Spot EurUsd: 1.0610
Scala temporale Giornaliero: Supporti (1.0538, 1.0454, 1.0339) Resistenze (1.0828, 1,0875, 1.0900)
Strategia: Long a 1.0610
Stop loss: 1.0450
Take profit: 1.0820
Il test dei supporti di area 1.05 era quello che stavamo aspettando per entrare long su EurUsd. La vicinanza dello stop loss ci rende confidenti su un buon rapporto rischio rendimento del trade.
Un mercato valutario che appare paralizzato almeno su EurUsd. L’assenza di dati macro e riunioni di banche centrali ha permesso al cambio di scivolare nuovamente nella parte bassa del trading range dopo il test delle solide resistenze di 1.08. Prima di parlare di analisi tecnica andiamo a capire cosa ha causato il movimento.
Prevalentemente sono le attese per gli sviluppi politici in Eurozona ad aver spinto verso il basso la moneta unica europea. Il 15 marzo si terranno le elezioni in Olanda, ma il pesce grosso sono le elezioni in Francia con la nazionalista Le Pen continua a guadagnare terreno nei sondaggi. Ecco quindi che gli spread obbligazionari periferici di Italia e Francia si allargano sempre più confermando le preoccupazioni legate alla tenuta dell’Euro. Altra conferma arriva dall’andamento dei tassi a 2 anni tedeschi scivolati a nuovi minimi storici sotto quota -0,90% con investitori alla disperata ricerca di sicurezza in vista degli appuntamenti elettorali.
Dagli Stati Uniti la settimana sarà molto interessante perché avremo un antipasto di dati macro economici piuttosto ricco che ci porterà all’evento clou del mese, ovvero il FOMC. Ism manifattura e disoccupazione rappresenteranno certamente due market movers in grado di muovere i mercati valutari.
L’analisi tecnica ancora una volta ci restituisce delle certezze (la valenza del supporto di 1.05 e della resistenza di 1.08) e delle incertezze (la direzione più probabile di EurUsd per i prossimi mesi). Se osserviamo il differenziale tassi tra Dollaro e Euro in ulteriore allargamento dovremmo essere portati a concludere che la forza del biglietto verde è destinata a tornare. Poi però ci chiediamo cosa sta bloccando il biglietto verde e ci assalgono i dubbi sull’effettiva forza in prospettiva del Dollaro Usa.
Certamente continua ad essere attraente l’ipotetica figura di testa e spalla invertita in via di formazione e che vedrebbe il minimo di mercoledì a 1.0494 come ipotetica spalla destra. Sopra 1.0850 non ci sarebbero grandi dubbi circa le aspettative future. Apprezzabile anche dal punto di vista tecnico la reazione che EurUsd ha avuto a ridosso del 61.8% di ritracciamento dell’intero rialzo partito a dicembre. Altro segnale che potrebbe essere arrivato il momento della riscossa dell’Euro?
Grafico 1 – i supporti di Fibonacci contengono la forza del dollaro.
Un oscillatore stocastico molto basso dovrebbe garantire una ripartenza verso l’alto che troverà nella media mobile a 20 giorni di 1.0620 il principale ostacolo. Anche in questo, il superamento della resistenza avrebbe effetti benefici immediati nel breve periodo per l’Euro. Come nei casi precedenti il segnale tecnico bullish generato proprio dall’indicatore Stochastic Momentum Index dovrebbe permettere al cambio un nuovo ritorno in area 1.08.
Grafico 2 – segnali bullish dallo Stochastic Momentum Index.