Draghi non Smorza la Forza dell’Euro

Analisi Tecnica EurUsd 11 Settembre 2017

Spot EurUsd: 1.1970

Supporti: 1.1880,1.1821,1.1660

Resistenze: 1.2092, 1.2200, 1.2485

Strategia: Short a 1.1970

Stop loss: 1.2110

Take profit: 1.1700

*Entriamo short con stop loss a 1.2110

Harvey ed Irma Fermeranno la Federal Reserve?

La BCE ancora una volta ha rappresentato il vero market mover per EurUsd. Draghi ha assunto un atteggiamento a dir poco ambiguo rimandando tutti al mese di ottobre. Rivedendo per Eurolandia le stime di crescita al rialzo, ma ribassando quelle di inflazione, il Governatore ha fornito due segnali contrastanti. Lo stesso si può dire della volontà BCE di tenere aperte le porte ad un eventuale rafforzamento della politica di Quantitative Easing, ma al tempo stesso ad ottobre il board di Francoforte deciderà se e come rivedere la politica monetaria avviando una fase di tapering più o meno soft; altra ambiguità. Infine le preoccupazioni per il livello raggiunto dal cambio. Vero è che la BCE ha discusso della volatilità della moneta unica europea e della sua forza (vedremo dalla pubblicazione dei verbali in che termini), ma anche in questo caso i mercati aspettano misure concrete per arginare l’ascesa dell’Euro a nostro modo di vedere generata più dalla debolezza del Dollaro che da forza di Euro.

Proprio all’altra sponda dell’Atlantico si guarderà con interesse da ora in avanti per capire le mosse della Federal Reserve nel prossimo FOMC del 20 settembre. Il doppio colpo generato dagli uragani Harvey e Irma a due cuori pulsanti dell’economia americana, il Texas e la Florida, potrebbe costringere la Fed a rivedere i suoi piani di inasprimento del costo del denaro. La Yellen a febbraio lascerà la poltrona di Presidente e non è a questo punto improbabile che la “scusa” della perdita di posti di lavoro e conseguente rallentamento economico generato dai disastri ambientali, possa rilanciare la palla nel campo del sostituto di Miss Yellen.

EurUsd Sempre più surriscaldato

Passando all’analisi tecnica riconfermiamo ciò che abbiamo scritto la settimana scorsa, ovvero la necessità di attendere conferme tecniche prima di elaborare strategie short di EurUsd, quindi in controtendenza. Gli eccessi si stanno accumulando su EurUsd ed anche nel 2002, quando per l’Euro partì un dirompente bull market, una distanza del prezzo spot prossima al 10% dalla media mobile a 200 giorni, fermò per qualche mese il rialzo. Venendo a tempi più ravvicinati ed incastonati all’interno del bear market partito nel 2008, ancora una volta notiamo dal grafico come eccessi di questo tipo intercettarono i massimi del 2008, 2009 e 2011.

EurUsd (grafico daily) – La distanza di EurUsd spot rispetto alla media mobile a 200 giorni è prossima al 10%

Aggiorniamo quindi la stategia operativa convinti che questi eccessi prima o poi sono destinati a rientrare anche in modo violento. Ancora una volta in chiusura di settimana abbiamo una figura potenzialmente ribassista di shooting star. Un doppio massimo? Vedremo, ma intanto fissiamo un punto di ingresso sotto 1.20 con stop a 1.2110. Solo la definitiva rottura ribassista della media mobile a 20 giorni (ora 1.1880) sancirà però l’inversione di tendenza. ll grafico mostra ancora una volta la precisione con cui la media mobile a 21 giorni sta accompagnando il bull market. Nello stesso tempo le divergenze Rsi – prezzo si fanno sempre più stridenti.

EurUsd (grafico daily) – Cambio stretto tra divergenze e media mobile di breve periodo

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