Analisi Tecnica EurUsd 8 Maggio

Spot EurUsd: 1.0930

Scala temporale Giornaliero: Supporti (1.0850, 1.0737, 1.0680) Resistenze (1.1067, 1.1136,1300)

Strategia: Flat – Entriamo short a 1.10

Stop loss: 1.1150

Take profit: 1.0780

* Rimaniamo flat in attesa di segnali tecnici più chiari. Entreremo short solo sul retest di 1.10.

Archiviate le Elezioni Preoccupano le Commodities

La vittoria di Macron in Francia combinata alla certezza di un rialzo nei tassi americani a giugno sembra aver tolto ai mercati quei dubbi che potevano aleggiare sul resto dell’estate. Ovviamente non tutto può essere chiaro ed all’orizzonte sembrano presentarsi altre nubi sotto forma di prezzi delle materie prime in pesante ribasso. Un rialzo del costo del denaro americano rende infatti meno conveniente detenere un asset senza cedola come l’oro ed infatti i preziosi (soprattutto l’argento) sono stati messi sotto pressione. Anche il petrolio però sta subendo ribassi consistenti e qui c’entra l’eccesso di offerta combinato ad accordi politici di tagli alla produzione in sede Opec non rispettati fino in fondo. Abbastanza probabile che questo scenario metta pressione a paesi e valute emergenti, mentre il sole sembra tornare a splendere in Europa. Il prossimo appuntamento elettorale sarà quello tedesco dove comunque i candidati (Merkel e Schultz) sono europeisti convinti; solo l’appuntamento con le urne italiano del 2018 potrebbe destabilizzare gli equilibri anche perché ci troveremo con un Mario Draghi all’ultimo anno di mandato in BCE e quindi con il serio rischio che l’ombrello protettivo del QE sia prossimo alla chiusura.

Non vorremmo che il mercato stesse trascurando l’andamento delle materie prime che a loro volta potrebbero segnalare non solo l’insofferenza per il rialzo dei tassi previsti a giugno dalla Fed, ma anche e soprattutto nuovi focolai di crisi in Cina dove l’indebitamento privato continua a salire a livelli insostenibili.

Toccato 1.10 Cosa Succederà?

Chiuso purtroppo in stop il nostro trade short con EurUsd che, dopo qualche seduta di consolidamento ha strappato in modo deciso sopra 1.09 arrivando ad 1.10. Siamo all’inversione di tendenza? Come sanno i lettori siamo tendenzialmente bullish sull’Euro per i prossimi mesi, ma continuiamo ad essere piuttosto perplessi circa l’evoluzione di breve periodo. La linea di tendenza che unisce i recenti massimi decrescenti passa esattamente da 1.10.

A rendere interessante la lettura grafica non solo gli oscillatori in pieno ipercomprato, ma pure il transito della linea di tendenza che unisce i tre massimi crescenti di febbraio, marzo e appunto maggio 2017. In gergo tecnico siamo di fronte alle cosiddette onde di Wolfe che teoricamente potrebbero preludere ad un ritorno dell’Euro a 1.06 qualora la settimana dovesse essere caratterizzata da una repentina inversione di tendenza.

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Grafico 1 – resistenze cruciali per EurUsd a 1.10.

Un’altra zampata rialzista è però attesa prima di un eventuale esaurimento della tendenza bullish e per questo preferiamo attendere un nuovo test di 1.10 prima di entrare short. Lo dice l’Adx il quale, superando quota 30, conferma come il trend rialzista è in accelerazione. In questo caso la media mobile a 20 giorni di 1.085 dovrebbe fornire un primo supporto per rilanciare l’azione verso il secondo e definitivo massimo.

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Grafico 2 – l’ADX sopra 30 segnala trend bullish in accelerazione.

Analisi Tecnica EurUsd 1 Maggio – 2017

Spot EurUsd: 1.0900

Scala temporale Giornaliero: Supporti (1.0777, 1.0680, 1.0635) Resistenze (1.0950, 1.1067, 1.1136)

Strategia: Short a 1.0850

Stop loss: 1.0950

Take profit: 1.0635

* Manteniamo invariata la strategia della settimana passata alzando di qualche pips il punto di take profit.

