Volatilità sempre più bassa

Volatilità sempre più bassa

Spot EurUsd: 1.1350

Scala temporale giornaliera: Supporti (1.1210, 1.1098, 1.0763) Resistenze (1.1470, 1.1715, 1,1990)

Strategia: Mantenere posizioni long di EurUsd ed incrementare sopra 1.1470.

Nonostante la Fed il Cambio non si Muove

Le dichiarazioni del Presidente della Federal Reserve Janet Yellen non hanno creato grandi sconvolgimenti sul mercato valutario mentre ha favorito un parziale ritracciamento nella risalita dei rendimenti americani che, sulla scadenza 10 anni, da fine gennaio erano saliti di 50 punti base fino al 2,15%. La Fed non ha fretta di alzare i tassi, questo ha detto la Yellen, e non lo farà almeno fino al meeting di settembre 2015. L’inflazione è prevista in calo e la disoccupazione ha ancora margini di miglioramento qualitativo, due affermazioni che hanno tranquillizzato i mercati azionari i quali hanno risposto con nuovi record. Se l’America tentenna sui tassi, l’Europa sta cercando di uscire dalle secche della deflazione con alcuni dati anticipatori che sembrano aver sorpreso positivamente i mercati che presto potrebbero toccare con mano i segni della ripresa nel Vecchio Continente. Proprio questo appare l’elemento che freno ulteriori discese nel cambio EurUsd, Europa che sorprende in positivo ed America che invece appare un po’ in stallo.

Figura Correttiva in Formazione

Stiamo seguendo già dalla settimana scorsa l’evoluzione del grafico daily di EurUsd. Non ci sono grandi novità salvo che il triangolo in formazione dopo il rialzo 1.1098-1.1534 è ormai giunto a quei due terzi di completamento della figura, comportamento che dovrebbe preludere ad un movimento direzionale. Viste le tre onde con cui si è sviluppato il rialzo 1.1098-1.1534 dovremmo assistere, anche in caso di rottura verso l’alto di 1.1450, ad un semplice proseguimento del movimento correttivo con target fissabili tra 1.1715 (onda C qui sarebbe uguale in ampiezza a onda A) oppure a 1.1990 (qui onda C sarebbe uguale a 1.618 volte onda A). Solo andare oltre queste resistenze preluderebbe ad un cambio di scenario.

2015-02-25 daily eurusd

E che la fase attuale rappresenti la prima vera fase di riflessione del mercato dopo quella di inizio dicembre lo si capisce anche da quanto sono vicine le Bande di Bollinger. La lower (1.1270) e la upper (1.1470) non sono mai state così ravvicinate da inizio dicembre 2014 e questo solitamente prelude a volatilità in arrivo. Una chiusura daily sopra la upper band rappresenterebbe il primo evento del genere dall’inizio del bear market a maggio 2014 e quindi questo conferma come uno strappo sopra area 1.15 confermerebbe l’inversione di tendenza. Allo stesso tempo, guardando la parte bassa, abbiamo la conferma che una chiusura sotto 1.12 costringerebbe l’Euro a ripiegare in modo deciso dalle posizioni attuali.

2015-02-25 eurusd bande bollinger

Dal 1999, nascita del cambio EurUsd, questo comportamento tecnico si è verificato altre 5 volte (la sesta è quella del corrente bear market) ed in tutti i casi è stata necessario un ribasso ulteriore dell’Euro a fronte di un Rsi più elevato di quello precedente (la classica divergenza) per determinare la formazione di un minimo definitivo. EurUsd è entrato in ipervenduto settimanale a settembre 2014, ha abbozzato una ripresa, poi da inizio 2015 è ritornato sotto la fatidica soglia di 30. Considerata la valenza del supporto di 1.12 (ma anche che un trend di lungo periodo potrebbe aver subito una variazione dopo il break ribassista di 1.20), l’idea è quella di una reazione di EurUsd attesa a breve e che tenderà a normalizzare l’oscillatore attualmente in eccesso da ipervenduto.

Rimosso per ora un Elemento di Incertezza

Rimosso per ora un Elemento di Incertezza

Spot EurUsd: 1.1380

Scala temporale settimanale: Supporti (1.1210, 1.1098, 1.0763) Resistenze (1.1880, 1.2045, 1,2330)

Strategia: Mantenere posizioni long

Chi ha vinto tra Grecia ed Eurogruppo?

