Spot EurUsd: 1.0620
Scala temporale Giornaliero: Supporti (1.0503, 1,0490, 1,0430) Resistenze (1,0800,1.0872,1.0910)
Strategia: Long 1.0630
Stop: 1.0480
Take profit: 1.0870
*Rimane in essere la posizione indicata nell’analisi della settimana precedente, ma abbassiamo il livello di Take Profit potenziale.
Dopo la riunione Bce di giovedì scorso, questa settimana toccherà alla Fed decidere sui tassi di interesse. Probabilmente assisteremo ad una stretta di 25 punti base, ma il mercato già guarda al 2017 e comincia a stimare al 25% di probabilità un rialzo entro marzo. Dati macro e curva dei rendimenti sembrano supportare l’idea di una Fed più aggressiva, bisognerà però capire quali effetti collaterali potrebbe sortire un Dollaro troppo forte e soprattutto quale supporto monetario vorrà Trump a supporto della sua politica espansiva. La Bce infatti ha deciso di prolungare il Quantitative Easing fino a dicembre 2017 seppur riducendo a 60 miliardi gli acquisti mensili di titoli. Allargata però la platea dei titoli consegnabili dalle banche in Bce (anche scadenze 1 anno con rendimenti inferiori al -0,4%) comprendendo il contante. Questa decisione di Draghi ha spinto EurUsd nuovamente a ridosso dei supporti di area 1.05. Il differenziale tassi a 2 anni tra Stati Uniti e Europa continua a dilatarsi e questo rappresenta un ottimo motivo di acquisto di biglietti verdi. Peccato per il nostro trade long che ha sfiorato il target di profitto prima di invertire nettamente la rotta. Rimane comunque in piedi l’idea long con rigido stop loss poco sotto i minimi 2014 di 1.0480.
Abbastanza evidente come la Bce ha deluso chi scommetteva su un tapering più aggressivo nei prossimi mesi con un mercato che in modo chirurgico è andato a toccare le resistenze posizionate tra 1.08 e 1.09 per poi svoltare in modo deciso verso il basso. Tecnicamente abbiamo assistito al più classico dei movimenti di return move verso il supporto diventato resistenza con successiva nuova zampata degli orsi.
Non si può ignorare questo messaggio così come non si può ignorare la tendenza degli oscillatori ad essere ora nella parte alta del range, quindi supportivi per un ribasso di EurUsd. Considerata però l’importanza di livelli tecnici che da diversi mesi tengono in piedi questa estrema lateralità riteniamo doveroso rimanere long su EurUsd ma ribadendo la necessità di fissare un rigoroso stop loss.
Grafico 1 – gli oscillatori sembrano supportare l’idea di ulteriore pressione verso il basso per EurUsd.
Quello a cui si sta assistendo è comunque un momento critico e la chiusura del mese di dicembre potrebbe fornire segnali tecnici molto importanti. Se ad esempio prendiamo il grafico mensile di EurUsd notiamo come il Macd sta ripiegando verso il basso nel tentativo di fornire un segnale bearish che in altre occasioni ha inaugurato momenti di duratura forza per il biglietto verde. La battaglia è in corso, ma è chiaro che una chiusura di dicembre sotto ai supporti di area 1.04/1.05 preluderebbe ad un ritorno sotto la parità per il cambio.
Grafico 2 – il Macd mensile sta pericolosamente puntando verso il basso.