Macron-Le Pen Precedono la Yellen

Sarà stato un vero segnale bullish quello su EurUsd della settimana scorsa? Questa è la domanda che si pone la maggior parte dei trader ed il fatto che all’accelerazione non abbia fatto seguito un movimento rialzista prolungato qualche dubbio lo pone. Il nostro stop e stato sfiorato in diverse occasioni, ma non superato e per questo manteniamo un atteggiamento prudente su questa fase apparentemente bullish. Prima di parlare di analisi tecnica vogliamo però focalizzarci sull’evento della settimana che appunto ha raffreddato gli entusiasmi, ovvero la riunione BCE. A Francoforte il board è evidentemente diviso tra chi vuole impostare una QE exit e chi invece come Draghi preferisce attendere numeri di inflazione più consistenti e soprattutto permanenti. Il giorno successivo l’inflazione europea ha sorpreso al rialzo, ma il problema è quello della sostenibilità. I prezzi al consumo potrebbero d’ora in avanti ripiegare la testa per effetto di un calo generalizzato nei prezzi delle materie prime, petrolio in primis, elemento che non permette ancora a Francoforte di abbassare la guardia.

Questa settimana sarà contraddistinta però anche dal ballottaggio elettorale francese (7 maggio) e dalla riunione della Federal Reserve; come sempre l’indirizzo della politica monetaria americana farà muovere i mercati in una direzione piuttosto che un’altra. Non sono attesi rialzi nei tassi ma indicazione sul resto dell’anno da parte di Miss Yellen questo sì ed in questo momento il Dollaro appare fragile ed a ridosso di supporti significativi.

Stagionalità ed Analisi Tecnica Dicono Short EurUsd a Maggio

Il Dollar Index è piuttosto chiaro da questo punto di vista. Molto intrigante la struttura tecnica attuale con un’inclinazione leggermente discendente e con minimi dicembre, febbraio, marzo ed ora aprile che trovano la loro unione in una precisa linea di tendenza. La teoria dice che questa è una figura di continuazione del bull market. Gli oscillatori sono in una posizione tipicamente da minimo. Per questo manteniamo in essere il trade short EurUsd. A confermare questa view anche la stagionalità di maggio sfavorevole ad EurUsd. In 9 degli ultimi 10 anni il rapporto di cambio è infatti sempre sceso.

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Grafico 1 – supporti chiave per il Dollar Index.

Passando a EurUsd molto interessante e da seguire è l’evoluzione delle prossime settimane soprattutto se il mercato confermerà il testa e spalla rialzista. C’è una media mobile, che è quella a 20 mesi, che da luglio 2014 ha arginato ogni velleità bullish di EurUsd. Soprattutto negli ultimi tempi questa resistenza dinamica ha confermato la sua valenza.

Un nuovo interessamento di questo livello (attualmente posizionato a 1.105) con contestuale superamento avallerebbe l’idea di un cambiamento in corso nelle asset allocation valutarie degli investitori ed ovviamente sfavorevole al Dollaro.

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Grafico 2 – una media mobile che farà la differenza.


Analisi Tecnica EurUsd 24 Aprile

Spot EurUsd: 1.0850

Scala temporale Giornaliero: Supporti (1.0680, 1.0568, 1.0490) Resistenze (1.0905, 1.0950, 1.1067)

Strategia: Short a 1.0850

Stop loss: 1.0950

Take profit: 1.0600

Preso profitto a 1.08 continuiamo a giocare il trading range. Entriamo quindi short con stop loss a 1.0950

Draghi Dovrà Essere un Bravo Equilibrista

Il voto francese di domenica sembra aver risolto l’incertezza che avvolgeva i mercati finanziari europei con il ballottaggio di maggio che sembra quasi diventata una formalità per Macron, almeno a giudicare dall’atteggiamento degli investitori. Non fa in tempo a verificarsi un evento che subito se ne incastra uno nuovo con l’appuntamento elettorale britannico che entra in gioco in modo prepotente dopo l’annuncio di consultazioni a giugno da parte di Theresa May. L’Europa continua così ad essere il fulcro dell’attenzione e questa settimana non appare priva di interesse considerando l’appuntamento con la BCE del 27 aprile. Draghi dovrà cercare una linea di condotta come sempre da equilibrista consapevole che una parola di troppo su futuro rialzo dei tassi o abbandono del QE potrebbe far esplodere verso l’alto EurUsd. Qui sta la novità della settimana passata e che spiega il ridimensionamento del Dollaro; il mercato ha riassorbito buona parte delle attese di rialzo 2017 da parte della Federal Reserve. Dopo le parole di Trump contro il Dollaro forte ed i tassi troppo alti, non solo i rendimenti sui Treasury sono precipitati, ma anche le probabilità di un intervento sui tassi nel 2017 si è ridotto ad un evento solo dopo che i mercati erano arrivati a scontarne fino a 3 poche settimane fa.

