Spot EurUsd: 1.1890
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1821,1.1660,1.1490) Resistenze (1.2010, 1.2061, 1.2200)
Strategia: Short sotto 1.1810
Stop loss: 1.2070
Take profit: 1.1490
Entriamo short sotto il minimo di venerdì scorso a 1.1810.
Se dal punto di vista tecnico le soglie psicologiche hanno una rilevanza puramente simbolica, certamente l’1.20 di EurUsd può essere catalogato tra quei livelli di prezzo sui quali il mercato rifletterà per un pò. A dire il vero il considerevole net long raggiunto dagli hedge fund sul mercato futures ci porta anche a pensare che la presenza di opzioni (e stop loss) presenti in zona 1.20 è considerevole. Naturale quindi aver assistito ad una reazione come quella della settimana scorsa con una chiusura di ottava sotto 1.20. Da Jackson Hole non sono arrivate grandi indicazioni da parte di Yellen e Draghi sulla politica monetaria ed è ovvio che già il primo evento della settimana corrente, ovvero il meeting BCE di giovedì, si presenta piuttosto ricco di spunti e attese.
I dati macroeconomici americani di venerdì hanno avuto un esito misto con un numero di nuove buste paga emesse inferiori alle attese mentre l’ISM manifatturiero è balzato al di sopra dei 58 punti. Molto più interessante in prospettiva FOMC la pubblicazione del Beige Book sullo stato dell’economia previsto per il 6 settembre. Se ne riparlerà il 20 settembre, ma certamente la Yellen potrebbe dare un’altra spinta alla debolezza del Dollaro qualora azzerasse le già basse probabilità di rialzo dei tassi che il mercato sconta per l’ultima parte del 2017.
Se c’è un indicatore capace di mantenere in uptrend EurUsd, quello è la semplicissima media mobile esponenziale a 20 giorni. Da aprile in avanti, eccezione fatta per una sbavatura a fine giugno, EurUsd ha sempre utilizzato questa media come trampolino di lancio per rilanciare l’uptrend. Anche l’hammer di venerdì con minimo a 1.1821 è arrivato proprio a ridosso della media mobile. Un trade short è consigliato solamente sotto quel minimo con le evidenti divergenze prezzo – Rsi che potrebbero rafforzare questo scenario.
EurUsd (grafico daily) – La media mobile a 21 giorni continua a sostenere l’uptrend di EurUsd
Anche dal Dollar Index sembrano arrivare delle indicazioni di probabile fase di stop nella debolezza del biglietto verde. Serviranno conferme da parte del mercato, ma l’ipervenduto raggiunto su scala settimanale e la bella reazione sul minimo di maggio 2016 fanno aumentare le probabilità di una fase meno negativa per il Dollar Index. Rimane però una sequenza di chiusure negative settimanali che dovrà essere interrotta per invertire la tendenza. Attenzione quindi ad una chiusura di settimana sopra 93.35.
Dollar Index (grafico weekly) – Reazione del Dollaro sui minimi di maggio 2016