Che noia EurUsd!

Analisi Tecnica EurUsd 23 April 2018

Spot EurUsd: 1.2210
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.2163,1.2153,1.2090) Resistenze (1.2413,1.2476,1.2522)
Strategia: Flat in attesa di segnali tecnici più chiari
Stop loss: /
Take profit: /

Si Guarda a Fed e Dati Macro Americani

Continua la stancante fase di trading range che ormai va avanti dalla metà di gennaio senza trovare un vero e proprio sbocco. Il 2 maggio la Federal Reserve deciderà sui tassi che probabilmente rimarranno invariati, ma il vero tema sta diventando l’inflazione. Le decisioni di Trump sui dazi ed i rischi geopolitici hanno infiammato le materie prime. Il petrolio WTI ha accelerato fin sotto i 70 $ al barile, un guadagno superiore al 10% da inizio anno ed addirittura del 30% negli ultimi 12 mesi. Anche il mondo dei metalli sta performando bene con alluminio, nickel ed altre materie prime industriali che vivono una fase id tensione non tanto legata a prospettive di crescita tumultuosa quanto al doppio rischio dazi-geopolitica.

Tutto questo si è tradotto in attese di inflazione in America che hanno superato il 2.2%, il massimo dal 2014 e chiaramente questo ha spinto al rialzo i tassi di interesse americani che hanno fatto registrare un nuovo spread rispetto ai titoli europei. Un bond a 2 anni americano rende quanto un titolo a 30 anni spagnolo e oltre 10 volte di più di un titolo a 7 anni tedesco.

Il mese di maggio potrà fornire nuovi stimoli a mercati finanziari che rimangono comunque incerti e senza grande visibilità. Equity e bond non stanno fornendo nessun contributo di rendimento finora e questo accresce il nervosismo proprio alla vigilia di maggio, il tipico periodo in cui si cominciano a tirare i primi bilanci sull’andamento del primo semestre. Crediamo valga la pena anche fare un piccolo focus su quelli che saranno i dati macro che potranno fare da market movers per EurUsd nel mese di maggio. Oltre al FOMC il 2 maggio, attenzione a bilancia commerciale il 3, disoccupazione il 4 ed inflazione il 10. Il 23 maggio cruciale la pubblicazione dei verbali del FOMC di maggio da parte della FED.

Se il Dollaro Facesse un Piccolo Sforzo…

Dal punto di vista tecnico non c’è molto da dire. Il mercato è letteralmente congelato con EurUsd che si muove in uno stretto range 1.21-1.24 ed anche il Dollar Index esprime bene il concetto dal punto di vista grafico.

Il tentativo di break ribassista di febbraio è rientrato, ma il Dollaro non è mai riuscito ad andare oltre quella zona di 91 che alimenterebbe attese bullish di breve periodo più consistenti; a quel punto infatti la tendenza ribassista in essere da inizio 2017 sarebbe violata con inevitabili ripercussioni anche su EurUsd che potrebbe andare a parare in area 1.19/1.20.

Dollar Index

Dollar Index (grafico daily) – Superare 91 rilancerebbe il bull market

 

Per quello che riguarda EurUsd abbiamo visto un tentativo di affondo al di sotto della trend line rialzista che guida da aprile 2017 proprio sul finire della settimana. Lo spessore delle Ichimoku cloud e l’assenza di analogo segnale da parte della lagging line ci fanno propendere per un tentativo destinato a non avere successo. Ovviamente la zona critica è quella rappresentata da 1.22-1.215 al di sotto della quale potremmo avere un inaspettato rally del Dollaro fino a 1.20. Fino a quel momento la lateralità dovrebbe rimanere lo scenario da preferire.

Ichimoku

EurUsd (grafico daily) – tentativo di inversione di tendenza in corso

 

Plus500
Visita Opinione

Servizio CFD. 82% dei conti al dettaglio di CFD perdono denaro.