Chiaramente queste probabilità si muovono sull’onda di parole e dati macro, ma proprio sul differenziale tassi si giocherà una partita importante per EurUsd. La correlazione tra spread T-Note / Bund ed EurUsd è elevatissima ed una contrazione dello stesso (ora attorno a 198 punti base) favorirebbe l’Euro.

Parte Alta del Range di Nuovo Interessata

Il nostro trade long si è risolto in modo eccellente con le resistenze di 1.08 che sembrano per ora aver contenuto l’entusiasmo post elezioni francesi. Vogliamo quindi continuare a giocare su quel range che negli ultimi due trade ha generato profitto. Con il solito stop loss ravvicinato in area 1.095 ritentiamo lo short.

Noioso quanto si vuole, ma in questo momento su EurUsd bisogna limitarsi a catturare al massimo 150/200 pips di utile in attesa di un boom di volatilità che ancora non si vede all’orizzonte. Il superamento della media mobile a 200 giorni potrebbe rappresentare un fattore di incertezza, ma il ritorno degli oscillatori in ipercomprato e l’analogia con quello che è successo a fine marzo potrebbe essere di conforto al nostro trade short.

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Grafico 1 – EurUsd di nuovo a ridosso delle resistenze primarie.

In questo momento di stallo si fa veramente fatica a fare previsioni sulla direzione futura di EurUsd. Quello che si può però provare a capire se questo trading range durerà ancora per tanto tempo. La risposta è probabilmente no e la risposta ce la offre la stessa tecnica delle Bande di Bollinger ma su scansione settimanale. Gli estremi superiore ed inferiore delle bande sono molto vicini e, come nel 2014 e nel 2016, questo prelude a movimenti ben più marcati di quelli visti finora.

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Grafico 2 – volatilità troppo compressa, esplosione in vista?


Analisi EurUsd 18 Aprile 2017

Spot EurUsd: 1.0700

Scala temporale Giornaliero: Supporti (1.0490, 1.0450, 1.0340) Resistenze (1.0798, 1.0820, 1.0905)

Strategia: Long a 1.0590

Stop loss: 1.0590

Take profit: 1.0800

* Manteniamo aperta la posizione long adeguando lo stop loss al livello di ingresso

Se Trump Dice che il Dollaro è Troppo Forte

Ancora una volta ci pensa Trump a muovere i mercati valutari. L’intervista al Wall Street Journal del magnate ora Presidente americano, ha messo nuovamente in evidenza come il Dollaro troppo forte non è gradito alla Casa Bianca. Già a metà gennaio il Ministro del Tesoro aveva espresso scarso gradimento per l’andamento del biglietto verde, ma ora che anche Trump ha risollevato la questione, per EurUsd le difficoltà di superare lo scoglio di 1.05 si fanno più consistenti. Immediata la reazione del mercato obbligazionario con la curva dei rendimenti americana 10-2 anni scese vicina ai 100 punti base ed il rendimento a 10 anni al 2.2%. Considerando che il Bund tedesco è anch’esso sceso sotto lo 0.20%, lo spread tra Usa e Germania si mantiene superiore ai 200 punti base impedendo così alla moneta unica europea di proseguire nel movimento bullish di un paio di settimane orsono.

Intanto si avvicinano le elezioni francesi e proprio questo evento, che sta vedendo grande equilibrio nei sondaggi, potrebbe rappresentare un elemento in grado di zavorrare l’Euro per la settimana corrente. Qualora le elezioni (ed i ballottaggi successivi) dovessero rimuovere alcuni elementi di incertezza, crediamo che per EurUsd le porte verso l’alto potrebbero spalancarsi. Rimanendo però ancorati all’andamento di breve termine siamo soddisfatti dell’ingresso long della settimana scorsa e, pur tecnicamente credendo che possano esserci possibilità di allungo ulteriore, ribadiamo l’importanza dello stop loss adeguandolo al livello di ingresso.

EurUsd fa Tira e Molla

Come si vede dal grafico giornaliero lo stocastico che ci aveva opportunamente consigliato di entrare lato short, permane su livelli bassi e tali da far pensare ad un rimbalzo verso le arcinote resistenze. La media mobile a 200 giorni di 1.0850 rappresenta per il momento la massima ambizione ed uno sfondamento verso il basso (quindi sotto 1.0570) ci coglierebbe di sorpresa.

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Grafico 1 – gli oscillatori sembrano confermare la possibilità di un rimbalzo per EurUsd.