I quattro mesi di proroga ottenuti dalla Grecia per accedere ad un nuovo prestito ponte da parte dell’Europa sembrerebbero essere una vittoria di Tsipras il quale ha comprato tempo per dimostrare con qualche riforma che la macchina greca può ripartire anche senza il fiato sul collo della Troika. In realtà non si può dire che l’Eurogruppo abbia messo la parola fine alla vicenda visto che, già a partire da questa settimana, il governo ellenico dovrà presentare dei credibili piani di riforma in grado di convincere soprattutto i tedeschi della bontà dell’operazione. Non saranno mesi facili nemmeno per l’Euro che di fatto vede rimandato l’evento con il possibile Grexit, parola che quindi non esce dai radar degli investitori. A giorni partirà comunque il piano di Mario Draghi e della Bce con il Presidente che parlerà questa settimana davanti all’Europarlamento mercoledì 25, un evento da seguire con attenzione assieme alla testimonianza dello stesso Draghi a Francoforte il giorno precedente, 24 febbraio.

Persistono le condizioni per un rimbalzo di EurUsd

Il grafico di lungo periodo su scala mensile che riproponiamo lo abbiamo arricchito con una possibile evoluzione futura del cambio. L’idea è quella di un EurUsd che faticherà a sfondare la ormai nota area di supporto di 1.12 indirizzando la prua verso quella zona di 1.20 dove si annidano diversi livelli di resistenza, punto in cui il mercato ad inizio 2014 sfondò verso il basso la linea di supporto che univa i minimi del 2005, 2010 e 2012.

2015-02-22 eurusd lungo periodo scala mensile

Andando ad analizzare il cambio in combinazione con l’Rsi a 13 settimane, troviamo conferma di questa view (almeno fino a quando non assisteremo ad una rottura netta di 1.12).

Come si vede dal secondo grafico infatti l’oscillatore tende storicamente ad entrare in ipervenduto con un certo anticipo rispetto al bottom dei prezzi.

eurusd combinazione rsi 13 settimane

Dal 1999, nascita del cambio EurUsd, questo comportamento tecnico si è verificato altre 5 volte (la sesta è quella del corrente bear market) ed in tutti i casi è stata necessario un ribasso ulteriore dell’Euro a fronte di un Rsi più elevato di quello precedente (la classica divergenza) per determinare la formazione di un minimo definitivo. EurUsd è entrato in ipervenduto settimanale a settembre 2014, ha abbozzato una ripresa, poi da inizio 2015 è ritornato sotto la fatidica soglia di 30. Considerata la valenza del supporto di 1.12 (ma anche che un trend di lungo periodo potrebbe aver subito una variazione dopo il break ribassista di 1.20), l’idea è quella di una reazione di EurUsd attesa a breve e che tenderà a normalizzare l’oscillatore attualmente in eccesso da ipervenduto.

Quella media mobile da superare

Quella media mobile da superare

Spot EurUsd: 1.1390

Scala temporale giornaliera: Supporti (1.1210, 1.1098, 1.0763) Resistenze (1.1480, 1.1715, 1,1990)

Strategia: Incrementare posizioni long EurUsd con chiusura sopra 1.1480.

Mercato ottimista sulla Grecia

Agli scenari di guerra russo ucraina e alla situazione greca ora si aggiunge anche il fronte Sud del Mediterraneo con le milizie dell’IS che creano (e creeranno) tensioni militari in territorio nord africano. Se la tregua tra Russia e Ucraina per ora regge dando maggior respiro al Rublo russo (grazie anche al rialzo del prezzo del petrolio), sulla Grecia si aspettano novità in questo fine settimana. Il paese ellenico ha tempo fino al 28 febbraio poi il denaro a disposizione sarà di fatto esaurito con il paese che si avvierebbe verso un rapido fallimento. La fase di aumento dei prelievi di Euro da parte dei depositanti greci sta preoccupando la Banca Centrale, un elemento che rischia di destabilizzare un paese già provato dalla crisi e che necessita di soluzioni immediate. Staremo a vedere lunedì se Tsipras raggiungerà l’accordo con l’Eurogruppo. L’ottimismo su una soluzione positiva accompagna comunque i mercati azionari europei che non sembrano mostrare particolari incertezze, così come poco incerti appaiono i compratori di bond periferici che non sembrano nutrire incertezza sui debiti sovrani più fragili come quello italiano e spagnolo.

