EurUsd outlook settimanale del 8 Marzo 2022 – La BCE decide di seguire a ruota la FED

  • L’inflazione negli Stati Uniti galoppa a quasi l’8% nel mese di febbraio mettendo ancora più pressione a una FED che dovrà intervenire sui tassi di interesse fin da subito
  • La BCE rivede al ribasso la crescita prevista a causa della guerra ma prevede anche un termine del QE nel terzo trimestre del 2022
  • EurUsd arriva fino a 1.08 prima di rimbalzare violentemente sulle indicazioni hawkins della BCE.

I falchi dalle parti di Francoforte

Nelle stanze dell’Eurotower di Francoforte si aggirano dei falchi e così la BCE decide di mostrare al mercato la faccia di chi è fermamente orientato a frenare l’aumento dell’inflazione. Nel meeting di politica monetaria di marzo Madame Lagarde ha indicato un termine preciso per la fine del QE.

Nel terzo trimestre gli acquisti di titoli (e quindi la liquidità fornita al mercato) termineranno. La BCE ha rivisto le stime di crescita a causa della guerra in Ucraina. Il Pil previsto per il 2022 passa dal 4,2% al 3,7% per scendere ancora al 2,8% nel 2023.

Sui tassi di interesse rimane incertezza anche se i mercati sembrano aver preso una decisione precisa con un corposo rialzo dei rendimenti sia sulle scadenze lunghe che brevi. Un aumento del costo del denaro prima della fine dell’anno in corso non è da escludere.

L’inflazione morde in Europa come negli Stati Uniti. La variazione dei prezzi al consumo ha sfiorato a febbraio l’8%, un record che il Presidente Biden e la FED cercheranno di sconfiggere con una serie di aumenti nei tassi di interesse. Difficile che a breve si riuscirà nell’intento complice anche il boom nei prezzi di tutte le commodity causato dalla guerra tra Ucraina e Russia. Le curve dei rendimenti hanno preso subito atto della cosa con il decennale americano tornato al 2%.

Rimane comunque l’Europa il cuore del problema. Il rallentamento economico sarà inevitabile con l’impatto dei prezzi energetici e alimentari che si fa già sentire su imprese e consumatori. Gli stati del Vecchio Continente saranno poi costretti ad aumentare il budget per la difesa sui timori che la Russia possa rappresentare un pericolo non solo di eccessiva dipendenza energetica, ma anche di instabilità geopolitica.

Per l’euro solo un rimbalzo

L’euro sulla notizia di una BCE più hawkins ha messo a segno un vigoroso rimbalzo fino a 1,11 prima di ripiegare.
Da manuale il test del supporto che lega i minimi dell’euro del 2017 e del 2020. A 1,08 passava la up trend line e proprio su questo livello la moneta unica europea ha rimbalzato.

Nonostante il vistoso ipervenduto su scala settimanale non ci sono ancora sufficienti indizi per ragionare su una inversione di tendenza. Qualora il rimbalzo dovesse prendere corpo per il biglietto verde non si vedono rischi almeno fino alla tenuta della media mobile di riferimento ora in transito a 1,14.

EurUsd (grafico daily): nessun problema per il dollaro fino a 1.14

Per misurare la forza di una tendenza l’indicatore più affidabile si è rivelato nel tempo l’ADX. Quando l’indicatore supera quota 30 allora la tendenza in corso si sta rafforzando. Per quello che riguarda EurUsd a dire il vero il superamento di 30 determina solitamente un rallentamento nella corsa. Nell’ultimo anno i tre casi precedenti quello attuale hanno anticipato la formazione di un bottom primario con rimbalzo verso la media mobile a 200 giorni.
Anche questa volta sembra andare in questa maniera e quindi la strategia da adottare è quella di attendere il test della media (ancora non arrivato) e poi entrare short in occasione del primo minimo più basso di quello precedente. Come sempre trend is your friend. Ancora una volta il livello di 1.14 rappresenta il prezzo oltre al quale stoppare un trade short.

EurUsd (grafico daily) – prende forza il trend bearish

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