Perché non siamo smaccatamente bullish o bearish su EurUsd? Oltre alla ovvia risposta legata ad un trading range che va avanti da tempo, anche l’aspetto grafico ha il suo peso. Il Dollar Index meglio di chiunque altro esprime questo concetto. Se osserviamo il grafico di medio periodo quella in corso è una tipica figura triangolare che dovrebbe preludere ad un proseguimento del trend. La parte bassa è presidiata dalla media mobile a 200 giorni di 99.00 e fino a quando reggerà nessun segnale negativo sul Dollaro potrà emergere. Nello stesso tempo si scorge all’orizzonte una figura di testa e spalla ribassista in via di formazione. La neck line è sempre in transito a 99 ed ovviamente in caso di rottura verso il basso lo scenario per il biglietto verde diventerebbe bearish. Grande equilibrio e grande incertezza richiedono trading ad alto contenuto di money management, quindi stop loss e take profit rigorosi.

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Grafico 2 – Dollar Index, continuazione del trend o testa e spalla ribassista?

Analisi Tecnica EurUsd 10 Aprile – 2017

Spot EurUsd: 1.0590

Scala temporale Giornaliero: Supporti (1.0490, 1.0450, 1.0340) Resistenze (1.0690, 1.0820, 1.0905)

Strategia: Long a 1.0590

Stop loss: 1.0480

Take profit 1.0800

* Altro trade chiuso in profit sul supporto di 1.06; invertiamo la posizione da short a long.

Delude il Dato Sull’occupazione Americana ed a Francoforte Weidmann Contro Draghi

La settimana scorsa non si è discostata molto dalla fine di quella precedente nonostante l’attacco americano alle basi siriane e l’attentato di Stoccolma. EurUsd si è mantenuto sopra i supporti scaricando ulteriori fette di ipercomprato accumulato in precedenza. La pubblicazione dei verbali del precedente FOMC di marzo ha aumentato la probabilità di un rialzo tassi Fed a giugno (oltre il 50%) ma non ha spinto in avanti il Dollaro, un altro segnale dell’enorme incertezza che avvolge il cambio EurUsd alla vigilia delle elezioni francesi. Incertezza aumentata anche da un deludente dato sull’occupazione con meno di 100 mila posti di lavoro creati a marzo.

La curva dei rendimenti americana ha subito un ulteriore appiattimento, segno che i mercati stanno cominciando ad intravedere la possibilità che la politica monetaria da propulsore possa trasformarsi presto in zavorra della crescita. Le tensioni belliche non hanno spostato gli equilibri così come l’incontro tra i Presidenti di Cina e Stati Uniti non sembra per ora aver fornito grandi spunti agli investitori.

La settimana passata è però intervenuto anche Mario Draghi il quale, in un botta e risposta con il Presidente della Bundesbank, ha dichiarato che la lotta all’inflazione non è ancora stata vinta; ribadito che appare prematuro pensare ad un cambio di strategia da parte della BCE. Immediata la riduzione di probabilità che il mercato attribuisce ad un rialzo dei tassi in Eurolandia entro fine 2017.

EurUsd Attacca i Supporti

L’analisi tecnica appare ancora una volta la guida migliore per orientarsi in un mercato valutario veramente confuso. Da una posizione privilegiata derivante dal nostro ingresso short di due settimane fa a 1.0850, abbiamo potuto osservare il mercato che gradualmente scendeva verso il nostro target minimo di 1.06. Continuiamo così a seguire gli oscillatori giornalieri come indicatori in grado di fornirci un’idea di come EurUsd potrà muoversi nelle prossime settimane. Il test della linea di supporto ed uno stocastico nuovamente nella posizione di ipervenduto sembra garantire la possibilità di un nuovo rimbalzo da parte del cambio. Lo stop loss ravvicinato a 1.0480 rende il trade piuttosto interessante in termini di rischio rendimento.

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Grafico 1 – gli oscillatori in ipervenduto sembrano indicare la possibilità di un rimbalzo.

Ovviamente rimane aperta la possibilità che EurUsd stavolta tenterà l’assalto alla parità. Infatti alcuni indicatori mostrano come non ancora presenti certe condizioni. A tal proposito facciamo notare come il Roc a 1 anno sta lentamente scivolando verso quel -10% che rappresenta uno dei requisiti essenziali per cominciare a ragionare su una definitiva inversione di tendenza EurUsd, ma ancora non ci siamo. Come si vede dal secondo grafico negli ultimi anni solo quando il cambio si è mosso a distanza di un anno in negativo di oltre il 10%, allora il cambio ha formalizzato un bottom primario di una certa consistenza.

