EurUsd outlook settimanale del 15 Agosto 2022 – A settembre la FED sarà più clemente?

  • L’inflazione americana di luglio esce al di sotto delle attese alimentando nei mercati aspettative di un minor attivismo sui tassi da parte della FED a settembre
  • Convivendo con la guerra tra Russia e Ucraina e tenendo conto di un esito elettorale italiano che potrebbe non essere così favorevole alla coesione dell’Unione, in Eurolandia si attende il mese di settembre per vedere cosa deciderà la BCE sui tassi
  • Il rimbalzo di EurUsd post inflazione americana non è riuscito ancora a superare le resistenze più importanti di breve periodo mantenendo inalterato lo scenario bearish

Inflazione in rallentamento potrebbe significare meno rialzi nei tassi

Sarà Jackson Hole l’evento in grado di portare il cambiamento sulla tendenza di EurUsd? I banchieri centrali si ritroveranno il 25, 26 e 27 agosto e qualche novità sulle politiche monetarie future è attesa adesso che i prezzi delle commodity si sono ridimensionati. Il FOMC è previsto per il 20-21 settembre con una FED che dopo il dato migliore delle attese sull’inflazione potrebbe tornare a più miti consigli rispetto ai 75 punti base di aumento previsti a inizio mese.
I prezzi al consumo americani a luglio sono rimasti infatti invariati, facendo “raffreddare” l’inflazione su base annua al 8,5%.
Anche i prezzi alla produzione hanno visto un tasso di incremento a luglio inferiore al 10%. Tanto è bastato ai mercati per festeggiare con rialzi in borsa e riduzione dei tassi a breve termine. La speculazione infatti punta adesso ad un rialzo del costo del denaro a settembre solo di 50 punti base e non più di 75 come previsto a inizio settimana scorsa.
Gli esponenti della FED continuano comunque a mandare messaggi netti. L’inflazione andrà stroncata in fretta. La FED non sembra essere soddisfatta dell’interpretazione che il mercato ha dato dei verbali relativi al meeting di luglio. Vedremo quali novità arriveranno in questa seconda parte del mese anche dalla BCE.
Lo stallo politico italiano che porta alle elezioni alimenta un’incertezza per il momento contenuta alle pagine dei giornali. Gli spread BTP-Bund rimangono fermi e si guarda alla definizione delle coalizioni per interpretare cosa potrebbe succedere. Moody’s intanto mette in outlook negativo l’Italia e questa sembra essere una chiamata alla responsabilità per il Governo che verrà. Chiamata già formalizzata dalla BCE con i vincoli condizionali all’attivazione delle misure anti speculazione sugli spread. Che nessuno in Europa si augura debbano essere attivati.

Per ora solo un rimbalzo per l’euro

L’analisi ciclica sembra suggerire l’avvenuto raggiungimento di un bottom primario su EurUsd. Ogni 147 settimane EurUsd realizza dei punti di massimo e minimo di un certo rilievo e a questo punto il grafico ci fa apprezzare come dovremmo essere in zona minimo ciclico. Ovviamente ci possono essere degli scostamenti temporali di qualche settimana, ma sul fatto che quello in via di formazione è un minimo primario non ci sono dubbi.
Si tratterà di capire se l’affondo del dollaro si spingerà fin sotto la parete inferiore del canalone ribassista (quindi tra 0.90 e 0.95) oppure l’euro reagirà prima.
Manca in effetti ancora quella fase di sell-off estremo che in passato ha portato il tasso di variazione del cambio sotto quota -20%. Al momento siamo a meno 13% e per questo non possiamo escludere un’ultima zampata del dollaro prima di dare il via al sospirato rimbalzo dell’euro.

EurUsd (grafico monthly): l’analisi ciclica suggerisce minimo primario in formazione

I dati sull’evoluzione dei prezzi al consumo americani hanno favorito l’euro di ritenta un nuovo rimbalzo. Allontanarsi dalla parità era il primo obiettivo che sta riuscendo. Adesso ci sono delle resistenze piuttosto toste da superare. Riproponiamo per questo il grafico basato sulle Ichimoku cloud. Down trend line sotto pressione ma nessuna inversione può essere chiamata fino a quando la soglia tecnica di 1.04/1.06 verrà violata al rialzo e confermata in sede di chiusura settimanale.

EurUsd (grafico daily) – l’euro ci riprova ma attenzione ai falsi segnali

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