Necessario superare area 1.15 per un cambio di scenario di breve periodo

Per quello che riguarda EurUsd la situazione di stallo prosegue con le prime resistenze di 1.148 (upper Bollinger band) solo avvicinate; questo comportamento da un certo punto di vista parrebbe favorevole ai venditori di Euro che non si lasciano sfuggire occasione per liberarsi della moneta unica al minimo rimbalzo.

eurusd rate

Non ci convince però questa tesi e questo soprattutto alla luce delle considerazioni già fatte nelle settimane scorse circa l’evoluzione del sentiment. C’è troppa esposizione dal lato short da parte degli hedge fund sul mercato dei futures per favorire una fase di ulteriore ribasso, questo almeno in teoria. Allora guardiamo in alto in particolare alla media mobile a 20 giorni ripetutamente sollecitata dal mercato. L’idea è che quella in corso è appunto una correzione con la prima ondata che si è articolata in tre sub onde a cui ha fatto seguito una correzione terminata a 1.1270 e che dovrebbe preludere ad uno strappo verso l’alto. La condizione essenziale è la chiusura di EurUsd sopra la media mobile esponenziale a 20 giorni e a quel punto l’obiettivo minimo diventerebbe 1.171, livello dove onda C eguaglierebbe onda A; l’obiettivo massimo invece rimarrebbe quello di 1.199 dove si annidano una serie di proiezioni tecniche notevoli.

eurusd media mobile 20 giorni

Trend Dominanti 2015

Il 2015 è cominciato come era terminato il 2014. Forza di Dollaro americano, debolezza di commodity, forza di azionario, forza sul mercato obbligazionario.

Europa Meglio degli Stati Uniti per gli Investimenti Azionari

A livello geografico ci sono delle distinzioni (Europa meglio di Stati Uniti per quello che riguarda l’equity) e forse proprio questo potrebbe essere un elemento di novità nelle tendenze 2015. Grazie alle politiche di Quantitative Easing della Bce l’Europa dovrebbe avere margini di apprezzamento superiori sui mercati azionari complici anche valutazioni fondamentali e tecniche più interessanti rispetto agli indici americani freschi reduci dai massimi storici.

Long Treasury e Short Bund sul Mercato Obbligazionario

Anche sul mercato obbligazionario sarebbe lecito attendersi un proseguimento della forza dei bond governativi europei oggetto degli acquisti della Banca Centrale Europea. Su questo ultimo punto le incertezze dovrebbero però essere maggiori. Negli Stati Uniti dopo l’annuncio del QE i tassi cominciarono a salire in un comportamento apparentemente illogico. Nella realtà il mercato vide nel QE una ricetta in grado di risollevare aspettative di inflazione e crescita e quindi anche i rendimenti di mercato. Considerando l’ampio differenziale (circa 160 punti base tra Treasury e Bund tedeschi) riteniamo possibile uno scenario di restringimento dello spread rendendo il trade Long Treasury short Bund potenzialmente interessante.

treasury bund tedeschi 2015-02-16

Reazione dell’Euro Prima di un Ritorno di Forza del Dollaro Usa nella Seconda Parte del 2015

Questo ci porta direttamente al cambio EurUsd. Il biglietto verde continua a realizzare nuovi massimi contro le valute emergenti e questo processo andrà avanti fino a quando questi paesi non adotteranno le misure strutturali necessarie per rendere meno dipendenti dall’export le loro economie. Pensiamo a quella russa o brasiliana e al loro legame con le materie prime.

