Spot EurUsd: 1.1810
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1610, 1.1480, 1.1422) Resistenze (1.1965, 1.2010, 1,2200)
Strategia: Long a 1.1680
Stop loss: 1.1680
Take profit: 1.2000
Tre mesi non sono serviti al dollaro per prendere una direzione e questo lasciava pensare ad un esito elettorale incerto alla chiusura dei seggi. Così è stato con Biden vincitore provvisorio appeso al giudizio di una Corte Suprema teoricamente favorevole a Trump, ma che crediamo difficilmente si metterà contro il parere di quello che è stato il primo esito delle urne.
L’onda blu che tanti analisti hanno richiamato in questi giorni non è arrivata con il Senato che rimane in mano repubblicana. Questo impedirebbe ai democratici di varare un massiccio piano di stimoli fiscali spiegando il perché i tassi di interesse a lunga scadenza hanno ripiegato pur in un contesto decisamente bullish per le borse soprattutto lato tecnologia. La divisione politica potrebbe allontanare i rischi di “intromissione” politica negli affari di Google & C.
Sul dollaro gli impatti sono stati inizialmente limitati, ma poi i venditori hanno spinto sull’acceleratore portando il biglietto verde in prossimità di livelli molto importanti. Ma vedremo fra un po’ cosa aspettarsi lato analisi tecnica da EurUsd.
L’evento elettorale ha un po’ oscurato il FOMC. La Fed mantiene un atteggiamento dovish in attesa di capire quale sarà la guida del paese fino al 2024. Probabile però che un’anatra zoppa (ovvero i due rami del Congresso divisi tra Repubblicani e Democratici) impedirà quei massicci piano fiscali alle famiglie che erano previsti da Biden. Quindi toccherà ancora una volta alla FED tirare le fila per gestire la ripresa economica. Intanto la pandemia sta dilagando, ma nonostante questo borse e dati economici appaiono ancora confortanti. L’Europa dall’altro lato dell’Atlantico non ha problemi di divisione politica quanto piuttosto di gestione del virus. La seconda ondata sta mettendo in lock down tutto il Continente con inevitabili riflessi economici anche per l’ultimo trimestre dell’anno che doveva essere quello della riscossa. La BCE per bocca di Madame Lagarde ha già promesso nuovi interventi a dicembre probabilmente in attesa di avere un dato più chiaro sia lato politiche fiscali (il Recovery Fund verrà anticipato o addirittura rimodulato alla luce delle ultime dinamiche del virus) sia effetti delle chiusure sulla diffusione del virus.
Come detto su EurUsd continua a prevalere l’incertezza. In seguito alla più recente evoluzione viene da chiedersi se siamo quindi di fronte ad un doppio minimo a 1.16? Noi siamo entrati long ed abbiamo immediatamente adeguato lo stop al punto di ingresso. Adesso con molto interesse guardiamo all’evoluzione grafica del cambio.
Sappiamo infatti che il probabile punto di svolta rialzista si sta abbassando da 1.20 a 1.19. L’importanza tecnica di questo livello è comprensibile osservando il grafico. Uno strappo sopra 1.20 imporrebbe l’apertura di nuove posizioni long. L’indicatore ADX che seguiamo sempre con attenzione è sceso sotto 15 prima di cominciare una lenta risalita. In tal senso annotiamo come la volatilità presto potrebbe ritornare in auge alimentando una direzionalità che manca da un po’.
Il nostro focus rimangono i supporti offerti dalla media mobile a 12 mesi. Attorno a 1.15 passa un livello che ha ben guidato il cambio negli ultimi anni. Osservando il grafico a candele mensili questo mese di novembre sarebbe il terzo in modalità correttiva ma il Macd sembra aver fornito un segnale bullish di medio periodo molto interessante. La nostra preferenza continua per andare al lato long EurUsd sul quale siamo già bene posizionati.