Spot EurUsd: 1.2100
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1940 1,1700, 1.1620) Resistenze (1.2240, 1.2350, 1.2500)
Strategia: Long a 1.178
Stop loss: 1.1900
Take profit: 1.2240
La BCE indica come prematura l’idea del tapering, la FED continua a respingere ogni tentativo del mercato di conoscere quando la politica monetario del tasso zero finirà. Le banche centrali di tutto il mondo non sembrano quindi particolarmente desiderose di rimuovere stimoli che finora hanno infiammato il mercato azionario e depresso quello obbligazionario per effetto di più alte aspettative di inflazione.
E l’andamento del cambio EurUsd sembra proprio giocare su questi sottili equilibri con oscillazioni contenute ma che nelle ultime settimane sembrano aver dato dei riscontri tecnici molto interessanti. Confermata per il momento soprattutto la bontà del nostro trade long su EurUsd (alzato lo stop per garantire un buon margine di profit) che poggia su diverse motivazioni. Il biglietto verde è una divisa tendenzialmente sopravalutata rispetto all’euro in termini di fondamentali. Il differenziale tasso sui tassi a breve si mantiene molto contenuto e questo non offre al dollaro quell’appeal che invece stanno guadagnando altre divise minori come la corona norvegese che a fine 2021 vedrà il primo rialzo dei tassi.
Il deficit, o meglio sarebbe dire i deficit gemelli, americani stanno esplodendo. Il rosso di bilancia commerciale e federale è un problema che impedirà agli Stati Uniti di alzare troppo i tassi ma anche di disporre di una valuta forte. Le due cose non si legano e soprattutto non sembrano trovare sponda da una Federal Reserve che vuole i tassi reali negativi. E quando l’inflazione corre più veloce della remunerazione di un deposito in valuta, quella valuta perde valore.
L’unico elemento che in questo momento potrebbe far ritornare l’interesse verso la valuta americana potrebbe essere una fase di mercato particolarmente turbolenta che vedrebbe King Dollar come un porto sicuro verso il quale gli investitori azionari vorrebbero a quel punto andare. L’Europa sembra invece sulla via del recupero per quello che riguarda il piano vaccinale, una zavorra che finora aveva depresso il valore dell’euro.
Dal punto di vista tecnico EurUsd sembra aver imboccato la strada della ripresa. Eccellente la reazione sui supporti di 1.18 della divisa europea con il veloce recupero della media mobile a 200 giorni ed ora l’aggressione della down trend line che guida il ribasso da gennaio. Area 1.20 rappresenta una soglia psicologica importante, ma uno sfondamento definitovi di 1.205 aprirebbe le porte ad un ritorno verso quel 1.25 che rappresenta il nostro obiettivo principale.
La stagionalità negativa che comincia a maggio e che fino a ottobre dovrebbe accompagnare il dollaro americano è un altro fattore a supporto della nostra view bullish. Una dinamica di lungo periodo che ci fa essere ottimisti in tal senso. Il grafico a candele mensili di EurUsd ci fa vedere come da anni la media mobile a 12 mesi fa da spartiacque come resistenza prima e supporto poi. L’eccellente reazione del cambio al tentativo di marzo di sfondare verso il basso appare una tesi convincenti per continuare a seguire il trend dominante.