Il Falco Powell Riporta Fiducia nel Dollaro

Analisi Tecnica EurUsd 12 Feb 2018

Spot EurUsd: 1.2280
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.2090, 1.1955,1.1914) Resistenze (1.2536, 1,2569,1.2610)
Strategia: Long sopra 1.2310
Stop loss: 1.2205
Take profit: 1.2490

*Tentiamo un trade di brevissimo termine entrando long al superamento di 1.2310 con stop a 1.2205

Il Mercato si Ricorda dei Tassi di Interesse

Un dato particolarmente al di sopra delle attese sui salari del mese di gennaio ha rimesso al centro dell’attenzione il tema dei tassi di interesse. Con un incremento del 2,9% contro il 2,6% l’aumento dei salari ha riportato in auge il tema di una possibile fiammata dell’inflazione e di conseguenza di aumenti nei tassi di interesse americana anticipato rispetto a ciò che finora il mercato aveva anticipato. Siccome nel mese di febbraio non avremo nessun FOMC, saranno proprio i dati di inflazione quelli che potrebbe spostare l’ago della bilancia degli equilibri valutari.

Il mercato sta cercando un po’ di equilibrio dopo la sfuriata di inizio anno e le tensioni politiche presenti al Congresso americano (vedi il secondo shutdown) alimentano incertezza sulla possibilità che il Presidente Trump potrà passare alla fase due del suo programma, quello degli investimenti in infrastrutture. Proprio questa espansione della spesa pubblica e quindi del deficit federale nei prossimi anni, è stata una delle motivazioni che hanno alimentato la debolezza del Dollaro finora. Lato Europa bisogna però ricordare la presa di posizione della BCE circa la forza dell’Euro. La settimana scorsa è stata infatti ribadita la preoccupazione per l’eccessiva volatilità del cambio la quale allontana l’obiettivo 2% di inflazione. Se a questo aggiungiamo il corposo calo delle materie prime la settimana scorsa, ecco che per Francoforte il rischio è quello di veder vanificati alcuni dei risultati dell’attuale politica monetaria.

L’opposizione delle Resistenze di Lungo Periodo

Prima di analizzare il grafico di lungo periodo vogliamo portare un aggiornamento del grafico presentato la settimana scorsa e basato sull’ADX. Toccata la media mobile a 20 giorni per EurUsd dovrebbe essere arrivato il momento della riscossa. Secondo una regola che sta alla base del trading con l’indicatore ADX, bisogna andare long nel momento in cui viene superato il massimo precedente, in questo caso 1.2287. Il trade è molto stretto e quindi richiede uno stop loss ravvicinato sul minimo della candela di riferimento del giorno precedente stesso.

EurUsd (grafico daily) – L’ADX dovrebbe alimentare un nuovo rialzo di breve periodo

Troppo importanti le resistenze che si è trovato di fronte l’Euro in questi ultimi giorni e, se la sequenza disegnata in 5 onde è corretta, dovremmo assistere nelle prossime settimane ad un movimento di rientro che potrebbe andarsi ad incastrare tra 1.15 e 1.20. Le divergenze prezzi – Rsi su scala settimanale sono evidenti e queste assieme alle resistenze visibili agevolmente a livello grafico dovrebbero per un po’ impedire all’Euro di andare oltre.

EurUsd (settimanale)

EurUsd (settimanale) – un muro di resistenze di fronte a EurUsd

La Resistenza di 1.25 Chiude le Porte all’Euro

Analisi Tecnica EurUsd 5 Febbraio 2018

Spot EurUsd: 1.2450
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.2165,1.2090, 1.1955) Resistenze (1.2536, 1,2569,1.2610)
Strategia: Flat
*Attediamo segnali tecnici più concreti per valutare ingressi long/short.

L’inflazione di Trump

L’era Yellen termina con un ciclo di rialzo dei tassi tuttora in corso e che prevedibilmente Powell continuerà nel corso del 2018 almeno fino a quando mercato del lavoro ed inflazione mostreranno una progressiva convergenza verso gli obiettivi indicati dal FOMC. Soprattutto un tasso di variazione nei prezzi al consumo stabilmente al 2% rappresenterà la chiave di volta per capire le successive evoluzione della politica monetaria e quindi anche l’andamento di EurUsd. La reazione post FOMC del mercato valutario è stata abbastanza blanda con il cambio che continua a ruotare attorno a 1.24. Sarà cruciale nelle prossime settimane il comportamento di due variabili a nostro parere. La tenuta dello spread Treasury-Bund di area 200 punti base è un elemento innegabile di argine ad una debolezza del Dollaro che sotto questo livello diventerebbe più accentuata; l’altra variabile da tenere presente è legata all’eccesso di posizionamento lungo di Euro sul mercato dei futures da parte degli hedge fund che rappresenta un elemento potenzialmente negativo per la valuta europea in caso di notizie non scontate dal mercato.

