Banche centrali market movers

Spot EurUsd: 1.1250

Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1142, 1.1055, 1.0820) Resistenze (1.1385, 1.1466, 1.1495)

Strategia: Short EurUsd

Stop loss: 1.1385

Take profit: 1.1142 (Nessun cambiamento dall’ultima analisi)

Cosa farà la Yellen?

Inutile negarlo, le banche centrali fanno la differenza nella valutazione che i mercati danno alle valute. La vicinanza con cui Bce e Fed si riuniscono di fatto annulla ogni decisione con l’effetto di avere un rapporto di cambio estremamente poco volatile ed ingabbiato da tempo all’interno di certi livelli che ben conosciamo e che stiamo ripetendo da mesi. Anche stavolta Draghi durante il meeting BCE, ha fornito qualche spunto capace di raffreddare l’entusiasmo sull’Euro, ma ora toccherà alla Yellen agire di conseguenza magari rimettendosi l’abito da colomba per spingere nuovamente in basso il Dollaro. Dubitiamo però fortemente che questa volta sarà così. Sembra indicarlo il recente movimento del Dollar Index che analizzeremo in dettaglio nella seconda parte dedicata all’analisi tecnica, ma anche il fatto che il tempo rischia di non essere amico della Fed. Rinviare il rialzo dei tassi nel mese di giugno potrebbe costringere Miss Yellen ad andare direttamente a dicembre per non interferire con le elezioni presidenziali. Lasciare i mercati nell’incertezza per così tanto tempo è potenzialmente molto pericoloso soprattutto se il contesto dovesse all’improvviso riscoprire una variabile troppo in fretta dimenticata, quella legata all’inflazione.

Cosa ci sta dicendo il Dollar Index

Prosegue la fase laterale di EurUsd con ancora una volta la barriera di area 1.15 che ha retto all’urto. Il grafico parla chiaro, non c’è direzione. Adesso sembra però essere stata formalizzata una figura di testa e spalla ribassista. Tutto risulterebbe invalidato sopra 1.1385, ma la chiusura di venerdì scorso sotto la cosiddetta “linea del collo” di 1.1270 sembra preludere alla possibilità di un’accelerazione nuovamente verso area 1.10, l’obiettivo grafico di questo movimento. Per questo motivo manteniamo il nostro posizionamento short su EurUsd e, per chi è stato fuori da questo tipo di trade, esiste la possibilità di aprire comunque uno short con target appunto area 1.10 con un accettabile grado di rischio rendimento fissando appunto lo stop a 1.1385.

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Grafico 1 – testa e spalla ribassista formalizzato su EurUsd.

E’ il Dollar Index quello che forse lancia i messaggi più confortanti per il biglietto verde. L’avvicinamento del potente supporto di area 93 anche stavolta sembra aver trovato la ferma opposizione dei compratori di biglietti verdi che si sono ripresentati in massa in occasione del test di 93 appunto. Oltretutto la chiusura di venerdì scorso è avvenuta con il superamento della trend line discendente in essere da inizio marzo. L’aspetto grafico è quello tipico della diagonale ribassista in esaurimento e questo sembra perciò alzare la probabilità che le prossime sedute siano più favorevoli al Dollaro americano. Questa considerazione, messa assieme a quella fatta sopra per EurUsd (testa e spalla ribassista formalizzato), appare piuttosto solida dal punto di vista probabilistico.

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Grafico 2 – Test dei supporti di area 93 ed inversione rialzista sembrano preparare ad un rafforzamento del Dollaro.

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