Torniamo a EurUsd per un attimo. I livelli di supporto raggiunti a gennaio di 1.12 potrebbero aver già esaurito il potenziale ribassista per diversi mesi, ma l’aspettativa rimane orientata ad una forza del biglietto verde nel medio periodo. Ci attendiamo una fase di rimbalzo anche fino a 1.20 generata da attese meno negative sull’economia europea nel corso del 2015, rimbalzo che servirà anche a smaltire gli eccessi di sentiment negativo e che permetteranno al trend di riprendere a scendere nella seconda parte dell’anno.

eurusd 2015-02-16

La Discesa delle Commodity per il Momento dovrebbe essersi Esaurita

Questo periodo dovrebbe permettere alle materie prime di riguadagnare qualcosa dopo il collasso del 2014. Rame e petrolio soprattutto hanno subito perdite di prezzo notevoli ed è prevedibile come, un riposizionamento degli investitori nella prima parte del 2015, avvenga in sintonia con una risalita di EurUsd.

commidity 2015-02-16

Long Oil&Gas e Short Utilities

Questa condizione potrebbe favorire una rotazione settoriale a favore di quelle società impegnate nel settore oil e delle risorse di base particolarmente a sconto dopo i cali del 2014. La graduale seppur lenta risalita dei tassi di interesse dovrebbe invece, nel corso del 2015, essere sfavorevole al settore delle utilities (notoriamente esposta al rischio tasso per effetto degli investimenti infrastrutturali generati dalla loro attività) ma anche all’oro.

Il Rialzo dei tassi Inciderà Negativamente sull’oro

Il metallo giallo soffre quando i tassi di interesse salgono, ma soffre ancora di più quando i tassi reali salgono. Le aspettative di inflazione permarranno basse e se la Fed alzerà i tassi di interesse nel 2015 per l’oro una discesa verso quota 1000 dollari non sarà impossibile.

gold 2015-02-16

Un’analisi di Lungo Periodo

Un’analisi di Lungo Periodo

Spot EurUsd: 1.1395

Scala temporale mensile: Supporti (1.1210, 1.1098, 1.0763) Resistenze (1.1880, 1.2045, 1.2330)

Strategia: Mantenere long con stop loss sotto 1.1098 e target 1.1880

Le Nuvole si Stanno Diradando sull’Europa?

La prospettiva di un cessate il fuoco tra Ucraina e ribelli russi a partire da oggi, combinata alla concreta possibilità che in questo inizio di settimana si arrivi ad un accordo tra Commissione Europea e Grecia sulle modalità di gestione del debito ellenico, ha favorito una parziale ripresa di fiducia sui mercati azionari, ma anche valutari. La moneta unica europea, seppur a fatica, è riuscita ad allontanarsi di 200 pips da quella soglia tecnica di 1.12 che, come vi stiamo raccontando da settimane, rappresenta un livello di supporto chiave per il futuro. Anche i dati macroeconomici europei della settimana passata hanno indicato come risulta in fase di esaurimento la recessione con nazioni come la Germania che hanno registrato tassi di crescita migliori delle attese. Non dimentichiamo poi che fra qualche settimana partirà il Quantitative Easing della Bce il quale dovrebbe iniettare nuova liquidità sui mercati creando le condizioni per una maggiore espansione del credito.

Lo Spread sui tassi fra America e Europa si allarga Ancora

Le dinamiche di breve periodo non devono però distrarci da quello che è lo scenario di medio lungo periodo. Uno dei fattori da sempre più correlati alle dinamiche del cambio è quello dello spread tra i rendimenti offerti dai titoli governativi di ogni area di riferimento. Il grafico che riportiamo qui sotto rappresenta il differenziale di tasso attualmente in essere tra titoli americani con scadenza a 2 anni e titoli tedeschi ad analoga scadenza.

2year us 2year ger

Pagare 85 punti base in più su una scadenza a 2 anni rappresenta un indubbio vantaggio competitivo per un titolo di stato USA soprattutto se le prospettive sono di un rafforzamento della valuta. Addirittura questo spread potrebbe ulteriormente ampliarsi visto la rottura della trend line ribassista che dal 1999 guida questo indicatore. Considerando che anche sulle scadenze decennali il vantaggio di rendimento di un Treasury è di oltre 160 punti base superiore a quello di un Bund, la view di medio lungo periodo rimane favorevole al biglietto verde.