Febbraio non sarà un mese in cui le due banche centrali più importanti al mondo, FED e BCE, saranno protagoniste vista l’assenza di meeting di politica monetaria. Crediamo che soprattutto i dati di inflazione potranno rappresentare market movers da monitorare con attenzione ed in grado di influenzare EurUsd dopo che la pubblicazione dei salari di gennaio ha visto un inaspettato incremento al 2,9% annuo.

Cambio che “sente” la zona di resistenza compresa tra 1.25 e 1.28 e sulla quale i trader appaiono timorosi di possibili inversioni verso il basso.

Fase di Riflessione Necessaria

Se osserviamo l’indicatore di forza del trend ADX è evidente come EurUsd ha raggiunto una condizione ormai simile a quella di agosto quando l’indicatore toccò quota 60. Tendenzialmente fino a quando non si vedranno divergenze Adx-prezzi e rottura della media mobile a 20 giorni (ora in transito a 1.2270), sarà rischioso prendere posizioni short di brevissimo periodo. Diverso il discorso per le prossime settimane dove crediamo che il consolidamento del cambio arriverà vista la criticità dei livelli tecnici di lungo periodo raggiunti.

EUR/USD - ADX

EurUsd (grafico daily) – Adx ormai ai livelli di agosto 2017

Sempre partendo dalla media mobile a 20 giorni ed allargando l’analisi tramite le bande di Bollinger, capiamo però che EurUsd ha bisogno di metabolizzare il rialzo accumulato nelle ultime settimane e questo potrebbe essere un elemento a favore di chi preferisce lavorare su mercato che si muovono in sideways.
I due casi del 2017 dimostrano infatti che quando la distanza tra le due bande supera i 5 punti siamo alla vigilia di una fase più tranquilla. Se poi questa si risolverà con l’interessamento della media mobile a 20 giorni oppure della banda inferiore vedremo, ma crediamo che la turbolenza sul cambio possa sopirsi per un po’.

EUR/USD Bande di Bollinger

EurUsd (giornaliero) – bande di Bollinger così lontane dovrebbero anticipare una fase laterale

EurUsd, Veramente Troppo Alto?

Analisi Tecnica EurUsd 29 Gennaio 2018

Spot EurUsd: 1.2380
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.2165,1.2090, 1.1955) Resistenze (1.2536, 1,2569,1.2610)
Strategia: Short sotto 1.2350
Stop loss: 1.2575
Take profit: 1.2095

*Entriamo short sotto il minimo della figura di shooting star di venerdì scorso.

Parola alla Fed

Ponendo l’accento sulla volatilità e non sul livello raggiunto da EurUsd, Mario Draghi ha dato un altro colpo al cambio spingendolo oltre 1.25. Secondo i dati dell’Ocse la parità dei poteri d’acquisto tra Euro e Dollaro si posiziona attorno a 1.32, secondo il Big Mac Index attorno a 1.33, fatto sta che non si può parlare di Euro palesemente sopra valutato, ma piuttosto di una fase estremamente speculativa che il Segretario del Tesoro Mnuchin ha alimentato la settimana scorsa con una dichiarazione chiara circa il fatto che la debolezza del Dollaro è benvenuta. Trump ha provveduto a raffreddare un po’ gli animi, ma è un dato di fatto che l’Euro non appare destinato a tornare indietro troppo velocemente. Aggiungiamo anche politiche monetarie che presto potrebbero tornare convergenti con l’Europa pronta ad alzare i tassi, ed ecco che la forza della moneta unica viene ulteriormente supportata.

La BCE aveva l’occasione di mettere un freno a questa tendenza, ma non l’ha fatto. Draghi ha parlato di preoccupazione per la volatilità dell’Euro, non per il livello raggiunto dal cambio. Questo non è piaciuto ai mercati i quali avrebbero voluto vedere un atteggiamento più tenace sulla valuta con parole volte ad imporre la volontà di Francoforte di non fare andare l’Euro oltre certi livelli, almeno per ora. Se come detto sopra motivazione fondamentali potrebbero aver spinto Draghi a focalizzarsi per ora solo sulla volatilità, sarà interessante vedere come si muoverà la Federal Reserve questa settimana nel primo FOMC presieduto da Powell.

