Forti cali a Wall Street, Bitcoin è crollato del 9%

Il primo giorno di trading della settimana a Wall Street si è chiuso con un calo dei prezzi. Il Dow Jones si è indebolito dell’1,8% dopo aver perso il 2,6% durante le negoziazioni, il NASDAQ è sceso del 2,2% dopo essere sceso del 3,5% in precedenza, lo S&P 500 è sceso del 2%. Anche le criptovalute sono state colpite dalla tendenza – Bitcoin è crollato del 9%. Il sentimento negativo a New York è arrivato soprattutto dalla Cina, dove è cresciuta la paura del crollo del gigante immobiliare Evergrande.

Le azioni di Caterpillar e Goldman Sachs sono cadute particolarmente bruscamente stasera. Il produttore di attrezzature meccaniche ha perso il 4,5%, e la banca d’investimento è scesa del 3,4%. Altri titoli che si sono distinti in rosso: American Express (-3,3%), e JPMorgan (-3,7%).

Il prezzo dell’oro, un metallo considerato un “porto sicuro” per gli investitori in tempi di incertezza, è aumentato dello 0,8% a 1.765 dollari l’oncia.

I titoli dell’aviazione sono saliti, in contrasto con la tendenza negativa del mercato, dopo l’annuncio della Casa Bianca che a partire da novembre, i visitatori vaccinati dall’UE e dal Regno Unito potranno entrare. American Airlines è in rialzo dell’1,9%, Delta e United Airlines dell’1%.

Inoltre, in controtendenza, le azioni Pfizer sono salite dello 0,8% in seguito all’annuncio dell’azienda che il vaccino contro la corona che ha sviluppato è sicuro per i bambini a partire dai cinque anni.

Mercoledì sera, la Fed dovrebbe lasciare il tasso di interesse nell’economia vicino allo zero, ma gli investitori guarderanno alle previsioni per i tassi di interesse per i prossimi anni: la banca centrale dovrebbe aumentare i tassi di interesse per la prima volta dall’inizio della crisi nel 2022, o solo nel 2023.

La Federal Reserve (Open Market Committee) discuterà anche il programma di acquisto di obbligazioni che la banca porta avanti ogni mese, e potrebbe aggiornare i tempi dell’inizio della riduzione degli acquisti. Gli Stati Uniti stanno aumentando la pressione per decidere di avanzare già a novembre e forse anche a ottobre.

L’indice Hang Seng di Hong Kong ha chiuso con un calo del 3,4%, dopo essere sceso più del 4% in precedenza. Il leader dell’indice, il gigante immobiliare cinese Evergrande, ha perso l’11% nel trading – prima, l’azienda è scesa del 20%.

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