Spot EurUsd: 1.1070
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.0980, 1.0940,1.0877) Resistenze (1.1190, 1.1250, 1.1340)
Strategia: Short a 1.1200
Stop loss: 1.1350
Take profit: 1.0980
Gli indici americani toccano i nuovi massimi storici scoraggiando ancora una volta quegli orsi che ostinatamente confidavano su un ridimensionamento di performance che ormai raggiungono la doppia cifra da inizio anno sui principali indici mondiali.
La forte reazione della curva dei rendimenti americana passata dal segno negativo ai +25 punti base sul differenziale 10-2 anni, combinata ad una politica monetaria accomodante da parte della FED ed un cielo in apparenza più sereno sul tema trade war Cina Stati Uniti, hanno favorito una fase di risk on sui mercati. Debole il mondo obbligazionario, misto quello delle commodities che dopo una reazione nella parte iniziale di novembre ha ripiegato sotto i colpi di metalli ed oro in deciso ribasso.
La politica monetaria americana dovrebbe terminare l’anno con gli attuali tassi di interesse dopo che Powell nell’ultimo meeting ha annunciato la necessaria verifica di come si muoveranno i dati nei prossimi mesi. In primis quell’inflazione che nel dato di ottobre ha mostrato un incremento mensile di 0.4% portando il dato su base annua a +1.8%. In raffreddamento l’inflazione core in modo marginale ma sempre sopra al 2% (2.3%) ai massimi dell’ultima decade. Powell ha poi confermato la settimana scorsa in un’audizione al Senato che la politica attuale è appropriata di fatto azzerando le probabilità di taglio dei tassi scontate dal mercato. Rumors sulla volontà di Trump di esplorare presso i suoi advisor economici la possibilità di applicare tagli fiscali nell’anno elettorale 2020 hanno fornito ulteriore fiducia a mercati che sembrano piano piano diradare tanti di quelle preoccupazione che nell’ultimo trimestre del 2018 avevano provocato uno scrollone molto violento.
In Europa la possibilità di un’apertura da parte di Trump sui dazi da imporre al mercato dell’auto europea unita ad un repricing dei prezzi dei bancari favoriti da un generale rialzo dei tassi di mercato (il Bund tedesco è risalito a -0.25%) complice anche un indice di fiducia delle imprese ZEW cresciuto in maniera importante soprattutto nella componente aspettative, ha anche in questo caso favorito un clima più disteso a livello finanziario.
sulla volontà di Trump di esplorare presso i suoi advisor economici la possibilità di applicare tagli fiscali nell’anno elettorale 2020 hanno fornito ulteriore fiducia a mercati che sembrano piano piano diradare tanti di quelle preoccupazione che nell’ultimo trimestre del 2018 avevano provocato uno scrollone molto violento.
In Europa la possibilità di un’apertura da parte di Trump sui dazi da imporre al mercato dell’auto europea unita ad un repricing dei prezzi dei bancari favoriti da un generale rialzo dei tassi di mercato (il Bund tedesco è risalito a -0.25%) complice anche un indice di fiducia delle imprese ZEW cresciuto in maniera importante soprattutto nella componente aspettative, ha anche in questo caso favorito un clima più disteso a livello finanziario.
La possibilità di un differenziale tassi Usa-Euro ancora ampio per i prossimi mesi ha ridate però vigore ad un Dollaro che tecnicamente ha completato quella figura di doppio massimo a ridosso della media mobile a 200 giorni.
EurUsd ha così confermato la tenuta ancora una volta della parete superiore del canale di regressione che guida da tempo il bear market. Quella sarà la zona di prezzo oltre la quale il movimento verso l’alto rappresenterà qualcosa di importante per il futuro di questo rapporto di cambio.
Nel brevissimo intanto è stato raggiunto l’obiettivo teorico del doppio massimo realizzato a ridosso della media mobile a 200 giorni di 1.12, prima di un fisiologico rimbalzo dopo 7 sedute su 8 chiuse con segno negativo. Non sembra essere ancora il momento per andare corti di biglietto verde.
Un altro metodo utile per capire il sentiment del mercato e la sua direzionalità è quello basato sulle bande di Bollinger. Come vediamo dal grafico la media centrale delle bande (più lenta) ha assunto di nuovo una pendenza ribassista. In tutti gli altri casi dell’ultimo anno questo ha anticipato una fase di debolezza di EurUsd.