Livelli Tecnicamente Importanti

Dal punto di vista tecnico è sempre il grafico di lungo periodo di EurUsd quello che rende l’idea di quanto delicata risulti in questo momento la situazione tecnica. Correzione all’interno di un bear market dell’Euro o neonato bull market? Questo lo capiremo nel momento in cui il cambio deciderà di violare eventualmente le resistenze di area 1.26/1.28. Al momento la distanza dalla media mobile a un anno comincia ad essere estrema, oltre le due deviazioni standard rispetto al valore della media stessa.

EUR/USD grafico weekly

EurUsd (grafico weekly) – resistenze chiave raggiunte

Andando a focalizzarsi sulla tendenza di breve periodo non si sono dubbi che l’inclinazione di EurUsd appare equilibrata all’interno di un canale rialzista che a fine anno ha visto sollecitati i supporti in diverse occasioni prima di una svolta verso l’alto. Adesso si guarda alla parete superiore posizionata tra 1.26 e 1.27, livelli che, come nell’estate 2017 dovrebbero indurre il mercato ad una pausa di riflessione nel processo di rialzo. Questa view appare supportata anche dalla presenza del 61.8% di ritracciamento di tutto il bear market 2008-2017 e dalle due candele consecutive “shooting star” formalizzate giovedì e venerdì. Qui il mercato ha forse messo una parola stop al rialzo; lunedì il minimo della figura di inversione è stato violato e per questo riteniamo doveroso ritentare lo short su questi livelli di prezzo confidando in una fase di ritracciamento nel breve periodo.

EurUsd (giornaliero) – doppia shooting star

EurUsd (giornaliero) – doppia shooting star per EurUsd

Euro Dominatore

Analisi Tecnica EurUsd 15 Gennaio 2018

Spot EurUsd: 1.2260
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.2095, 1.1915,1.1730) Resistenze (1.2380, 1.2570, 1.2610)
Strategia: Flat

*Dopo il superamento delle resistenze t di 1.20 preferiamo attendere segnali più chiari per valutare nuovi ingressi

I Verbali della BCE Infiammano l’Euro

La pubblicazione dei verbali dell’ultimo meeting della BCE colpisce duro il già fragile Dollaro zavorrato nei giorni precedenti dal rumors di una Cina che avrebbe espresso la sua volontà di rallentare il passo di acquisto dei Treasury. L’accordo politico in Germania per la formazione di un Governo di coalizione ha poi assestato il colpo finale al biglietto verde.
Il resoconto dell’ultimo incontro del 2017 a Francoforte ha mostrato un atteggiamento degli esponenti BCE più da falchi rispetto al passato con un’apertura alla riduzione degli stimoli monetari più veloce del previsto se crescita economica ed inflazione proseguiranno nel loro sentiero di avvicinamento agli obiettivi prefissati.

Tutti questi eventi hanno impattato non solo sulle valute, ma anche sui tassi di interesse con il rendimento a 10 anni tedesco praticamente raddoppiato in un mese allo 0,6%. A questo punto l’attenzione si sposterà sugli appuntamenti con le banche centrali dalle quali i mercati si aspettano conferme (o smentite) di tutto quello che stanno cominciando a scontare.

Certamente aumentano sempre più le perplessità sul Dollaro che senza un differenziale tassi così generoso ci si chiede dove sarebbe stato in questo momento. Anche l’Europa dovrà quindi calibrare con estrema attenzione toni e decisioni di politica monetaria per evitare che la combinazione aumento dei tassi + rafforzamento della valuta possa provocare una frenata nella ripresa economica.

Cosa Succederà dopo il Superamento di 1.20?

L’analisi tecnica non può che cominciare con un grafico di lungo periodo che mostra chiaramente cosa si sta trovando di fronte EurUsd. Trend line ribassista degli ultimi 10 anni, vecchia linea di supporto che unisce tre minimi primari come quello del 2005, 2010 e 2012, movimento rialzista attuale pari a 1.618 volte l’altezza del rettangolo venutosi a formare tra il 2015 e il 2017, tutta la partita dei prossimi mesi si giocherà quindi su proiezioni di resistenza comprese tra 1.23 e 1.26.

EurUsd (grafico monthly) – siamo prossimi alle resistenze chiave di lungo periodo

Il secondo grafico mostra invece come il mercato sta portando avanti una fase bullish piuttosto regolare all’interno di un canale rialzista. Dopo la rottura di luglio di 1.155 il cambio è arrivato fino a 1.21 prima del più classico dei return move sulla vecchia resistenza ora supporto. Da quel momento in avanti è partito un nuovo rally in fase di accelerazione e che vede 1.25 come parete superiore.

