EurUsd outlook settimanale del 22 Ottobre 2024 – Disinflazione europea in corso

  • I banchieri centrali americani non sembrano molto convinti di tagliare i tassi di interesse e così in diverse sedi espongono la loro tesi di alleggerimento del costo del denaro ma seguendo una linea di prudenza. L’inaspettato stop nel calo dei prezzi al consumo e alla produzione pesa su questi giudizi.
  • BCE che conferma le aspettative dei mercati di un taglio nei tassi di 25 punti base. Una manovra che prelude ad altre mosse simili nel corso dei prossimi mesi visto che la banca centrale ha riconosciuto che il processo di disinflazione sta procedendo più velocemente del previsto.
  • EurUsd si avvicina ai supporti chiave di 1,08 dopo la rottura ribassista di 1,10. Questo livello sarà cruciale per disegnare la tendenza del cambio da qui a fine anno.

La BCE taglia ancora i tassi

Non sono mancate in settimana le dichiarazioni di esponenti della Federal Reserve che hanno invitato alla prudenza sui tassi di interesse. Tagli sì, ma con giudizio e sempre tenendo ben presente l’andamento di inflazione e stato dell’occupazione. I prezzi al consumo a settembre hanno fermato il loro percorso di rallentamento. Il mondo del lavoro non sembra invece per ora vivere particolari difficoltà. Non così scontati i due tagli nei tassi entro fine anno come il mercato si aspetto e di questo hanno preso atto alcuni mercati come quello valutario.
Intanto si avvicinano le elezioni con Trump Harris sempre testa a testa in un clima stranamente poco eccitato da parte di media e analisti a differenza di quattro anni fa.
In Europa intanto la BCE conferma le attese riducendo i tassi di 25 punti base.
Lagarde ha confermato che il processo di disinflazione in Europa è ben avviata con il target 2% che verrà raggiunto nel corso del 2025.
I rischi per la crescita rimangono al ribasso e questo permetterà alla politica monetaria di farsi più espansiva nel corso del 2024-2025 se i dati confermeranno le premesse.
Mercati obbligazionari che vedono ancora una limatura nei rendimenti di mercato ed euro debole che si avvicina ai supporti chiave contro il dollaro.

Dollaro: obiettivo raggiunto

Lo scenario disegnato la scorsa settimana su EurUsd si è realizzato in pieno con il biglietto verde che, violato al ribasso l’importante livello di 1,10, ha avuto vita facile fino a 1,08 pre meeting BCE.
Qui arriva però il difficile per il biglietto verde, almeno lato analisi tecnica.
Come si vede dal grafico infatti EurUsd è entrato in ipervenduto poco prima del raggiungimento della zona che identifica i supporti chiave e questo, negli ultimi due casi, è stato un fattore che ha stoppato le velleità del biglietto verde.
A ottobre 2024 e aprile 2024 l’ipervenduto ha praticamente centrato in pieno il bottom primario dal quale la moneta unica europea è ripartita. Sarà così anche questa volta?

EurUsd (grafico daily) – l’ipervenduto potrebbe segnalare minimo primario in vista per l’euro

Il doppio massimo registrato da EurUsd in prossimità delle resistenze di 1,12 ha dato il via ad un fiume di vendite ininterrotto sull’euro.
Un “sell” del mercato rafforzarto dall’idea che se da una parte è vero che la BCE taglierà ancora i tassi, la FED potrebbe essere indotta ad una riflessione più profonda visti gli ultimi dati.
Questo movimento da parte del cambio più importante del pianeta ha riportato temporaneamente EurUsd al di sotto di quella down trend line che ha contenuto i rialzi fino ad agosto. Evidente anche da questa figura come il supporto chiave è quello posizionato in area 1,08.
Sfondare verso il basso avrebbe il sapere dell’esaurimento di una tendenza bullish per l’euro cominciato a fine 2022.

EurUsd (grafico daily) – abbattuto definitivamente il supporto di 1,10