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Grafico 2 – Manca poco ma ancora il tasso di variazione a 1 anno non ha fornito un segnale bullish per EurUsd.


Analisi Tecnica EurUsd 3 Aprile – 2017

Spot EurUsd: 1.0670

Scala temporale Giornaliero: Supporti (1.0600, 1.0490, 1.0450) Resistenze (1.0820, 1.0872, 1.0905)

Strategia: Short a 1.0860

Stop loss: 1.0860

Take profit: 1.0600

* Rimane in essere il trade short, ma adeguiamo lo stop loss al livello di ingresso di 1.0860.

Se Svaniscono le Probabilità di Rialzo Tassi in Europa l’Euro si Sgonfia

Confusione sui mercati valutari ed obbligazionari, questa è forse la parola giusta per definire i continui falsi segnali che si stanno ormai sommando da settimane. Per fortuna non siamo stati ingannati nella più classica trappola per tori su EurUsd girando opportunamente la nostra posizione long in short, ma di questo ne parleremo nella sezione dedicata all’analisi tecnica.

Gli stop che sta subendo Trump nelle sue decisioni politiche stanno progressivamente sgonfiando alcuni dei Trump Trade partiti da novembre in avanti. Ad esempio sui tassi il decennale statunitense è rientrato sotto il 2.50%, allontanandosi da quella soglia critica del 2.60% considerata dagli analisti come una sorta di linea di demarcazione per i prossimi anni. Altro Trump trade definitivamente accantonato è quello sul Peso messicano. Dall’insediamento di Trump alla Casa Bianca la divisa messicana è solo salita riportando il cambio UsdMxn ai livelli pre elettorali. Anche in Europa però abbiamo vissuto una settimana di ridimensionamento di attese seguita alla richiesta ufficiale da parte della Gran Bretagna dell’applicazione dell’art. 50 che prevede l’uscita dall’Unione Europea dando seguito alla Brexit. I mercati si aspettavano la scorsa ottava probabilità superiori al 50% di rialzo dei tassi da parte della BCE entro la fine del 2017, ora queste probabilità sono scese al 30%. Immediati gli acquisti sui bond governativi europei con nuovo schiacciamento dei tassi. A favorire l’allungo del Dollaro sull’Euro la risalita dello spread Usa-Germania sopra i 200 punti base. La prima settimana di aprile potrà fornirci però risposte importanti a partire dal dato sulla disoccupazione americana, solito fornitore di volatilità sul Forex.

Domata la Trappola per Tori

Tecnicamente è scattata una trappola per tori su EurUsd nella passata settimana. L’impostazione raggiunta dagli oscillatori combinata alle barriere di resistenza di area 1.08/1.09 ci ha reso scettici sul buon esito della figura di testa e spalla la quale, alla violazione di 1.0825, avrebbe decretato un allungo potenziale dell’Euro fino a 1.12/1.13. Abbiamo così scommesso sul mantenimento del trading range andando short con premura di fissare uno stop ravvicinato. Questo buon esercizio di money management ha evitato danni ed anzi ora ci permette di guardare da una posizione privilegiata il trade. Adeguiamo lo stop al livello di ingresso per evitare di perdere denaro. Osservando gli oscillatori la sensazione è che si andrà a colpire la fascia di supporto 1.058/1.06 e per questo manteniamo il nostro target di take profit. Sotto 1.0495 (la potenziale spalla destra della figura) scenario completamente ribaltato e probabilmente parità EurUsd da mettere in preventivo nei prossimi mesi.

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Grafico 1 – gli oscillatori anticipano debolezza di EurUsd.

Diamo uno sguardo anche al Dollar Index per completare l’analisi e le risposte sono analoghe. La media mobile a 200 giorni di 99.25 ha fatto il suo lavoro rilanciando l’azione del Dollaro. Di fatto anche in questo caso evitata l’inversione di tendenza ed ora si guarda a 101.90 quale limite superiore. Andare oltre sarebbe estremamente bullish per il biglietto verde.

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Grafico 2 – il Dollar Index conferma che lo scenario di breve è tornato bullish per il biglietto verde.

Analisi Tecnica EurUsd 27 Marzo 2017

Spot EurUsd: 1.0860

Scala temporale Giornaliero: Supporti (1.0760, 1.0720,1.0600) Resistenze (1.0907, 1.0972, 1.1147)

Strategia: Short a 1.0860

Stop loss: 1.0972

Take profit: 1.0600

Preso profitto a 1.0820, il nostro trade cambia lato e diventa short. Continuiamo a scommettere sul proseguimento del trading range.