EurUsd giornaliero

EurUsd (giornaliero) – break rialzista all’interno di un solido canale rialzista

Doppio Massimo per EurUsd?

Analisi Tecnica EurUsd 8 Gennaio 2018

Spot EurUsd: 1.1970
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1950,1.1815,1.1715) Resistenze (1.2093, 1.2150, 1.2325)
Strategia: Short a 1.2070
Stop loss: 1.2150
Take profit: 1.1820

*Manteniamo il trade short a condizioni invariate.

Ripresa c’è, Inflazione Ancora no

EurUsd non è riuscito a chiudere la settimana sopra il massimo di settembre di 1.2093, livello limato con eccezionale precisione giovedì scorso.

A questo punto l’analisi tecnica comincia ad interrogarsi se siamo di fronte ad un potenziale doppio massimo, ma di questo parleremo nella sezione successiva dedicata appunto all’analisi grafico di EurUsd.

In attesa dei meeting di politica monetaria di Fed e Bce che si terranno rispettivamente il 31 e il 25 gennaio, il mercato continua a focalizzarsi sui dati di inflazione e crescita economica. Per quello che riguarda gli Stati Uniti la ripresa economica continua ad apparire sostenuta e questo elemento, assieme ad aspettative di inflazione salite al 2%, sono alla base delle motivazioni espresse dalla Fed nell’ultimo FOMC circa la volontà di procedere ad un graduale rialzo nel costo del denaro che nel 2018 il mercato stima in tre aumenti di 25 punti base ciascuno.

In Europa la ripresa economica non è in dubbio, ma si aspetta di sapere cosa ne pensa Draghi del livello raggiunto da EurUsd nelle ultime settimane, una rivalutazione che danneggerà paesi export oriented come Germania ed Italia e che i mercati azionari hanno effettivamente scontato muovendosi nella direzione opposta a quella di Wall Street a fine 2017. Altro parametro tenuto sotto osservazione è l’inflazione la quale a dicembre ha mostrato ancora una certa glacialità con un tasso annuo di crescita dei prezzi inferiore al 1% nella sua versione core depurata delle componenti volatili come cibo ed energia.

Il Mercato non è Riuscito (per ora) a Forzare le Resistenze

Fatta la consueta premessa macro e di politica monetaria andiamo all’analisi tecnica cercando di capire quale atteggiamento adottare in questa situazione piuttosto delicata per EurUsd.
Crediamo che la vicinanza delle resistenze confermi la valenza di un trade short con margini piuttosto stretti di stop loss per evitare perdite eccessive in una fase di tendenza così favorevole all’Euro. Lo scenario che abbiamo in mente è quello di una discesa di EurUsd fino a 1.181/1.195, zona di prezzo dove si posizionano un paio di supporti cruciali. Soprattutto quello dinamico legato alla trend line che sostiene il rialzo da novembre rappresenterà eventualmente il vero banco di prova. Scendere sotto questo livello favorirebbe una ripresa del Dollaro fino a 1.155/1.16, la base del potenziale doppio massimo. Viceversa un rimbalzo con successivo attacco alla resistenza di 1.209 sarebbe, crediamo, fatale al biglietto verde.

eur/usd

EurUsd (grafico daily) – inviolato il massimo di settembre 2017

Sempre più stridente intanto la divergenza tra ciò che offre un’obbligazione americana a 2 anni ed una europea a scadenza equivalente. Sono oltre 220 i punti base di differenza ed è incredibile come il Dollaro nonostante tutto non riesca a reagire. Le ipotesi sono due. O il mercato obbligazionario sta commettendo un grossolano errore scommettendo su rialzi dei tassi da parte della Fed che non ci saranno nei modi previsti. Oppure il mercato valutario sta snobbando in modo incredibilmente eccessivo il biglietto verde. Ci sarebbe anche una terza via, ovvero che il bilancio americano si gonfierà talmente tanto di debito nei prossimi anni per effetto della riforma fiscale di Trump giustificando così la maggiore debolezza del Dollaro. Una serie di incertezze che crediamo troveranno risposta nel 2018.

