EurUsd outlook settimanale del 4 Novembre 2024 – L’America al voto

  • Stati Uniti al voto ma anche attesi dalla decisione della Federal Reserve sui tassi. Il nuovo Presidente e la politica monetaria rappresentano gli eventi cruciali di una settimana molta intensa che ha già ha avuto un ghiotto antipasto con il deludente dato sull’occupazione.
  • Europa che registra un rialzo dell’inflazione inatteso ad ottobre con una crescita economica migliore del previsto che ha aiutato l’euro. Anche la crescita oltre le attese.
  • EurUsd arriva ad uno snodo tecnico cruciale che vede in 1,08 la soglia di supporto più delicata e importante. Per il momento l’euro ha dimostrato una voglia di mantenere questi livelli.

L’America ora guarda alla FED, l’Europa in ripresa

Il voto per le presidenziali americane sarà il market mover principale dei prossimi giorni, non solo del mercato valutario, ma anche di quello azionario, obbligazionario e delle criptovalute viste le posizioni assunte dai due leader Trump ed Harris in campagna elettorale. La vittoria di uno o dell’altro candidato sancirà i prossimi 4 anni di guida politica per un paese arrivato all’appuntamento con crescita economica, inflazione in fase di rientro, massima occupazione e indipendenza energetica.
Non mancheranno però i problemi per il prossimo Presidente. A cominciare da un debito pubblico che con questi tassi di interesse diventa particolarmente oneroso da servire.
Subito dopo il voto attenzione però al Fomc; Il 6-7 novembre la banca centrale americana deciderà sui tassi di interesse. Evento particolarmente atteso dopo l’ultima sforbiciata da 50 punti base a settembre. Da allora le attese di riduzione nel costo del denaro si sono decisamente ridimensionate con il mercato che non si aspetta più i 200 punti base di riduzione dei tassi entro 12 mesi. Powell dovrà mediare tra il desiderio di fornire maggior carburante alla crescita con un’inflazione che fatica a ritornare al di sotto dell’obiettivo proprio perché la congiuntura economica e l’occupazione permangono a livelli comunque sostenuti.
La fiducia dei consumatori poi ha registrato un vero e proprio boom a ottobre salendo ai massimi dell’anno. Unica nota stonata la quasi totale assenza di posti di lavoro creati a ottobre a causa di uragani e scioperi vari.
Nelle ultime settimane gli esponenti Fed hanno dimostrato di non voler accelerare il passo nel taglio dei tassi fino a quando l’inflazione non fornirà concreti segnali di voler piegare la testa sotto al 2% target. E il PCE pubblicato venerdì scorso ha confermato come il dato core dei prezzi al consumo fatichi a rientrare.
Intanto in Europa l’inflazione rialza la testa con la Germania in testa che vede i prezzi al consumo registrati a ottobre al 2%. Il tutto in un contesto di ripresa economica fiacca, ma migliore delle previsioni. Il Pil del terzo trimestre dell’Eurozona è salito dello 0,4% contro lo 0,2% atteso. La Germania esce dalla recessione con +0,2%, la Francia dello 0,4%, l’Italia è flat mentre la Spagna è cresciuta dello 0,8%.

Confermato il valore dei supporti

EurUsd si presenta all’appuntamento elettorale americano a ridosso dei supporti chiave che conteranno per l’evoluzione futura. Sfondare al ribasso i supporti di 1,078/1,08 avrebbe un significato importante soprattutto perché arriverebbe in un momento di ipervenduto settimanale che nelle ultime due occasioni ha anticipato o coinciso in modo preciso con un bottom primario.
Da queste parti la up trend line che sale da un anno unisce i suoi minimi crescenti e questo rafforza l’importanza del livello tecnico alla vigilia delle elezioni.

EurUsd (grafico weekly) – ipervenduto settimanale uguale rimbalzo dell’euro?

La presenza dei supporti chiave di area 1,08 si può notare anche sui grafici giornalieri. Il 61,8% di ritracciamento di Fibonacci dell’intero rialzo aprile-agosto 2024 ha contenuto gli ardori del biglietto verde e ora faticosamente l’euro dovrà ricominciare a costruire la base per il rimbalzo.
La chiusura di mese sopra 1,08 ha fornito un primo importante segnale su EurUsd, ma chiaramente sarà l’esito elettore e la direzione successiva del cambio a definire uno scenario che vede ancora favorita la strategia long EurUsd. Questo almeno fino a quando i supporti sopra citati reggeranno.

EurUsd (grafico daily) – la faticosa opera di ripresa dell’euro