Spot EurUsd: 1.2300
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.2240,1.2153,1.2090) Resistenze (1.2476,1.2522,1.2536)
Strategia: Long a 1.2210
Stop loss: 1.2240
Take profit: 1.2500
*Manteniamo stop loss a 1.2240
Settimana che sarà come sempre ricca di dati macro economici provenienti dagli Stati Uniti. Il dato sulla disoccupazione sarà certamente quello più importante ed in grado di movimentare il mercato dei cambi. Le attenzioni degli investitori sono sempre rivolte alle decisioni di Trump relativamente all’imposizione di barriere doganali all’import. Leggermente più morbido rispetto alle dichiarazioni iniziale, Trump sta comunque turbando gli equilibri dei mercati azionari mentre nel mondo valutario permane una certa tranquillità. La Cina intanto ha risposto all’America imponendo decine di dazi sui prodotti made in USA.
EurUsd continua così a navigare a vista all’interno di un range piuttosto ristretto tra 1.22 e 1.25. I dati su bilancia commerciale ed inflazione crediamo influenzeranno certamente l’andamento di un rapporto di cambio che con il passare del tempo è diventato sempre più insensibile alle decisioni di politica monetaria della Fed. Nonostante la certezza che ha il mercato di tre rialzi nel costo del denaro americano, i movimenti di EurUsd sono stati quasi impercettibili, segno che gli investitori guardano ad altro prima di posizionare i loro trade.
Dall’Europa continuano intanto ad arrivare segnali contrastanti. I dati economici sono positivi, ma gli indici CESI (Citigroup Economic Surprise Index) continuano a deludere le aspettative degli economisti. In parole povere l’economia cresce ma ad un passo minore del previsto e questo potrebbe influenzare la politica monetaria della BCE. Non è un caso che il rendimento del Bund decennale tedesco in poche settimane è scivolato da 0,80% a 0,50%. Meno aspettative inflazionistiche, meno aspettative di rialzo dei tassi da parte della BCE.
La settimana scorsa abbiamo parlato di Adx ed aggiorniamo quindi il valore di questo indicatore di forza del trend scivolato sotto quota 10. Qualcosa sta per succedere sulla volatilità di EurUsd e crediamo che non dovremo aspettare nemmeno tanto. Le bande di Bollinger sono un altro modo per misurare il nervosismo del mercato ed ancora una volta capiamo come la struttura tecnica orizzontale del trading range presto dovrà fare i conti con la bullish trend line. Manteniamo fermo il nostro stop loss (che ha già consolidato qualche pips di profit) pronti ad incrementare il long sopra 1.25.
EurUsd (grafico daily) – volatilità sempre in contrazione
Un segnale bullish di lungo periodo, questo quello che è emerso dalla metà del 2017 su EurUsd. Un grafico a candele trimestrali abbinato ad un Macd a 6 mesi ed il gioco sembra fatto. Impressionante la somiglianza con il 2002-2003 quando il mercato realizzò come ora quattro trimestri consecutivi di massimi crescenti andando addirittura oltre (seguirono infatti altri quattro trimestri di rialzo). EurUsd era reduce dal minimo storico di 0.82 e come nel 2016-2017 servirono diversi trimestri prima di una ripartenza definitiva. Dal punto di vista tecnico sembra proprio che EurUsd sia in rampa di lancio anche se, tra 1.23 e 1.26, si presentano davanti al cambio una serie impressionante di resistenze che metteranno a dura prova la forza dei compratori.
EurUsd (grafico quarterly) – segnale bullish di lungo periodo