Spot EurUsd: 1.1750
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1,1550, 1,1445,1.1420) Resistenze (1.1860,1.1880, 1.2090)
Strategia: Short a 1.1750
Stop loss: 1.1880
Take profit: 1.1550
*Riproviamo la strategia short dopo la chiusura in stop della settimana scorsa
Mercato volatile che, per quello che riguarda EurUsd, va a sfiorare i livelli di resistenza chiave anche in ottica di medio periodo. Quel 1.1840 che avevamo fissato come stop loss ideale è stato superato seppur per pochi pips. Poco sopra si trova invece quel 1.1880 oltre il quale il mercato non è riuscito ad andare. Chiudere sopra quella soglia avrebbe significato negare il testa e spalla ribassista generato negli ultimi mesi, ma questa è materia di analisi tecnica di cui parleremo dopo.
In questo momento il focus del mercato è sui fattori macro e sulle decisioni delle banche centrali. La settimana scorsa è stata caratterizzata da una serie di elementi che di fatto hanno annullato l’effetto Draghi post meeting BCE. Prima il forte dato di crescita europeo (soprattutto tedesco), poi i deboli dati di inflazione americani (conditi da dichiarazione dell’esponente Fed Evans proprio sui timori di bassa inflazione persistente) ed infine dichiarazioni di alcuni esponenti BCE sulla necessità di tornare a focalizzarsi sul futuro dei tassi di interesse; tutti fattori che hanno pesato sul Dollaro. EurUsd ne ha approfittato inquadrando un futuro economico in cui l’Europa comincia a fare meglio degli Stati Uniti. Differenza che in parte si è andata a riflettere anche in un differenziale Treasury Bund scivolato poco sotto i 200 punti base.
Ci avviciniamo all’evento di rialzo dei tassi di dicembre della Fed, evento che come sempre potrebbe spostare gli equilibri di un mondo valutario caratterizzato da forte volatilità anche su altre currency. Crediamo che anche per il 2018 saranno decisive le prospettive offerte al mercato dalle politiche delle banche centrali. La fase di rafforzamento del Dollaro dovrebbe durare alcuni mesi prima di una ripresa dell’Euro giustificata da un differenziale tassi che progressivamente andrà a restringersi nel corso del 2018.
Dal punto di vista tecnico resistenza di 1.1880 ha tenuto ed anzi, proprio nella giornata di mercoledì, è arrivata una interessante figura di shooting star; questo pattern rappresenta la tipica figura di inversione che solitamente contraddistingue dei picchi di mercato. L’ultima volta in cui questo pattern ha fatto registrare la sua presenza su EurUsd risale al 8 settembre ed allora si registrò quel massimo di 1.209 destinato a tuttora.
EurUsd (grafico daily) – Una shooting star favorevole agli orsi
Rimaniamo quindi bearish su EurUsd almeno fino al superamento del livello di resistenza sopra citato. Siamo border line, ma gli appassionati delle onde di Elliott stanno già intravedendo qualcosa di molto interessante. Il primo movimento 1.2093-1.1553 è stato infatti realizzato in 5 onde, ciò che la teoria definisce come impulsive e quindi destinate ad essere seguite dapprima da una correzione in contro tendenza e poi da un nuovo movimento verso il basso. La correzione vista la settimana scorsa si è fermata, come prescrive la teoria, propria prima del massimo dell’onda 4 prima di riprendere la discesa. A nostro modo di vedere un ulteriore segnale che le forze di mercato favorevoli all’Euro su certi livelli fanno fatica a prendere ulteriore campo.
EurUsd (grafico daily) – Le onde di Elliott suggeriscono ancora ribassi per l’Euro