Un Occhio alla Storia

Mentre su base mensile l’RSI a 12 mesi ha raggiunto il livello più basso dal 2000, con il successivo grafico a barre mensili vogliamo offrire una inedita prospettiva di lungo periodo (pre 1999 il cambio EurUsd è rettificato). Intanto nel 2000 dopo il raggiungimento di un Rsi mensile di 20 (come ora) EurUsd continuò a scendere da 0.90 a 0.82 per altri sei mesi. Quella correzione di EurUsd si rivelò la più ampia dal 1980 con 4168 pips di calo dal massimo del 1998. Nel grafico abbiamo riportato tutte le correzioni rilevanti di EurUsd, ovvero assumendo come criterio una discesa superiore ai 2000 pips. La media di queste 8 correzioni è stata di 3148 pips, 254 pips in più di quella attuale (minimo 1.1098); se prendiamo come riferimento lo scenario peggiore 1998-2000 siamo distanti ancora 1274 pips, il che ci riporterebbe alla parità. Ecco perché da settimane stiamo dicendo come la soglia di supporto di 1.12 è decisiva per stabilire il futuro dell’Euro. Sotto questo livello la parità sarà probabilmente probabile.

RSI

Stand by Politico

Stabilità attorno a 1.12

Spot EurUsd: 1.1300

Scala temporale giornaliera: Supporti (1.1210, 1.1098, 1.0763) Resistenze (1.1500, 1.1650, 1.1930)

Strategia: Mantenere long con stop loss sotto 1.1098 e incrementare sopra 1.1500.

Stand by Politico

Grecia e fronte russo-ucraino rimangono al centro dell’attenzione degli investitori i quali appaiono guardinghi e timorosi nel prendere una direzione precisa. Questo ragionamento vale per il mercato azionario, obbligazionario e valutario. Il cambio EurUsd continua infatti a stazionare sopra il supporto di 1.12 e questo nonostante lo spread tra Tnote decennale americano e Bund tedesco abbia raggiunto il livello massimo dal 1998 (170 punti base). Al mercato non basta quindi il differenziale di interesse (anche lo spread a 2 anni è salito sopra quota 85 punti base) per giustificare un ulteriore acquisto di biglietti verdi, ma crediamo che una ragione capace di spiegare la stagnazione di EurUsd attorno a 1.12 è da imputare all’eccesso di posizioni corte aperte dagli speculatori sul mercato dei futures.

Speculatori tutti Sbilanciati dal lato Short EUR

Il grafico successivo ci mostra infatti nella sezione inferiore come il posizionamento net short (istogramma rosso) da parte degli hedge fund sul CBOT di Chicago ha raggiunto i minimi del 2012 e lo stesso si può dire rapportando il net short all’open interest (linea blu). Detta in parole povere il mercato degli speculatori è molto sbilanciato verso il pessimismo per quello che riguarda l’Euro. Questo scenario comporta però una mancanza di venditori aggiuntivi sul mercato che possano fornire una spinta decisiva all’abbattimento di 1.12. Se una larga fetta di hedge fund è venditore di Euro chi può dare la spallata decisiva alla moneta unica?

eurusd posizionamento short

Wait and see

Non possiamo comunque ignorare che la forza ribassista è talmente elevata che è un pò arduo pensare al momento a scenari di rimbalzo che vadano oltre la resistenza di 1.15. Il grafico basato sulla tecnica delle Ichimoku cloud non sembra al momento offrire grandi speranze e solo una violazione al rialzo della resistenza di 1.15 potrebbe favorire un movimento più convinto verso l’alto. Continua ad abbassarsi intanto la resistenae dinamica offerta dalla banda superiore di Bollinger che ad oggi si posiziona a 1.165. In conclusione 1.165 e 1.150 dovrebbero rappresentare gli argini più importanti di un eventuale movimento in controtendenza da parte di EurUsd. L’abbattimento definitivo di 1.12 aprirebbe scenari decisamente bearish per la valuta europea.

eurusd ichimoku cloud

Mercati Molto Incerti sulla Direzione da Prendere

Mercati Molto Incerti sulla Direzione da Prendere

Spot EurUsd: 1.1350

Scala temporale giornaliera: Supporti (1.1210, 1.1098, 1.0763) Resistenze (1.1490, 1.1930, 1.2100)

Strategia: Entrare long in area 1.12 con stop loss sotto 1.1098 e incrementare sopra 1.1490.