Eur/Usd (giornaliero)
EurUsd (giornaliero) – differenziale tassi favorevole al dollaro ed in divergenza con il cambio

L’ultima di Miss Yellen alla Fed

Analisi Tecnica EurUsd 18 Dicembre 2017

Spot EurUsd: 1.1790
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1716,1.1667,1.1552) Resistenze (1.1940, 1.2031, 1.2069)
Strategia: Short a 1.1910
Stop loss: 1.1910
Take profit: 1.1675
*Manteniamo invariata la strategia

Tassi in Rialzo come Previsto in USA

L’ultimo FOMC di miss Yellen non ha fornito quell’inerzia al Dollaro che pensavamo potesse arrivare da un atteggiamento ancora hawkins sui tassi. Invece il Presidente della Fed si è trasformata in colomba indicando come l’inflazione toccherà il target 2% ma nel giro di un paio di anni; critica invece la posizione sulla politica economica di Trump che difficilmente toccherà il 4% preventivato da Trump. La riforma fiscale inevitabilmente aumenterà il debito e questo preoccupa la Yellen, ma evidentemente anche i mercati che faticano a trovare motivazioni nel comprare Dollari forse per timore di un allargamento di deficit commerciale abbinato a tassi di interesse che potrebbero non essere ritoccati all’insù per tre volte come stima la maggior parte degli analisti.
Per quello che riguarda la Bce, il nulla di fatto sui tassi era scontato. Draghi si è però mostrato ottimista sulla crescita economica la cui velocità sarebbe superiore a quella americana anche nei prossimi mesi. Il problema continua a rimanere una bassa inflazione che rimarrà anche nel 2018 sotto al 2% rendendo alquanto improbabile un’accelerazione del tapering.

Tre settimane favorevoli al Dollaro

L’analisi tecnica ancora non permette di fare valutazioni tali da poter esprimere con chiarezza una view di orientamento di breve periodo, ma sono già tre le settimane consecutive di rafforzamento per il Dollaro. Il mercato rimane ingabbiato in preda ad una sorta di congelamento che rende EurUsd una delle valute meno volatili del panorama forex. Se la nostra view prevalente rimane quella di un rafforzamento del Dollaro, può essere utile analizzare come si sta sviluppando il movimento di rialzo da settembre.

In cinque onde la prima sequenza 91-95, correzione in tre onde, ed ora dovrebbe essere ripartito un movimento che dovrebbe esaurirsi, nell’ipotesi più conservativa, a 95 (estensione pari a 0.618 volte il primo movimento rialzista) ed in quella più aggressiva a 96.60 (le due onde si eguagliano in ampiezza).

Dollar Index

Dollar Index (grafico daily) – fondamentale per il Dollar Index il superamento di 94

La stessa figura la possiamo trovare in forma speculare su EurUsd. Incoraggiante, ma nulla di più, la capacità del Dollaro di reagire alla fiammata post conferenza stampa di Draghi che aveva alimentato un’ascesa di EurUsd fino a 1.1864. Come sempre può essere illuminante allargare lo sguardo al lungo periodo. Ecco quindi che il grafico a candele mensili di EurUsd mostra un Macd ancora supportivo per il rialzo, ma un Rsi reduce dal test dell’ipercomprato oltre che del 50% di ritracciamento. La somiglianza con il 2002-2003 rimane anche in questa analisi grafica e per questo è opportuno prestare attenzione a come il cambio si muoverà a ridosso della resistenza critica di area 1.21 se non riuscirà a scendere sotto i supporti chiave di area 1.16.

EurUsd - grafico mensile

EurUsd (grafico mensile) – somiglianze con il 2002-2003

Le Banche Centrali Chiudono il 2017 di Bitcoin

Analisi Tecnica EurUsd 11 Dicembre 2017

Spot EurUsd: 1.1790
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1712,1.1667,1.1552) Resistenze (1.1940, 1.2031, 1.2069)
Strategia: Short a 1.1910
Stop loss: 1.1910
Take profit: 1.1675
*Rimane aperta la posizione short indicata la settimana scorsa. Abbassato lo stop loss al punto di ingresso

Settimana Decisiva

Entriamo nella settimana decisiva, ovvero quella che ci porterà il 13 ed il 14 dicembre alle riunioni delle due più importanti banche centrali al mondo, quella della Fed e della Bce. I tassi di interesse saranno alzati in America ma il mercato non sembra molto convinto dell’efficacia di questa misura con la curva dei rendimenti che continua ad appiattirsi. Il differenziale tra tassi a 10 e 2 anni americana è sceso a 52 punti base.

Ci si attende poco da Draghi, ma certamente gli ultimi dati di inflazione lasciano qualche perplessità sulla possibilità di un abbandono del QE in tempi più rapidi di quelli annunciati. Ovviamente la settimana scorsa l’attenzione è tutta stata rivolta al fenomeno bitcoin con il muro dei 16 mila dollari anch’esso superato.

C’è da scommettere che sia Yellen che Draghi dovranno rispondere a qualche domanda scomoda sul fenomeno critptovalute.

