EurUsd outlook settimanale del 22 Gennaio 2024 – Esattamente Come un Anno fa

  • Comincia la campagna elettorale negli Stati Uniti con Trump sempre sugli scudi. Ma il mercato è ottimista e proprio la carta Trump sembra rendere gli investitori consapevoli che la Fed taglierà il costo del denaro nonostante un’economia pimpante.
  • Dati macro tedeschi ancora incerti e aspettative di inflazione ai minimi dal 2022 in Eurolandia sembrano confermare che la BCE agirà sui tassi a fine primavera.
  • EurUsd torna sui valori di inizio 2023, una variazione del cambio praticamente inesistente nonostante politiche monetarie molto diverse tra Usa e Europa. Mercato che guarda con attenzione a supporti e resistenze.

I banchieri centrali nicchiano e Trump ritorna

Trump ritorna a calcare la scena dando il via alla sua campagna elettorale dall’Iowa. Con le pendenze legali in corso, Biden dovrà riguadagnare consensi in un’America ancora attratta dal tycoon che però potrebbe vedersi vietato l’accesso elettorale ad alcuni stati dell’Unione.
Intanto i rendimenti decennali Usa tornano a salire dopo la correzione di fine anno, ma la borsa rimane ottimista sull’immediato futuro.
Non sembrano cambiate le aspettative degli operatori che comunque si attendono cinque tagli nel costo del denaro nel 2024. La crescita economica appare destinata ancora ad essere robusta come prevede la FED di Atlanta che indica in 2,5% la ripresa del Pil nel primo trimestre. Un elemento che ovviamente potrebbe disturbare le decisioni di un FED che non avrebbe bisogno di riduzioni nel costo del denaro per rilanciare la congiuntura.
Dopo aver ascoltato una Lagarde molto ottimista sul rientro dell’inflazione, alcuni esponenti della BCE hanno cominciato a mettere le mani avanti indicando come non certo un taglio nei tassi. Le aspettative di inflazione in realtà continuano a scendere velocemente confermando ciò che Lagarde ha espresso nei giorni scorsi. Dal 4% di ottobre, oggi le aspettative degli operatori a 1 anno si sono posizionate al 3,2%. Scendono al 2,2% dal 2,4% anche quelle a 3 anni.
La BCE non potrà che prendere atto di questo anche alla luce di dati macro non esaltanti soprattutto provenienti dalla Germania. Nonostante il costante calo nel prezzo del gas in Europa, l’indice ZEW che misura il sentiment corrente e futuro degli operatori economici, è sceso nella versione corrente e leggermente migliorato in quella prospettica.
Un segnale quindi ancora di prudenza nel breve termine.

Un anno senza cambiare nulla

È passato un anno ma per il cambio tra euro e dollaro non è cambiato molto. La chiusura della terza settimana 2023 arrivò allora in area 1,085 e di nuovo siamo su quei livelli 12 mesi dopo.
Eppure, di acqua sotto i ponti ne è passata. Allora eravamo in modalità banche centrali hawkins con corpose previsioni di rialzi nei tassi. Oggi, pur rimanendo sul picco della politica monetaria, il mercato prevede generosi tagli nel corso del 2024 già a partire dalla primavera.
Chi ha fatto semplicemente carry finanziandosi in euro e comprando attivi in dollari ha portato a casa il differenziale di tasso. Chi ha coperto il rischio cambio ha pagato un premio quantificabile in poco più di 150 punti base, tanto considerando che il beneficio di una minore volatilità è stato quasi irrilevante.
Le bande di Bollinger esprimono molto bene il momento nel quale ci troviamo.
Una parete superiore poco sopra 1,10 dalla quale non si passa e una inferiore attorno a 1,05 che potrebbe rappresentare il supporto oltre il quale sarà difficile andare per il biglietto verde. Momento di riflessione che impone comunque il mantenimento di posizioni lunghe di dollari fino a quando non ci saranno segnali bullish di un certo spessore su EurUsd.

EurUsd (grafico daily) – bassa volatilità e nessuna direzione precisa

Un grafico che da tempo ci accompagna è quello che racconta di un dollaro che sta tentando di forzare quei supporti che finora ne avevano contenuto le velleità. C’è però una media mobile a 1,08 da abbattere per puntare con maggior convinzione verso quella zona di 1,05 che, come visto poco fa, rappresenta la base inferiore delle bande di Bollinger. Violare 1,08 sarebbe un segnale da assecondare con un trade tattico short su EurUsd. Rottura formalmente ancora non confermata.

EurUsd (grafico daily) – il dollaro ci prova

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