Data analisi: 31 Marzo 2020 spot EurUsd: 1.1070
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.0950,1.0735, 1.0630) Resistenze (1.1140, 1.1290,1.1490)
Strategia: Long sopra 1.1240
Stop loss: 1.1090
Take profit: 1.1490
Continua naturalmente a tenere banco la preoccupazione per la diffusione di un pandemia da corona virus che riporterà l’intera economia mondiale in recessione come nel 2008. Lo dicono le reazioni dei mercati azionari, lo dicono gli spread molto ampi accumulati tra emissioni corporate e titoli di stato, lo dice il sell off visto su bond emergenti. I tassi di recessione saranno probabilmente in doppia cifra in Europa almeno per un trimestre se non due. Gli Stati Uniti si avviano sulla stessa strada e banche centrali assieme a governi hanno sparato il cosiddetto bazooka.
La BCE ha avviato un piano da 750 miliardi di Euro che mira a ricomprare asset obbligazionari anche e soprattutto dei paesi più colpiti e fragili d’Europa (Italia e Spagna) salvaguardando al tempo stesso il circuito dell’erogazione di credito per evitare fallimenti a catena. I governi europei in ordine sparso varano piani più o meno ambiziosi a seconda delle proprie capacità anche di indebitamento. Questo crea tensioni all’interno della UE con il blocco mediterraneo che chiede l’avvio di un piano di Eurobond ed il blocco nordico che si oppone. La Germania ha deciso di fatto di fare da sé con un ambizioso piano da 750 miliardi che vale il 4% del Pil. L’Italia, zavorrata dal debito pubblico imponente, non supera per ora i 25 miliardi di euro.
Queste disparità creano tensioni a livello politico e finanziario (allargamento spread sui titoli di stato) che per ora non hanno impattato l’Euro che al contrario si è avvantaggiato rispetto al Dollaro.
Lato America infatti la FED è entrata vigorosamente in campo tagliando i tassi a zero ed avviando il quarto QE della storia con ambiziosi piani di riacquisto di titoli di stato e corporate. A questo si è sommato l’immediato piano governativo di Trump volto a staccare un assegno da oltre 1000 miliardi di Dollari a favore di imprese e privati. L’helicopter money è arrivato.
Nel mezzo di questa tempesta che ha costretto il Giappone a rinviare un simbolo dell’era moderna, ovvero le Olimpiadi, EurUsd ha continuato a muoversi all’interno del suo canale ribassista.
Sollecitata la parete inferiore, la rabbiosa reazione dei compratori di Euro ha riportato il cambio a ridosso dell’importante media mobile a 200 giorni ora posizionata in area 1.114.
Resistenze cruciali
Come la pallina di un flipper EurUsd si è mosso in modo molto nervoso tra resistenze e supporti di un canale ribassista che appare sempre più sotto pressione. Con la volatilità che è esplosa il grafico ci mostra il cambio come una sorta di bocca di coccodrillo che si è aperta.
La trappola per tori di inizio marzo potrebbe essere stato un avvertimento per un mercato andato velocemente a cercare (e trovare) la parete inferiore del canale ribassista. Poi, come è successo da metà 2018 ad oggi, è partito un vigoroso rimbalzo.
Chiusura di settimana con un nulla di fatto dal punto di vista tecnico visto, ma la media mobile ad 1 anno è di nuovo sotto pressione. Un suo sfondamento questa volta potrebbe essere fatale al biglietto verde.
Uno degli argomenti che supporta la tesi di tendenziale debolezza sul biglietto verde nel corso dei prossimi mesi è quello legato alla partenza di un nuovo schema di Quantitative Easing.
Il primo QE della FED è datato novembre 2008 quando venne annunciato un piano di acquisto da 600 miliardi di Dollari di titoli MBS. Il Dollar Index in quella delicata fase della grande crisi finanziaria perse il 12% ma ma a marzo 2009 era ritornato al punto di partenza.
Il QE fu esteso proprio a marzo ed il biglietto verde subì un nuovo scivolonte del 17% negli otto mesi successivi ma ricoprì le perdite a giugno 2010.
Le operazioni di QE vennero ripetute nel 2010 e poi nel 2012. A giugno 2013 Bernanke chiuse di fatto l’era del QE annunciando l’avvio del tapering.
Il QE nel breve periodo indebolì il Dollaro, ma ogni volta il mercato nel giro di massimo un anno ritrovò la forza di ricoprire le perdite. Una lezione per il futuro.