Torniamo però alla politica monetaria americana. L’incapacità del biglietto verde di scendere nonostante un vantaggio di tasso notevole sulle valute concorrenti, pone non pochi dubbi sulle prospettive del Dollaro il prossimo anno. La politica fiscale di Trump è certamente volta a rilanciare la domanda interna e questo porterà ad un aumento del deficit commerciale e (forse) dell’inflazione, due elementi che richiederanno un Dollaro più debole per essere compensati. Obiettivamente ci saremmo aspettati un biglietto verde più pimpante almeno fino ai primi mesi del 2018.

Non disperiamo anche perché dall’analisi tecnica qualche segnale confortante arriva.

Volatilità in Rampa di Lancio

Sono state sei le sedute consecutive di ribasso di EurUsd dopo il massimo di 1.1940 del 1 dicembre. Questo comportamento segue una tipica fase correttiva partita da 1.1552 e culminata a 1.1960. La ripresa del ribasso in modo così marcato va nella direzione da noi auspicata nel momento dell’apertura del trade short.

Adeguiamo così lo stop loss al livello di ingresso di 1.1910 per proteggere il trade. Dopo essersi arrampicato sulla banda superiore da aprile fino a settembre, EurUsd ha ripiegato ed è stato incapace di ritestare questa resistenza dinamica. Ora è lecito attendersi uno spostamento verso la banda inferiore che potrebbe agire da supporto. Attenzione però, perché le due bande, superiore ed inferiore, non sono mai state così vicine e questo potrebbe innescare presto una fiammata di volatilità su EurUsd.

EUR/USD grafico daily

EurUsd (grafico daily) – la volatilità sta per esplodere su EurUsd?

Se la view che abbiamo in mente sarà azzeccata, ovvero forza di Dollaro fino ai primissimi mesi del 2018 e poi ripartenza dell’Euro, è giusta, allora il grafico settimanale che mostriamo potrebbe spiegare come questa eventualità non è così improbabile. La fase di consolidamento a cui stiamo assistendo assomiglia tanto ad una figura tecnica nota come bandiera. Questa figura prevede la formazione di massimi e minimi in controtendenza rispetto alla tendenza primaria prima di ripartire verso l’alto. La nostra stima è che EurUsd potrà scivolare fino a 1.13/1.145 prima di rilanciare l’azione bullish.

EUR/USD grafico weekly

EurUsd (grafico weekly) – bandiera in formazione

Il Russiagate Peserà su EurUsd?

Analisi Tecnica EurUsd 4 Dicembre 2017

Spot EurUsd: 1.1850

Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1712,1.1667,1.1552) Resistenze (1.2031, 1.2069, 1.2090)

Strategia: Short a 1.1910

Stop loss: 1.2100

Take profit: 1.1675

*Rimane aperta la posizione short indicata la settimana scorsa.

Metà Dicembre Cruciale

L’incertezza che attanaglia EurUsd prosegue anche alla luce dei recenti eventi del Russiagate che potrebbero nuovamente mettere in difficoltà trump proprio dopo l’approvazione della riforma fiscale. I dati sull’inflazione europea (in calo rispetto alle attese) hanno permesso al Dollaro di riprendere un po’ di forza rimettendo nuovamente in discussione il movimento verso l’alto della settimana precedente. Sullo sfondo rimangono sempre le politiche delle banche centrali. Scontato che la Fed alzerà i tassi a metà mese, il mercato si chiede se la BCE il giorno successivo (14 dicembre), con questi dati di inflazione (quella core rimane sotto l’1%), potrà assumere un atteggiamento più espansivo con riferimento al tapering. In fondo l’obiettivo è il 2% e per ora siamo solo a poco più della metà. Tutto questo nonostante una ripresa economica più dinamica ed un prezzo del petrolio che da luglio è salito di oltre il 30%.

Anche il mercato deve essersi interrogato circa l’eventualità che Draghi assuma un atteggiamento meno da falco, mentre lato Fed il nuovo Presidente Powell si troverà di fronte nel 2018 un’economia americana che gli ultimi dati di Pil hanno mostrato in crescita del 3,3%. Crediamo che nel momento in cui il mercato dovesse prendere atto che i rialzi della Fed non si limiterebbero solo a quello di dicembre ma andrebbero oltre nel 2018 (almeno due rialzi), per il Dollaro potremmo vedere quel tanto auspicato rally fino almeno a 1.14.

Prendiamo così la palla al balzo parlando di analisi tecnica.

