Anche gli analisti sembrano ormai concordi circa il fatto che una recessione tecnica in America ci sarà nella seconda parte dell’anno. Le curve dei rendimenti stanno vedendo un riavvicinamento dei rendimenti a breve verso quelli a lunga, un primo segnale di arrivo della recessione.
Poi ci sono le questioni tetto sul debito, che ha fatto impennare i Cds sul debito americano, e First Republic Bank che ha comunicato di avere ancora grossi problemi di deflussi di depositi dopo il fallimento di SVB.
L’aumento dei tassi previsto questa settimana da parte della FED, 25 punti base, si incastra in un momento in cui diversi segnali di rallentamento dell’economia si stanno palesando all’orizzonte, compreso il ribasso di alcune materie prime come petrolio, gas e ferro, che rappresentano un eccellente termometro delle condizioni economiche globali.
Il mercato si attende parole più soft da parte di Powell con l’avvio di una lunga fase di stop nel rialzo dei tassi che entro fine anno potrebbe culminare in un taglio del costo del denaro. Da qui la debolezza estrema del dollaro americano tornato sui supporti che contano.
Dopo la riunione del 3 maggio, e prima di quella del 14 giugno, la FED potrà analizzare due report sul mercato del lavoro e due sull’inflazione. Se entrambe forniranno segnali di rallentamento il semaforo verde allo stop nel rialzo dei tassi sarà scontato.
In Europa il continuo calo nel prezzo del gas naturale, combinato a quello del petrolio e al ribasso del dollaro, favoriscono uno scenario di più bassa inflazione attesa. La BCE dovrebbe alzare i tassi in questo meeting di maggio di 25 punti base e fare lo stesso in quello del 15 giugno. Poi anche per Francoforte potrebbe arrivare il momento dello stop. Con l’euro che approfitta di questo scenario.
L’ultima chiamata per EurUsd è in corso con il baluardo di area 1,12 che dovrebbe rappresentare la resistenza chiave oltre la quale si aprirebbero scenari ribassisti decisamente più importanti e che vedrebbero zona 1,18/1,20 come obiettivo primario. Il 61,8% di ritracciamento del ribasso cominciato nel 2021 a 1,23 è la resistenza decisiva sulla quale si attende una reazione. Un eventuale correzione non dovrebbe andare oltre la media mobile a 100 giorni di 1,07.
EurUsd dall’inizio della guerra in Ucraina ha sempre seguito fedelmente la dinamica di prezzo del gas naturale. Spenta la speculazione il prezzo del gas (linea nera) ha cominciato a scendere senza soluzione di continuità favorendo EurUsd (linea rossa su scala invertita). Visti i nuovi ribassi toccati ad Amsterdam dal prezzo del gas, per il cambio EurUsd non si intravedono per il momento grandi segnali di inversione di tendenza. Saranno le banche centrali a modificare eventualmente l’attuale trend.