In un’intervista ai media Powell ha messo le mani avanti. Siamo convinti che il percorso di rientro verso il 2% è in corso, ha dichiarato il Presidente della FED, ma meglio essere prudenti visti i risultati recenti e molto positivi arrivati dal mercato del lavoro. Traducendo il tutto in termini pratici anche il taglio dei tassi di maggio sembra evaporare con il mercato che sconta al momento 125 punti base di riduzione del costo del denaro per l’intero 2024. Se i dati prossimi saranno positivi la sensazione è che il mercato non la prenderà benissimo mentre il dollaro proseguirà nella sua corsa allontanandosi dalla soglia tecnica di supporto di 1.08.
E l’ISM servizi salito ai massimi di settembre pare andare nella direzione della necessaria prudenza prima di rimuovere le politiche restrittive sul costo del denaro.
Qualche fattore di disturbo potrebbe arrivare dallo stato di salute delle banche commerciali americane scosse soprattutto dalle difficoltà del mondo real estate non residenziale. Il Segretario di Stato Yellen si è comunque mostrata fiduciosa sull’evoluzione del fenomeno che non dovrebbe avere impatti significativi sull’erogazione del credito.
Proseguono intanto le evidenze del rallentamento economico europeo, soprattutto tedesco.
A dicembre le esportazioni di Berlino sono scese del 4.8%, ma fa peggio l’import con un -6.7%. Meglio gli ordini alle imprese rimbalzati del 8.9% a dicembre. Male però le vendite al dettaglio che in tutta l’Eurozona sono scivolate del 1.1% con Spagna e di nuovo Germania fanalini di coda. Infine, male anche la produzione industriale giù del 1.6% peggio della pur sempre negativa produzione spagnola. Mercato tiepido su un taglio dei tassi nel prossimo meeting del 11 aprile.
Il Macd è un tipico oscillatore che misura l’evoluzione del trend attraverso le medie mobili. Lento nel fornire segnali, ma affidabile quando questi segnali si verificano. Nel caso di EurUsd la discesa sotto la linea dello zero conferma un trend bearish che troverà il suo esaurimento solamente quando la linea del segnale (rossa) andrà a tagliare dal basso verso l’alto il Macd. La sensazione rimane quella di un EurUsd che ancora lavorerà sui supporti ma faticherà ad averne ragione. Una chiusura di settimana abbondantemente sotto 1,08 confermerebbe che il ritorno a 1,05 sarebbe nelle corde del cambio.
Il grafico che rappresenta EurUsd tramite le bande di Bollinger viene ultimamente riproposto con maggiore frequenza su queste righe e comprendiamo dalla sua visione il perché. Dall’inizio del 2023 il range che va avanti nel valore del rapporto di cambio è ben delimitato da bande superiori e inferiori. Al momento il cambio testa la solidità della linea intermedia che altro non è che una media mobile esponenziale a 20 settimane. Il naturale passaggio dalla parte alta alla parte bassa del range si avrebbe con lo sfondamento definitivo di 1,08 che proietterebbe il cambio a 1,05 senza per questo interrompere la lateralità in corso. Pane per trader che con una chiusura di settimana sotto 1,08 potrebbero azzardare lo short (con stop a 1,085) e target 1,05.