Trading range ancora vivo

Due settimane fa EurUsd aveva superato la spalla destra della figura che da agosto il mercato aveva generato. Quella resistenza di 1.1880 è stata superata per un paio di giorni sopra 1.19 prima di ripiegare nuovamente sotto la precedente resistenza. Un falso segnale? Non è da escludere anche perché una trappola analoga era scattata a fine ottobre quando EurUsd scese sotto la neck line di 1.1680 per alcune sedute.

Rimane quindi in piedi lo scenario di trading range anche se la nostra preferenza continua ad andare per un rientro verso il basso di EurUsd. Per quello che ci riguarda rimane aperto l’obiettivo di almeno 1.14, una soglia tecnica dove troveremmo anche il 38.2% di ritracciamento dell’intero rialzo partito a gennaio 2017.

EUR/USD

EurUsd (grafico daily) – il rimbalzo non è riuscito a raggiungere 1.20

La tecnica basata sulle Ichimoku cloud può aiutarci a capire se effettivamente il Dollaro sarà capace di riprendere la marcia rialzista. Come si vede dal grafico tutto il trend che aveva solidamente retto il rialzo da aprile è in difficoltà, questo è fuori discussione. Se siamo di fronte ad un trading range o qualcosa di diverso lo capiremo solamente quando la cloud piegherà verso il basso con uno spessore più ampio e soprattutto con una lagging line che chiuderà al di sotto della cloud di 26 periodi fa. Ci siamo vicini ma ancora manca la conferma.

EUR/USD Ichimoku

EurUsd (grafico daily) – la tecnica Ichimoku cloud sta abbozzando uno scenario bearish

Euro Avanti Tutta

Analisi Tecnica EurUsd 27 Novembre 2017

Spot EurUsd: 1.1910
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1712,1,1667,1.1552) Resistenze (1.2031, 1.2069, 1.2090)
*Strategia: Short a 1.1910
Stop loss: 1.2100
Take profit: 1.1675

*Aperta posizione short confidando sul fatto che questo è l’ennesimo falso segnale proveniente da EurUsd. Dovesse prevalere l’ipotesi del trading range, possibile un ritorno in area 1.15/1.16 nelle prossime settimane.

Il Differenziale Tassi non Premia il Dollaro

Entriamo nell’ultima settimana di novembre, un’ appendice di 2017 che si concluderà a dicembre con eventi di portata notevole a cominciare dal meeting della Federal Reserve il 13 dicembre seguito il giorno successivo dal meeting della BCE. Una due giorni cruciale che potrebbe impattare nelle previsioni di tutto il 2018 e questo perché le Banche Centrali, a ragione o a torto, continueranno ad influenzare l’andamento delle valute. I mercati azionari ed obbligazionari (ma anche Bitcoin e petrolio) continuano a fornire risultati positivi con una sorta di Bonanza finanziario in cui non perde praticamente nulla.

Nonostante il mercato sconti con certezza un rialzo dei tassi in America a dicembre, il Dollaro sembra incapace di reagire contro Euro e addirittura ora viene minacciato di una debolezza più consistente nei prossimi mesi. Ne parleremo dopo, ma il differenziale tassi sempre attorno ai 200 punti base sulle scadenze 10 anni Treasury-Bund non sembra alimentare acquisti sul biglietto verde nonostante il differenziale sulla parte più breve della curva continui ad ampliarsi. O il mercato non crede a nuovi rialzi nel costo del denaro americano oppure pensa ad una BCE più aggressiva nel corso del 2018. Staremo a vedere ed intanto concentriamoci sull’analisi tecnica che speriamo possa essere in grado di fornire qualche certezza maggiore.

Resistenze Superate Definitivamente per EurUsd?

Finale di settimana clamoroso con il cambio EurUsd che supera 1.1880, annullando così la figura di testa e spalla ribassista e rilanciando le ambizioni di EurUsd. La zona di 1.20 è vicinissima, ma quello che complica lo scenario per il Dollaro è una debolezza disarmante nonostante un vantaggio di tasso di interesse come quello commentato sopra. Le premesse tecniche per una prova di forza del biglietto verde c’erano tutte, ma al momento non si sono visti segnali tali da far pensare ad una netta inversione di tendenza. Per il Dollar Index siamo già al test della verità. La reazione vigorosa degli orsi sulla trend line ribassista ha riportato il Dollar Index sui minimi di ottobre. Non assistere ad una reazione immediata aprirebbe le porte ai minimi di settembre.

Dollar Index

Dollar Index (grafico daily) – Dollar Index alla prova della verità

Ancora non disperiamo nel considerare possibile un top di EurUsd ed il supporto che arriva dal tasso di variazione a 1 anno può essere importante. Considerando il rally del cambio venutosi a materializzare proprio sul finire del 2016, la condizione di un tasso di variazione annua superiore al 15%, variazione che ha intercettato nel tempo parecchi top primari di EurUsd, è di fatto acquisita se ipotizziamo un EurUsd stabile o in leggero rialzo da qui a fine 2017.

