Data analisi: 14 Aprile 2020 spot EurUsd: 1.0910
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.0880,1.0765, 1.0630) Resistenze (1.1140, 1.1240,1.1490)
Strategia: Long sopra 1.1240
Stop loss: 1.1140
Take profit: 1.1490
Prosegue il recupero sui mercati finanziari dopo la grande paura innescata da uno dei bear market più violenti in termini di velocità della storia. Era un bear market potremmo dire visto che formalmente il guadagno superiore al 20% dai minimi ha già posto la parola fine a questa fase ribassista.
Se sarà uno dei tanti bear market che ci aspettano in questo rocambolesco 2020 lo capiremo nei prossimi mesi anche perché i danni del corona virus a livello sanitario ed economico sono sotto gli occhi di tutti.
Le previsioni delle grandi banche d’affari parlano ormai in modo unanime di Pil in doppia cifra negativa sia in Europa che negli Stati Uniti e questo nonostante una poderosa iniezione di liquidità combinata a misure fiscali senza precedenti.
Le banche centrali di tutto il mondo hanno tagliato massicciamente i tassi di interesse combinando questa strategia probabilmente ormai poco efficacie con quella di un nuovo piano di QE che punta a riacquistare titoli sul mercato fornendo liquidità al sistema finanziario.
La FED si è spinta anche oltre il limite dell’investment grade con un piano di acquisto dei cosiddetti fallen angel, ovvero obbligazioni che sono state declassate durante questa crisi da investment grade a junk. La presenza di società come Ford e Heinz Kraft ha giocato probabilmente un ruolo decisivo anche su pressioni di Trump che non può permettersi fallimenti societari in vista delle elezioni di novembre. Agli stimoli monetari si sono combinati piani di stimolo fiscale con prestiti, sgravi e fondi alle famiglie utili a sostenere imprese e privati in questo delicato momento.
Anche in Europa, pur tra mille divisioni fra i paesi membri, si sta arrivando ad un accordo con la BCE che non farà mancare il suo appoggio per salvaguardare la tenuta degli spread tra paesi periferici e core.
In mezzo a tutto questo grande fermento che vede purtroppo il Covid 19 ancora protagonista, a livello valutario ancora una volta abbiamo assistito ad una fase di forza del Dollaro nei momenti di maggiore tensione seguita da debolezza quando la propensione al rischio degli investitori è tornata a salire.
Probabilmente l’incertezza politica dell’Europa sta pesando nella ripresa dell’Euro che fatica a tornare a ridosso di quella linea di resistenza che rappresenta il vero punto di svolta qualora perforata verso l’alto
Come vediamo dal grafico di EurUsd il cambio ha ballato molto ma ancora una volta rimane incanalato all’interno di una tendenza piuttosto definita ed inclinata verso il basso. La zona di resistenza rimane confinata tra 1.11 e 1.115 e solo un definitivo strappo al di sopra di questo livello sancirà l’inversione di tendenza a favore d’Euro.
La tecnica di Ichimoku su scala settimanale è in grado di fornirci un’idea di quando sarà opportuno abbracciare la tesi del Dollaro debole filtrando il più possibile i falsi segnali.
Oltre alla super pubblicizzata media mobile a 1 anno di 1.11 sono le pareti superiori delle bande quelle che devono essere violate per assistere ad un cambio di passo dell’Euro.
Il primo punto di resistenza è quello con cui si è confrontato questa settimana EurUsd (e che a giorni convergerà proprio sulla media mobile a 1 anno); il secondo punto di resistenza invece è quello con cui si deve confrontare la lagging line (linea blu indietro di 26 settimane).
Al momento questo secondo livello di resistenza è fissato in 1.145 ma la lagging line è ben lontana.