Spot EurUsd: 1.1840
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1490, 1.1420, 1.1170) Resistenze (1.1915,1.2090, 1.2390)
Strategia: Short a 1.1910
Stop loss: 1.2100
Take profit: 1.1500
Quando le tendenze sono dei fiumi in piena come quelle che abbiamo visto di recente su EurUsd, il mercato è impaziente di entrare nel pieno rispetto del trend is your friend e così è stato anche per il nostro cambio preferito.
EurUsd ha limato con precisione maniacale 1.19 prima di ritracciare con le conseguenze che vedremo fra poco nel consueto spazio dedicato all’analisi tecnica.
Il quadro di fondo rimane complesso ma al tempo stesso eccitante. Paesi come la Gran Bretagna hanno fatto registrare cali nei Pil monstre del 20%, ma le aspettative degli operatori rimangono improntati all’ottimismo come anche ha confermato il dato record dello Zew tedesco alla base proprio della ripresa della moneta unica. La pandemia ancora non ha trovato il suo picco con i contagi di ritorno che rischiano di vanificare l’operato di tanti paesi soprattutto europei, ma gli utili aziendali, seppur in calo, sono stati migliori delle attese. E questo il mercato lo ha apprezzato con Wall Street di nuovi sui massimi storici di febbraio.
E che dire delle aspettative di inflazione che da settimane puntano verso l’alto. In America il 2% non è così lontano e questo spiega il record di rendimenti reali negativi offerti dai titoli obbligazionari. La FED non si muove sui tassi ma l’inflazione sale per effetto delle maxi iniezioni di liquidità ed aiuti governativi degli ultimi mesi. Questo fattore indebolisce soprattutto il Dollaro e Powell dovrà presto far capire al mercato cosa intende fare. Considerare questa fiammata inflattiva temporanea lasciando i tassi bassi, oppure preparare i mercati ad una stretta sul costo del denaro generando in quel caso una situazione di tensione sui mercati finanziari? Al FOMC del 16 settembre l’ardua sentenza.
Tassi reali negativi avvantaggiano però l’oro capace di ritoccare i massimi storici, ma anche le commodity ad uso industriale fiduciose nella ripresa soprattutto cinese anche qui dopo un piano di maxi iniezione di liquidità. E commodities forti uguale Dollaro debole, un altro motivo a supporto della tesi che portiamo avanti da un po’ della debolezza di una valuta e di una forza di un’altra, l’Euro, che dall’accordo sul Recovery Fund non si è praticamente mai voltato indietro.
Peccato per il nostro trade short che avevamo posizionato a 1.1980. Il massimo di EurUsd è arrivato solo a 1.1915 prima di invertire rotta, ma confidiamo in una fase di stallo e pizzicare 1.20 potrebbe essere ancora possibile. Abbassiamo però il livello di ingresso a 1.1910.
Il muro davanti al quale si trova di fronte EurUsd è importante. La down trend line di lungo periodo passa proprio da 1.19 e non è un caso che il mercato è sceso sotto 1.17 avviando una fase di trading range proprio in occasione del test di questa resistenza. La strategia di trading basata sull’ADX ancora una volta ha fornito risposte convincenti. Quando l’indicatore è sopra 30, come ora, ed in fase crescente allora il ritracciamento dello spot a ridosso della media mobile a 20 giorni diventa un’occasione di ingresso. Detto e fatto con il mercato che ha risposto in modo rabbioso. Adesso però attendiamo la giusta divergenza per supportare la tesi bearish di breve periodo.
Quello che può succedere ora è l’avvio di una fase di trading range generato anche dall’eccessiva esposizione short degli hedge fund sul mercato futures. Oltre l’80% delle posizioni detenute dagli hedge fund sono lunghe di Euro e questo significa che una fase digestiva di questo rialzo che dura da settimane appare a questo punto necessaria. Il Macd giornaliero sembra in effetti confermare questa tesi che potrebbe svilupparsi fino a 1.15 prima di rivedere i flussi in acquisto di Euro da parte del mercato