EUR/USD grafico weekly

EurUsd (grafico weekly) – Il tasso di variazione annuo di EurUsd si avvicina a quota +15%

America tra Tassi in Rialzo e Tasse in Ribasso

Analisi Tecnica EurUsd 6 Novembre 2017

Spot EurUsd: 1.1580
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1,1445,1.1420, 1.1350) Resistenze (1.1835,1.1880,1.1960)
Strategia: Short a 1.1670
Stop loss: 1.1840
Take profit: 1.1420
*Come anticipato la settimana scorsa siamo entrati short EurUsd a 1.1670

Una Colomba alla Fed

Cerchio che si chiude per quello che riguarda la nomina del nuovo Presidente della Federal Reserve con Trump che ha scelto Powell, un uomo che dovrebbe garantire continuità alla politica monetaria americana avendo espresso a più riprese idee di lavoro simili a quelle di Miss Yellen. Ancora non ovviamente definitivo, ma adesso esplicito il capitolo dei tagli fiscali proposti da Trump. I repubblicani hanno presentato il loro piano di tagli fiscali che ora il Congresso dovrà approvare; come promesso dal magnate ci saranno vantaggi per la classe media e soprattutto per le imprese; queste ultime dovrebbero beneficiare infatti di una maxi riduzione delle imposte dal 35% al 20%.

La settimana scorsa la Fed ha mantenuto i tassi invariati confermando però il rialzo che ci sarà a dicembre. Il dato sull’occupazione pubblicato venerdì conferma la tonicità del mercato del lavoro in ripresa dopo l’effetto uragani di settembre. Poco rilevanti queste notizie su EurUsd che sembra aver per ora seguito le nostre prescrizioni tecniche dopo il preciso test delle resistenze.
Tornando in Europa, e per un attimo aprendo una digressione sul cambio di politica monetaria in Gran Bretagna (rialzo dei tassi da 0,25% a 0,50% dopo 10 anni), l’inflazione sta battendo un po’ in testa nonostante i rialzi dei prezzi dell’energia. I mercati azionari non sembrano essere affatto spaventati ed anzi, confortati dalle parole molto da colomba di Draghi, alcuni indici hanno superato i massimi storici (vedi Dax tedesco).

Al momento non sembrano emergere all’orizzonte elementi che potrebbero alimentare un nuovo rialzo dell’Euro con l’analisi tecnica che conforta in tal senso la nostra view.

Comportamento da Manuale quello di EurUsd

Un primo spunto di riflessione tecnico lo vogliamo analizzare partendo dal grafico daily in cui i prezzi sono abbinati alla media mobile a un anno.

Come si vede dal grafico quando il Price Oscillator, ovvero la distanza dalla media, si allontana di una certa percentuale allora è opportuno tenere in debita considerazione questo comportamento.
Nel 2009 e nel 2011 questo evento ha avuto sempre un seguito statistico di rientro verso la media mobile a un anno. Non necessariamente questo accadimento evolve in un consistente ribasso nell’immediato, ma quanto meno esclude una ripresa del rialzo di EurUsd.

Stando così le cose continuiamo a pensare che le media mobile a 1 anno di 1.1350 dovrebbe fare da polo di attrazione nelle prossime settimane.

EUR/USD Price Oscillator

EurUsd grafico daily – Il Price Oscillator conferma una fase bearish per EurUsd

Dopo la rottura ribassista formalizzata nella settimana precedente, il testa e spalla rimane l’ipotesi più forte attualmente in essere lasciando pensare ad un’evoluzione ribassista che dovrebbe proseguire.

Sappiamo quale sarà lo stop loss per ogni tipo di operazione short da qui in avanti, ovvero quel 1.1880 che rappresenta la spalla destra della figura.

Siamo però ancora alle ipotesi visto che attendiamo conferme importanti da altri pattern grafici. Uno di questi è quello basato sulla tecnica di Ichimoku che, se già formalizzato lato prezzo, ancora non ha trovato la sua piena realizzazione con la lagging line. Scendere sotto la nuvola di supporto anche da parte di questa linea di prezzo (che ricordiamo è ritardata di 26 giorni rispetto allo spot attuale), sarebbe la conferma definitiva di un’inversione di tendenza per EurUsd.

EUR/USD Ichimoku

EurUsd grafico daily – Attendendo la conferma della lagging line