Il Differenziale Tassi Usa-Germania Guida il Rialzo del Cambio e il Trump Trade Svanisce

La settimana non ha fornito grandissimi spunti macro economici, quanto piuttosto movimenti di prezzo di alcune asset di una certa portata che di fatto hanno portato all’esaurimento del Trump Trade in accelerazione dopo la mancata abolizione dell’Obama Care. Il mercato si era mosso in avanti in modo troppo ottimistico e così sono arrivati i movimenti di segno opposto rispetto a quello che si è visto da novembre in avanti. Ad esempio il petrolio, che è scivolato sotto quota 47$ al barile, oppure lo Yen, tornato molto forte contro Dollaro, o ancora l’oro risalito fino a 1260$. Per quello che riguarda nello specifico EurUsd sono soprattutto i ribassi dei tassi a lunga statunitensi (il TBond a 30 anni è tornato sotto al 3%) uniti ad un differenziale di rendimento rispetto al Bund tedesco in contrazione a 200 punti base, ad aver guidato il ribasso del biglietto verde. Bene per il nostro trade long che ha colpito in pieno il livello di take profit. Rimangono perplessità sul biglietto verde nel medio periodo, ma nel breve l’analisi tecnica ci sta indicando una sequenza di resistenze che potrebbero privare il cambio di una rottura verso l’alto di portata notevole.

Tornando però ai fattori non tecnici, rimane grande attenzione a come si muoveranno le Banche Centrali nei prossimi mesi. La Federal Reserve è condannata a far salire i tassi se vorrà mantenere il Dollaro forte, d’altro canto la Bce non può ignorare i segnali che arrivano dall’economia tedesca. Il ribasso del petrolio potrebbe aiutare la Bce a rimandare un tapering più consistente dando così ragione a Draghi circa la provvisorietà della fiammata inflattiva degli ultimi mesi.

Cavalcare il Trading Range

L’analisi tecnica sembra suggerire l’opportunità di un top di breve periodo. EurUsd ha toccato in modo preciso le resistenze. Dalle parti di 1.087 troviamo la media mobile a 200 giorni e la trend line che unisce i massimi decrescenti da maggio 2016; sempre da queste parti troviamo il minimo di giugno 2016. Se a questo aggiungiamo oscillatori di breve piuttosto tirati lato ipercomprato il risultato è quello di un tentativo di andare short che proponiamo questa settimana. Lunedì il mercato è andato leggermente oltre le resistenze, ma il vantaggio di uno stop loss piuttosto ravvicinato rispetto ad un obiettivo di profitto più ambizioso ci spinge a provare il trade.

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Grafico 1 fonte Bloomberg – Oscillatori e medie mobili consigliano lo short EurUsd.

Questa settimana vogliamo anche presentare un interessante ciclo temporale che accompagna EurUsd ogni 44 settimane. Come si vede dal grafico, a fine 2016 è stato intercettato un bottom primario con il prossimo appuntamento fissato attorno alla fine di settembre 2017. Questo elemento non offre indicazioni di timing, ma ci dice che EurUsd potrebbe ancora per un po’ muoversi nella direzione opposta al trend ribassista precedente. Un memo per l’autunno quando lato long o short (non sappiamo se il ciclo intercetterà un massimo o un minimo) si presenterà comunque un’occasione piuttosto importante capace di dare direzionalità al mercato.

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Grafico 2 – il ciclo a 44 settimane ci dice che a fine settembre assisteremo ad un top/bottom primario.

Spot EurUsd: 1.0750

Scala temporale Giornaliero: Supporti (1.0597,1.0533, 1.0492) Resistenze (1.0828, 1,0875, 1.0900)

Strategia: Long a 1.0650

Stop loss: 1.0650

Take profit: 1.0820

Rimane in essere la strategia della settimana precedente. Alziamo lo stop loss al punto di ingresso di 1.0650

Il Mosaico Europeo Potrebbe Diventare Interessante

Il mercato non ha gradito l’atteggiamento da “colomba” della Yellen nell’ultimo meeting Fed, muovendo EurUsd nella direzione da noi auspicata. A seguire parleremo della strategia da seguire in seguito all’ultimo movimento del cambio, ma passato il rischio elezioni in Olanda e formalizzato l’evento rialzo dei tassi in America, per l’Euro sono scattate le ricoperture. Da tempo andiamo dicendo che in primavera potrebbero crearsi le condizioni perfette per un rally della moneta unica europea. Se le elezioni in Francia a maggio dovessero vedere perdente la Le Pen, se Draghi comincerà a mostrare un atteggiamento più possibilista su un rialzo dei tassi nel 2018 (e le indiscrezioni circa una possibilità in tal senso addirittura prima della fine del QE non appaiono casuali) e se l’economia americana comincerà a mostrare segni di rallentamento in estate, allora si creeranno le condizioni perfette per vedere EurUsd salire ben oltre 1.08/1.09.

