Spot EurUsd: 1.1880
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1660,1.1605, 1,1450) Resistenze (1.1910, 1.1975, 1.2150)
Strategia: Long a 1.1750
Stop loss: 1.1750
Take profit: 1.2200
I mercati americani proseguono la loro marcia inarrestabile con nuovi massimi storici nonostante dati macroeconomici sull’occupazione inferiori alle aspettative. Venerdì scorso infatti sono state registrate 235 mila nuove buste paga ad agosto, un numero di molto inferiore ai 700 mila attesi e i 945 mila di luglio. Il mercato ne ha approfittato subito per vendere dollari confidando sul fatto che la FED rivedrà il percorso di exit strategy del piano di riacquisto titoli che Jerome Powell aveva illustrato in quel di Jackson Hole.
Il Presidente della FED ha fatto aleggiare sul mercato l’ipotesi tapering già a partire da dicembre 2021 e questo anticiperebbe anche la stretta sui tassi.
Un qualcosa a cui il mercato non crede anche alla luce dei dati sulla disoccupazione e che infatti non ha trovato riscontro nè in una discesa delle borse, nè in un rafforzamento del dollaro.
Al momento rimangono perciò pochi dubbi sulla ripresa in corso negli USA e sulla politica monetaria ancora espansiva. Dall’altro lato dell’Atlantico, ovvero nella zona Euro, l’approssimarsi delle elezioni tedesche con tassi di inflazione particolarmente sostenuti, comincia a mettere pressione sulla BCE.Secondo un sondaggio di Bloomberg, la BCE potrebbe iniziare a prendere atto della crescita dei prezzi e del miglioramento delle condizioni economiche dell’area euro rallentando il ritmo mensile di acquisti di titoli noto con il nome di Pepp, un programma nato in occasione della pandemia e capiente per 1.850 miliardi. Il prossimo meeting BCE potrebbe essere cruciale in tal senso con l’annuncio di una revisione del piano.
Infine la Cina mostra un rallentamento sempre più marcato come confermato dalle borse, in netta controtendenza rispetto al resto delle borse emergenti, ed ora anche dai dati di Pmi scesi sotto 50 in territorio di contrazione economica.
In tutto questo il dollaro americano ha fatto quello che ci aspettavamo. Ovvero rimbalzare dall’importante area di supporto di 1.17. Bene per il nostro trade long EurUsd che si può adesso permettere di aggiustare lo stop al punto di ingresso.
Ma andiamo all’analisi tecnica
Quello che sembrava un testa e spalla ribassista formalizzato si è rivelato una vera e propria trappola per orsi. Prima un bullish engulfing pattern (ovvero una candela rialzista che su scala settimanale ha ricoperto quella ribassista precedente) e poi il definitivo ritorno al di sopra della neck line sembrano aver sancito il fallimento dell’assalto del biglietto verde.
Con questa condizione grafica non si può fare altro che rimanere lunghi di Euro.
Ma è andando sul grafico giornaliero che comprendiamo meglio la posta in gioco ed il movimento ribassista del dollaro.
Avendo l’accortezza di prendere in considerazione solo le chiusure il risultato è evidente. Il trend di debolezza di EurUsd cominciato a maggio sembra essersi esaurito con un rimbalzo vigoroso che ora preme contro 1.19. Guarda caso un livello che coincide anche con la media mobile a 200 giorni.
Attenzione a questo livello perchè un suo superamento imporrebbe un cambio strutturale di atteggiamento verso il biglietto verde.