Ancora un buon dato dal Mercato del Lavoro Americano

I dati sul mercato del lavoro americano di gennaio hanno confermato come la ripresa è in atto nonostante qualche indicatore (ISM manifattura ed ordini di fabbrica) abbia mostrato qualche incertezza. La Federal Reserve non ha fornito grandi novità sul fronte tassi di interesse, ma è chiaro che un proseguimento nella riduzione della disoccupazione offrirà la sponda a coloro che pronosticano un rialzo dei tassi ufficiali nel 2015. In Europa intanto prevale lo stallo tra l’attesa per la partenza a marzo del Quantitative Easing Bce e la situazione greca che appare ancora lontana da una soluzione viste le divergenze tra Tsipras e le istituzioni europee. Tutta questa incertezza si rivela anche sul cambio EurUsd che ha chiuso una settimana volatile ma senza direzione precisa.

Le Prime Resistenze hanno Bloccato il Rimbalzo Tecnico

Come pronosticato nel rapporto precedente, la media mobile a 20 giorni (linea centrale della tecnica delle bande di Bollinger) ha arginato ogni tentativo ulteriore di allungo da parte di EurUsd. Area 1.15 rappresenta perciò l’ostacolo principale che divide EurUsd da un allungo verso l’alto più consistente. Traslando la stessa tecnica di Bollinger su un grafico a cadenza settimanale possiamo però notare come EurUsd ha chiuso, per la prima volta dopo 4 settimane consecutive, sopra la lower band. Ovviamente questo non garantisce un rialzo per il futuro, ma è un segnale di come il mercato ha ravvisato in area 1.12 un punto di minimo molto consistente. Da quando è iniziata la caduta di EurUsd da maggio 2014 mai il cambio si è avvicinato alla linea centrale delle bande di Bollinger (media a 20 settimane) che possiamo perciò considerare per ora come la resistenza più ambiziosa alla quale mirare nei prossimi mesi. Si tratta di un valore dinamico e puramente indicativo posizionato al momento a 1.2190 e che scende di circa 80 pips la settimana; quindi al termine della prossima ottava lo troveremo presumibilmente attorno a 1.21.

bande di bollinger eurusd

Siamo di fronte ad un movimento certamente importante ed estremo di EurUsd e quindi possiamo considerare esaurita la caduta? I grafici hanno il pregio di offrirci una lettura storica del fenomeno, ma nello stesso tempo hanno il difetto di una eccessiva personalizzazione da parte di chi li disegna. Osservando il grafico settimanale associato all’indicatore Relative Momentum Index possiamo vedere come siamo arrivati ai livelli più ipervenduti della storia. Se fermassimo la nostra analisi al 2008 potremmo concludere che un punto di minimo primario è da ritenersi probabile, ma se allarghiamo l’orizzonte ci accorgiamo che dal 1999 al 2001 questo indicatore così depresso non impedì un calo ulteriore e consistente di EurUsd.

relative momentum index eurusd

Prosegue un Faticoso Rimbalzo Tecnico

Prosegue un Faticoso Rimbalzo Tecnico

Spot EurUsd: 1.1390

Scala temporale giornaliera: Supporti (1.1210, 1.1098, 1.0763) Resistenze (1.1675, 1.1930, 1.2190)

Strategia: Mantenere long con target 1.1675 e stop loss sotto 1.1098.

Troppo Scontato un Rialzo dei Tassi in America?

Finita l’euforia innescata dal QE della Bce e rimanendo sullo sfondo la questione greca, EurUsd sta mostrando una certa incertezza su livelli tecnici chiave. Le motivazioni sono molteplici, ma almeno due hanno dominato la scena nell’ultima settimana. Il FOMC ha mostrato un atteggiamento da parte della Fed sempre orientato alla possibilità di rialzo dei tassi per effetto di una crescita economica solida, ma senza fornire elementi temporali precisi o modifiche verbali nella dichiarazione finale; il mercato ha interpretato come ancora una volta rinviato l’appuntamento con il rialzo nei tassi ufficiali. A questo si sta aggiungendo una situazione di deterioramento di alcuni indicatori (ISM, ordini di fabbrica, indici regionali, CESI) che di fatto potrebbero dilatare ulteriormente il periodo di tempo che intercorre da oggi al momento in cui la politica del tasso zero verrà rimossa. Se sul fronte Euro molto è già stato scontato, sul fronte Dollaro rimane l’impressione che il mercato tenda a sovrastimare l’evoluzione della politica monetaria americana e questo nel breve potrebbe favorire una fase di rimbalzo di EurUsd.