Ovviamente esistono i rischi. La messa in discussione dell’Euro dopo le elezioni francesi, un nuovo rallentamento economico in Europa o addirittura un surriscaldamento dell’economia americana per effetto delle politiche di Trump.

Per questo esiste l’analisi tecnica, uno strumento che condensa le aspettative dei mercati in semplici movimenti di prezzo. EurUsd vive un trading range da troppo tempo ed è inevitabile che il movimento successivo sarà di ampia portata. Da capire se risulterà favorevole al Dollaro o all’Euro.

Come detto all’inizio la nostra strategia long è stata premiata, ma ancora una volta la resistenza di 1.085 non è stata oltrepassata. A questo punto adeguiamo lo stop loss al livello di ingresso così da evitare perdite sempre poco gradite. Se superamento delle resistenze sarà vanteremo un posizionamento ottimale, se invece il mercato deciderà di rientrare saremo di nuovo di fronte ad un trading range che comunque non avrà prodotto danni al nostro capitale.

Altro Tentativo, altro Fallimento…per Ora

L’analisi tecnica quindi suggerisce ancora una volta quanto importante sono certi livelli di resistenza. I venditori di EurUsd si sono ripresentati in modo consistente non appena 1.08 è stato avvicinato ed il grafico ci fa capire la criticità della soglia. Unendo i massimi di dicembre 2016 e febbraio 2017 arriviamo dalle parti di 1.08 per l’appunto. Gli oscillatori si sono nuovamente spostati nella parte alta e questo rende difficoltoso un superamento delle resistenze al primo tentativo, ma se l’evento verrà formalizzato aspettiamoci un movimento di ampia portata.

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Grafico 1 – Ancora le resistenze a frenare la corsa dei EurUsd.

Osservando il grafico settimanale di EurUsd notiamo però una tendenza alla salita da parte del Rsi a 9 settimane (più sensibile ed anticipatore di quello classico a 14 periodi). Finora il cambio è stato assecondato dal Rsi il quale però sta insidiando la trend line ribassista. I prezzi da questo punto di vista appaiono in ritardo ed è ovvio che uno strappo verso l’alto dell’oscillatore avrebbe concrete possibilità di anticipare un analogo movimento sopra 1.10 di EurUsd.

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Grafico 2 – Rsi settimanale sta anticipando una rottura rialzista di EurUsd?

Spot EurUsd: 1.0670

Scala temporale Giornaliero: Supporti (1.0533, 1.0492, 1.0454) Resistenze (1.0815, 1,0875, 1.0900)

Strategia: Long a 1.0650

Stop loss: 1.0520

Take profit: 1.0820

* Rimane in essere la strategia della settimana precedente. Alziamo prudentemente lo stop loss a 1.0520.

Se la BCE Comincia a Discutere di Tapering

Sarà ovviamente la Federal Reserve a tenere banco questa settimana con l’appuntamento del 15 marzo che, oltre a sancire un nuovo rialzo nel costo del denaro, potrebbe provocare uno scossone a livello di mercati qualora la Yellen dovesse mostrare un atteggiamento più da falco che da colomba. Le aspettative dei mercati sono decisamente forti come conferma la risalita del rendimento a 10 anni sopra quota 2.5%, ma attenzione perché la curva dei rendimenti americana si sta appiattendo, ovvero i tassi a breve stanno salendo più velocemente di quelli a lunga. Segno che il mercato sta cominciando a percepire questa politica monetaria come sempre più restrittiva anche se non ancora da recessione economica.

In questo puzzle si incastra anche la Bce che comincerà a ridurre la portata del QE da aprile passando da 80 a 60 miliardi di riacquisto titoli. Draghi non si è sbilanciato nell’ultima riunione alzando però leggermente le stime di inflazione e crescita. In realtà la Bce non vuole scoprirsi prima delle elezioni francesi e quindi questo stand by non rimuove i dubbi circa la sostenibilità dell’attuale politica monetaria. Rumors comunque indicano come cominciato il dibattito all’interno della BCE sulla exit strategy dalla politica di Quantitative Easing. Attenzione mercoledì 15 all’andamento delle elezioni in Olanda, un antipasto di quello che potrebbe succedere in Francia dal punto di vista politico.

