Spot EurUsd: 1.0840
Scala temporale Mensile: Supporti (1.0710,1.0521, 1.0460) Resistenze (1.1059, 1,1255, 1.1459)
Strategia: Short EurUsd
Stop loss: 1.1056
Take profit: 1.0500
Sarà questa la settimana in cui la Fed potrebbe chiarire le idee a mercati già gasati dalle parole di Mario Draghi. Ovviamente la signora Yellen non si sbilancerà visto anche il rischio di perdere credibilità. Il sentiero di normalizzazione della politica monetaria non è facile e ricco di ostacoli. Continuare ad alzare i tassi sarebbe preso con un certo effetto sorpresa alla luce del prevedibile rallentamento economico a cui sta andando incontro l’America; interrompere il percorso appena cominciato sarebbe un clamoroso dietrofront che il mercato potrebbe non prenderebene. Non è facile questa decisione, così come non lo è stata quella della BCE che non ha fatto altro che rimandare a marzo una scelta che appare inevitabile, ovvero aumentare la portata del QE. Il punto però è questo. I mercati visti in queste settimane concederanno ossigeno fino ad allora? Una bella domanda a cui crediamo il mese di febbraio fornirà una risposta adeguata. Le pressioni sui paesi emergenti (Russia, Brasile, Cina, Sud Africa) sono in costante aumento mentre sul mondo obbligazionario high yield, anche stimando un petrolio in ripresa, i danni sono ormai fatti con i default che dovrebbero presto cominciare ad ispessirsi. La volatilità dovrebbe continuare a regnare sovrana, magari non su EurUsd, anestetizzato nel suo range proprio dalle incerte prospettive delle due politiche monetarie.
Osservando il grafico mensile di EurUsd possiamo annotare come gennaio probabilmente chiuderà con una figura nota come tweezer bottom la doppia candela mensile con i minimi sostanzialmente identici che si è venuta a formare tra novembre e dicembre. Solitamente questo evento tecnico (come quello già visto a marzo ed aprile) prelude quanto meno ad una fase di stanca nel trend ribassista che potrebbe sfociare in lateralità (1.15?) o ad un movimento più ampio di return move verso i precedenti livelli di supporto (1.20?)
Grafico 1 – Tweezer bottom mensile su EurUsd.
Tendenzialmente dovremmo continuare a vedere una fase di trading range con addirittura la possibilità che si ritorni in zona 1.10 . A suggerircelo anche la tecnica grafica delle Ichimoku cloud . Il grafico settimanale mostra infatti la spessa nuvola che si para davanti a EurUsd che, con elevata probabilità, dovrebbe impedire un cambio di tendenza. Questo però non nega la possibilità che EurUsd si infili dentro la cloud arrivando anche in zona 1.15 con la lagging line (linea blu) che seguirebbe l’andamento dei prezzi di 26 settimane fa.
Grafico 2 – La consistente area di resistenza offerta dalle cloud dovrebbe arginare ogni tentativo di inversione nella tendenza bearish.