L’eccesso di Sentiment può Aiutare il Rimbalzo

Proprio con riferimento a questo scenario, esemplare dal punto di vista tecnico la reazione di EurUsd sui supporti di lungo periodo di 1.12. Come abbiamo già analizzato in rapporti precedenti, il 61.8% di ritracciamento dell’intero bull market partito nel 2000 da 0.823 dovrebbe contenere per un po’ i ribassi di EurUsd. Un classico indicatore di ipervenduto come l’RSI è entrato in ipervenduto su scala mensile (evento mai visto prima se non del 2000) ed il posizionamento short da parte degli hedge fund sul mercato dei futures ha raggiunto livelli mai estremi e paragonabili ai record del 2012.

Immaginabile a questo punto una fase tecnica di stanca dopo l’esplosione di volatilità degli ultimi mesi. Se 1.12 dovrebbe rappresentare la parete inferiore di questo range rimane da stabilire quanto intenso potrà essere il rimbalzo del cambio. Il primo livello utile indicato la settimana scorsa (la media mobile esponenziale a 20 giorni posizionata a 1.153 ) è stato testato lunedì ed infatti prontamente i venditori su questa resistenza hanno ricominciato a prendere possesso del mercato. In tal senso la tecnica delle bande di Bollinger risulta molto utile nel definire i contorni di quello che potrebbe essere un movimento in controtendenza di breve periodo. Tutta la discesa da maggio 2014 è risultata ben contenuta, dapprima dalla media a 20 giorni, successivamente dalla banda superiore distante 2 deviazioni standard dalla media. Potremmo perciò indicare in 1.193 il punto di massima potenzialità di rimbalzo dell’Euro prima di ricominciare a ragionare sul lato short.

eurusd

Anche il grafico basato sul tasso di variazione percentuale ad 1 anno (ROC) ci fa vedere come è stato toccata una escursione del -18% vista l’ultima volta a marzo 2009, momento di mercato che intercettò un minimo primario a 1.245 e che fu seguito da un corposo rimbalzo di oltre 2500 pips terminato sei mesi dopo poco sopra 1.50.

roc

Una prevedibile fase di scarsa direzionalità

Una prevedibile fase di scarsa direzionalità

Spot EurUsd: 1.1310

Scala temporale giornaliera: Supporti (1.1210, 1.1098, 1.0763) Resistenze (1.1675, 1.1700, 1.2190).

Strategia: Mantenere long con target 1.1675 e stop loss sotto 1.1098.

La Grecia non sembra fare paura

Il voto greco si può dire a questo punto che, seppur sorprendente negli esiti politici, era già stato ampiamente scontato dal mercato. Maggiore è stata la sorpresa innescata dal Quantitative Easing della BCE con l’Euro che in quell’occasione scivolò sotto a 1.12, ma l’affermazione di Tsipras altro non ha generato se non un sell off su azioni e debiti ellenici. La sensazione è che l’effetto contagio greco sugli altri debiti sovrani è decisamente minore rispetto a quello del 2011 e che anche EurUsd in questo momento segue altre dinamiche.

Il meeting della Fed di ieri sera di fatto non ha prodotto grandi scossoni confermando la tendenza molto forte sui Treasury i quali, sui rendimenti trentennali. continuano a sbriciolare ogni record di minimo storico. La Yellen ha indicato in forte la ripresa dell’occupazione mentre debole la dinamica inflazionistica di breve. Ha poi altresì ribadito che la politica monetaria continuerò a supportare la ripresa di fatto rinviando un potenziale rialzo nei tassi alla seconda parte del 2015.

L’eccesso di sentiment può aiutare il rimbalzo

Dal punto di vista tecnico la nostra previsione di una tenuta da parte di EurUsd del supporto di lungo periodo di 1.12 è stata per il momento rispettata e, fino a prova contraria, quello sarà il livello da monitorare con attenzione per eventuali cambiamenti di scenario che genererebbero obiettivi ben più ambiziosi verso il basso.