Il Dollaro rimane comunque un oggetto misterioso. Nonostante i ribassi di oro e petrolio (e il rialzo dei tassi o meglio del differenziale tassi Usa-Europa), EurUsd non riesce a spingersi oltre 1.05. A questo punto meglio affidarsi all’analisi tecnica e cercare di capire se ha ancora senso rimanere long oppure no.

Equilibrio Instabile

L’equilibrio tecnico di fatto non cambia ma se vogliamo trovare un’ulteriore conferma del fatto che il mercato sembra sempre più incerto sulla forza del Dollaro, la troviamo nella sequenza di massimi crescenti che EurUsd sta collezionando. Rimane ancora in piedi l’idea di un testa e spalla rialzista in via di formazione sullo sfondo di un trading range che permane in essere. Nella peggiore delle ipotesi dovremmo andare verso 1.085, nella migliore verso 1.12. Tutto questo salvo clamorose sorprese Fed mercoledì.

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Grafico 1 – aperta la strada verso area 1.085?

Il Dollar Index conferma questa view almeno fino a quando i massimi di 103.8 non verranno violati. Come si vede dal grafico il mercato ha trovato un valido supporto a 99.2, livello sul quale si è generato un rimbalzo che però ha arrestato la sua corsa sul 61.8% di ritraccimento del ribasso precedente. Gli oscillatori di breve stanno entrando in un territorio di ipercomprato e questo aumenta la possibilità che il rafforzamento del Dollaro possa incontrare serie resistenze ad andare oltre.

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Grafico 2 – per il Dollar Index il 61.8% di ritracciamento rappresenta una barriera insormontabile.

Spot EurUsd: 1.0590

Scala temporale Giornaliero: Supporti (1.0492, 1.0454, 1.0339) Resistenze (1.0815, 1,0875, 1.0900)

Strategia: Long a 1.0610

Stop loss: 1.0450

Take profit: 1.0820

* Lo stop loss è stato avvicinato ma non violato. Rimane in piedi la strategia long.

Trump, Ancora tu!

Ancora Trump verrebbe da dire. Il discorso del Presidente americano davanti al Congresso ha infiammato nuovamente i mercati che in meno di un mese sono passati dai mitici 20 mila punti di Dow Jones a quota 21 mila. Il programma di Trump non cambia, ma i toni più concilianti hanno rassicurato le piazze finanziarie che sono corse a vendere bond e comprare azioni e dollari. Anche sul mercato obbligazionario infatti ci sono scommesse molto forti che la Federal Reserve alzerà il costo del denaro già a metà mese. Le dichiarazioni piuttosto aggressive di alcuni esponenti del FOMC hanno portato le probabilità di rialzo il 15 marzo ad oltre 80% ed immediata è stata la salita dei rendimenti del T-Bond sopra il 3%. Evidente come il Dollaro abbia tratto beneficio da questa somma di eventi con un differenziale tassi in ulteriore allargamento. Forza sì, ma non rottura e la successiva analisi tecnica chiarirà meglio questa affermazione. Intanto lato Eurolandia si aspetta giovedì 9 per capire cosa farà la Bce e dirà Mario Draghi. I dati sull’inflazione tedesca mostrano un livello superiore al 2% e continuare a sostenere l’attuale politica di Quantitative Easing è sempre più complicato per Super Mario.

Condizioni Favorevoli all’Euro

Il differenziale tassi tra Stati Uniti ed Europa in allargamento non ha permesso per il momento a EurUsd di sfondare i supporti di 1.04/1.05. Il bilancio a 12 mesi di EurUsd parla di -5%, livello non certamente estremo e lontano da quel +10% che in passato ha intercettato un minimo primario. E’ evidente come l’abbattimento di questi supporti creerebbe i presupposti per il raggiungimento della parità creando altresì le premesse tecniche per un bottom primario di EurUsd.

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Grafico 1 – ancora non estrema la debolezza dell’Euro su base annua.

L’ipotesi testa e spalla rialzista rimane comunque da considerare fino a quando i minimi di dicembre terranno. Sappiamo il livello oltre il quale il mercato non deve andare (1.034 del 3 gennaio), sappiamo il livello oltre il quale verrebbe formalizzata la figura tecnica (1.0850) adesso anche media a 200 giorni oltre che neck line della figura. Chi vuole fare una speculazione piuttosto ambiziosa in termini di pips dovrà scommettere sulla frattura di uno di questi due livelli. In caso contrario sarà ancora trading range.

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Grafico 2 – rimane in piedi l’idea testa e spalla rialzista.