EurUsd outlook settimanale del 23 Ottobre 2023 – Fuga dal rischio

  • L’economia americana continua a marciare anche se si guarda con preoccupazione alle tensioni in Medio Oriente. Come ha confermato Powell la FED con questa economia non si muoverà sui tassi al rialzo, ma nemmeno al ribasso. E questo agevola il dollaro.
  • L’Europa si ritrova con due guerre ai confini e nuove tensioni sui prezzi dell’energia che rischiano di vanificare il lavoro della BCE sull’inflazione. Sarà nulla di fatto nel prossimo meeting ma l’euro è sempre debole.
  • EurUsd che riesce per ora a reggere l’urto dei venditori mantenendo i supporti di area 1,04. L’equilibrio appare però sempre più fragile.

Nuova incertezza che non fa bene al mercato

Le tensioni geopolitiche rubano la scena ai dati macroeconomici e alle dichiarazioni dei banchieri centrali.
Il timore è che lo scoppio della guerra tra Israele e Hamas si propaghi ad altre zone del Medio Oriente è concreto e per questo i mercati rimangono guardinghi temendo un rallentamento economico ma soprattutto l’acuirsi di nuove tensioni con Russia e soprattutto Cina.

Ovviamente rimane alto il prezzo del petrolio e del gas, mentre marcia spedito verso i 2 mila dollari l’oncia l’oro.

Il Dollaro americano rimane ben comprato ma non sfonda contro le principali divise; i titoli di Stato proseguono nella loro marcia ribassista con rendimenti decennali arrivati al 5% anche nei segmenti di curva dei rendimenti più lunghi americani.

L’economia americana mostra comunque una eccezionale resilienza ai tassi di interesse e al contesto geopolitico. Il Pil previsto dalla Fed di Atlanta per il terzo trimestre sale al 5.4%, ma bene sono andate anche le vendite al dettaglio di settembre uscite a +0.7%.

Aria diversa quella che si respira sul mercato immobiliare con i cantieri edilizi in calo del 7% su base annua.

La FED rimarrà guardinga e i rischi geopolitici premiano il dollaro, ma quanto tempo ancora durerà la forza del biglietto verde, questo è quello che si chiede il mercato.

Powell ha confermato che l’inflazione è ancora troppo alta e che nuovi rialzi nel costo del denaro potrebbbero essere necessari. Le borse non hanno accolto bene la notizia.

L’euro è in difficoltà soprattutto adesso che nuovi fenomeni di terrorismo stanno minando la fiducia di consumatori e imprese già colpite duramente da tassi di interesse elevati.

La BCE difficilmente alzerà ancora i tassi, ma l’inflazione faticherà a rientrare a breve confermando la necessità di una politica monetaria restrittiva per lungo tempo ancora.

EurUsd, quanto reggerà il supporto?

Rimane difficile il contesto tecnico per l’euro. La media mobile a 20 giorni sembra contenere i tentativi di rimbalzo, mentre il death cross assume sempre più consistenza confermando non solo il segnale bearish, ma anche una media mobile a 200 giorni che ha adesso assunto una inclinazione ribassista e che farà inevitabilmente da tappo ad ogni volontà dell’euro di invertire la tendenza. Area 1,07/1,0750 rappresenta quindi la soglia di prezzo sulla quale i trader dovranno intervenire aumentando le posizioni short. Stop loss sopra 1,08.

EurUsd (grafico daily) – la media mobile a 200 giorni si inclina verso il basso

Il secondo grafico allarga l’orizzonte e chiarische come l’attuale tendenza bearish di EurUsd potrebbe essere destinata a durare. Il segnale del Macd trimestrale arrivato nel corso del 2022 ha perfettamente assecondato quello che l’analisi tecnica suggeriva nel momento in cui il cambio andava a colpire la down trend line ribassista di lungo termine.

Un bearish engulfing pattern su scala trimestrale in area 1,13 ha favorito un rientro che ha saputo perforare senza grandi opposizione lo scoglio di 1,08.

Un testa e spalla ribassista di lungo periodo che potrebbe perciò aver trovato la sua formalizzazione aprendo così le porte della parità o forse anche qualcosa di peggio per EurUsd.

EurUsd (grafico quarterly) – segnale bearish di lungo termine

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