al consumo al 2% nel medio termine.

Un muro davanti a EurUsd

Passando all’analisi tecnica preferiamo cominciare dal grafico del Dollar Index. Come si può vedere 90 è un numero che rappresenta molto più che una soglia psicologica. Unendo i minimi di questa lunga fase correttiva cominciata nel 2015 andiamo proprio ad incrociare questo livello. Da queste parti (o meglio da 88.5) passa il 61.8% di ritracciamento dell’intero rialzo partito nel 2014. La divergenza tra prezzo ed oscillatori tecnici c’è tutta e quindi per il biglietto verde questa è l’ultima chiamata. Perdere quota 90 sarebbe un segnale molto brutto dal punto di vista tecnico.

dollar index

Dollar Index (grafico daily) – ultima chiamata per il Dollaro tra 88.50 e 90

Per quello che riguarda EurUsd vale la pena notare come il cambio si trova ora a ridosso dei minimi del 2010 e 2012, due anni in cui la crisi dei debiti sovrani europei stava colpendo duramente la valuta. La resistenza che potrebbero offrire questi livelli è rilevante, soprattutto per chi in quei momenti comprò Dollari e che ora si ritrova in pareggio.

Siamo di fronte a livelli assolutamente critici in ottica di medio lungo periodo. L’asticella può essere posizionata tra 1.23 e 1.26 ed è probabile che EurUsd senta queste resistenze vedendo frenate le sue ambizioni in occasione dei meeting delle banche centrali. Se non sarà così i prossimi anni saranno tutti a favore del toro europeo. Dal punto di vista operativo notiamo dal grafico seguente come mercoledì è stata realizzata una figura teorica di inversione. Un bullish engulfing pattern con max-min tra 1.2322 e 1.2175. Può essere lecito tentare uno short sotto 1.2160 con stop 1.2330 considerando che i prezzi al momento non sono riusciti a valicare il massimo della figura sopra citata.

EURUSD

EurUsd (giornaliero) – qualche segnale di stabilizzazione nel rialzo dell’Euro

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