Analisi Tecnica EurUsd 7 Giugno 2021 – Il tapering globale è in rampa di lancio

Spot EurUsd: 1.2210
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1980 1,1800, 1.1605) Resistenze (1.2350, 1.2500, 1,2550)
Strategia: Long a 1.2000
Stop loss: 1.1900
Take profit: 1.2350

Cosa farà la FED sui tassi?

Mercati che ormai sono entrati in modalità stand by in attesa di capire come si muoverà la FED in occasione del meeting di politica monetaria americana previsto per il 16 giugno. Evento centrale anche perché i dati di inflazione continua a mostrare un’inclinazione sempre più marcata verso l’alto ed un ulteriore rinvio alla decisione di impostare una exit strategy potrebbe vedere reazioni scomposte da parte del mercato.

Il tapering a livello globale è già cominciato. Canada, UK, Nuova Zelanda hanno già deciso di ridurre il piano di acquisto titoli progettato nel 2020. Paesi emergenti come il Brasile e la Russia hanno già cominciato ad alzare i tassi di interesse. Il Fao Food Index, indice che misura i prezzi delle derrate alimentari, ha fatto registrare un incremento record a maggio superiore al 5% che su base annua rende più cari i generi alimentari del 40% rispetto a 12 mesi fa. I prezzi dei noli marittimi continuano a segnare dei rialzi che evidenziano lo short di offerta proprio nel momento in cui le riaperture del mondo occidentale riportano i consumatori nei negozi e supermercati.

Un effetto collo di bottiglia che la FED ritiene temporaneo e che finora ha spinto l’autorità monetaria a gettare acqua sul fuoco salvo isolati tentativi di attirare l’attenzione come quello di Bullard. E se la FED fosse in errore? Ovviamente in quel caso i mercati reagirebbero in maniera disordinata con volatilità. Quella volatilità che per il momento non si vede però all’orizzonte.

In Europa proseguono le fasi di ultimazione dei vari piani nazionali per la gestione dei fondi previsti dal programma Next Generation EU, mentre la BCE mantiene un atteggiamento attendista. Non c’è fretta secondo Francoforte per rimuovere gli stimoli con i dati PMI di Eurolandia tutti ampiamente sopra i 50 punti che confermano la presenza di una ripresa diffusa nel Vecchio Continente. In Gran Bretagna invece la Bank of England si mostra sempre più preoccupata dal surriscaldamento del mercato immobiliare. Dopo mesi di ferma il real estate inglese a maggio ha fatto registrare un incremento di prezzo del 10,9% su base annuale con un volume record di mutui erogati. Non a caso si comincia a valutare un rialzo dei tassi già nel 2022.

Il dollaro tenta una reazione dai minimi

Dal punto di vista tecnico risulta essere interessante analizzare per EurUsd l’andamento delle bande di Bollinger. Sul cambio questo dato appare in sensibile contrazione rispetto a quello che abbiamo visto nei mesi primaverili anche se venerdì c’è stato un primo segnale di risveglio concreto.

La distanza tra banda superiore e inferiore era arrivata a poco meno del 1.5% con i prezzi che fino a quel momento avevano trovato nella media mobile a 20 giorni il supporto ideale per rilanciare la tendenza di breve periodo. Sembra un po’ di rivivere la situazione vista tra novembre e gennaio quando il cedimento del supporto di breve periodo innescò una più decisa correzione per EurUsd. Attenzione quindi alla base inferiore delle bande posizionata in area 1.207 perché un suo interessamento potrebbe lasciare spazio ad un movimento correttivo di più ampia portata.

EurUsd (grafico daily) – si avvicinano i primi supporti che contano

Al momento manteniamo comunque il trade long con la tranquillità di uno stop posizionato in corrispondenza dell’entry level. Il Dollar Index tenta intanto di uscire dalle secche nelle quali si era infilato ritestando la media mobile a 50 giorni. Uno sfondamento verso l’alto creerebbe i presupposti per spingere le quotazioni fin sotto la media mobile a 200 giorni posizionata circa 1,5% più in alto rispetto a oggi. Nulla di clamoroso ma l’ennesimo tentativo del mercato di allontanare il dollaro da una pericolosa rottura ribassista.

Dollar Index (grafico daily) – il tentativo di reazione del biglietto verde dopo il test della media mobile