Ragionando invece sui grafici giornalieri prendiamo atto che sembra essersi interrotta la caduta verticale di EurUsd cominciata a metà dicembre. Il grafico basato sulle Bollinger Bands ci mostra come il cambio è “scivolato” sulla lower band in maniera pressochè continua fino a lunedì quando una doppia seduta in rialzo ha allontanato EurUsd dalla parete inferiore. Questo non comporta cambiamenti di scenario ma gli eccessi raggiunti su certi indicatori potrebbero far pensare all’avvio di una fase meno direzionale. La resistenza primaria rimane la linea intermedia della banda (1.17) al superamento della quale si potrebbe cominciare a ragionare su livelli un pochino più ambiziosi come quelli di area 1.21.

eurusd

Che la velocità di caduta del cambio possa rallentare ce lo dimostra anche un classico indicatore di forza del trend come l’Adx, oggi sopra 50. Se sopra 30 il trend sta prendendo inerzia, se sopra 40 i tori si sentono al sicuro, sopra 50 si comincia ad assistere ad un’esasperazione del rialzo che prelude ad eccessi da sentiment.

La prossima settimana faremo un punto della situazione più di lungo periodo sulla base dei dati pubblicati dal CFTC (Cot report), numeri che nelle settimane passate hanno mostrato il raggiungimento di posizioni net short di Euro a livelli record da parte dei non commercials (hedge fund) tali da avallare l’idea di un sentiment eccessivamente sbilanciato a sfavore di Euro.

eurusd adx

Terremoto Draghi

La BCE sorprende i Mercati con un Quantitative Easing Aggressivo

Spot EurUsd: 1.1250

Scala temporale giornaliera: Supporti (1.1210, 1.1110, 1.0763) Resistenze (1.1675, 1.1800, 1.2190)

Strategia: Long EurUsd a 1.125 con stop loss in chiusura settimanale sotto 1.1110.

La manovra espansiva di Quantitative Easing annunciata giovedì dalla BCE ha evidentemente sorpreso i mercati come si è potuto percepire dalla reazione del mercato obbligazionario; i rendimenti decennali sono scesi tutti ai minimi storici, mentre sul valutario EurUsd si è appoggiato sul supporto di lungo periodo di 1.12 che da settimane indicavamo come punto cruciale per l’evoluzione futura del cambio. Di questo parleremo più avanti, ma in breve meglio riassumere i concetti fondamentali emersi dal meeting di giovedì scorso.

Draghi ha deciso di immettere liquidità pari a 60 miliardi di Euro ogni mese comprando titoli di stato con rating investment grade fino a settembre 2016, ma con aspettative di ulteriore allungamento se l’inflazione non si alzerà in questo arco temporale. I bond saranno comprati dalle singole banche centrali nazionali per l’80% dell’importo mentre il restante 20% del rischio sarà a carico della BCE. Abile la mossa tedesca di svincolare una buona fetta di rischio dai contribuenti tedeschi lasciando in carico alle singole entità nazionali i rischi sui debiti domestici, elemento questo che potrebbe agire da disgregante qualora in futuro si presenteranno nuove crisi finanziarie.

Raggiunti i Supporti di lungo Periodo

Tecnicamente come detto il cambio EurUsd ha perso il 20% da fine maggio completando un ciclo di calo di sette mesi consecutivi simile a quello del 2010. Ma le analogie con le precedenti correzioni di mercato non si fermano qui. Osservando le variazioni percentuali del calo, questo 20% è in linea con le correzioni del 2008 (-23%), del 2010 (-21%) e del 2012 (-20%). Questa indicazione potrebbe perciò essere utile per rafforzare l’idea che a 1.12 la discesa potrebbe trovare un argine molto importante.

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Ovviamente la domanda da 1 milione di dollari (è proprio il caso di dirlo) è la seguente. Siamo di fronte all’avvio di una fase ribassista dell’Euro con orizzonte di lungo periodo? Crediamo che il movimento in atto rappresenti qualcosa di estremo, di eccessivo dal punto di vista tecnico amplificato dai numerosi stop loss che sono scattati dopo il meeting della BCE in vari parti del globo per effetto del dirompente calo di EurUsd. Osserviamo però il grafico successivo.

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Il cambio EurUsd è incanalato all’interno di una fase moderatamenta ribassista dal 2008 ed attualmente il cambio ha sfondato la parete inferiore rappresentativa delle due deviazioni standard negative. Un eccesso confermato anche dal fatto (parte inferiore del grafico) che lo spot quota quasi il 15% sotto la media mobile a 200 giorni. Nel 2008 e nel 2010 lo stesso fenomeno intercettò i minimi. Anche questo elemento sembra supportare l’idea che potremmo essere alla vigilia di una fase meno direzionale per EurUsd.