Spot EurUsd: 1.2325
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.2153,1.2090, 1.1955) Resistenze (1.2555, 1,2569,1.2610)
Strategia: Long a 1.2210
Stop loss: 1.2210
Take profit: 1.2500
*Siamo entrati long a 1.2210 come indicato la settimana scorsa ed immediatamente abbiamo adeguato lo stop al livello di ingresso.
La settimana che vede l’importante appuntamento con la BCE trova un ghiotto antipasto nell’annuncio di dazi doganali su alluminio e acciaio da parte di Trump. Come da promesse elettorali, Trump ha annunciato che imporrà dazi su due pilastri industriali della cosiddetta old economy che negli ultimi anni aveva visto un lento ma inesorabile trasferimento della produzione fuori dagli States. Da verificare se Trump farà sul serio, ma intanto il neo Presidente Powell ha messo le mani avanti nella sua prima testimonianza davanti al Congresso. Powell ha detto che nel breve periodo disoccupazione e crescita rimarranno adeguati con l’inflazione attorno al 2%. Un messaggio per il mercato obbligazionario che soprattutto sui tratti più brevi della curva dei rendimenti vedrà ancora salire i tassi. Data per certo un aumento di 25 punti base nell’imminente meeting di marzo, ma alcuni analisti si spingono a pronosticare addirittura quattro rialzi nel corso del 2018. Questo è uno dei motivi alla base del mini rally del Dollaro che toglie un po’ dai guai Draghi. Giovedì infatti la BCE tornerà a riunirsi e sarà interessante capire se ci sarà un cambio di atteggiamento da parte del Presidente BCE che, lo ricordiamo, vedrà scadere il suo mandato ad ottobre 2019. Le parole dovranno essere misurate e soprattutto non dovranno dimenticare il fattore valutario. I mercati hanno raggiunti i primi supporti e come vedremo adesso nella sezione dedicata all’analisi tecnica, la probabilità maggiore è quella di uno sviluppo in trading range nella prossima settimana.
Il nostro ingresso long è stato basato sull’idea che la correzione di EurUsd in questo momento dovrebbe essere soft e soprattutto non in grado di formalizzare un doppio massimo a 1.25. Quella vista giovedì potrebbe perciò essere stata una trappola per orsi con il mercato sceso fino a 1.215 per poi andare a chiudere una figura sopra sulla notizia dei dazi all’import di acciaio ed alluminio promessi da Trump.
Permane chiaramente un rischio di discesa fino a 1.209, ma la nostra view al momento è quella di un trading range che dovrebbe prendere corpo tra 1.22 e 1.25. in attesa di BCE prima e FED poi. Un eventuale ritorno sulla parete superiore del range è da prendere come opportunità di chiusura dei trade long. Grazie alla lunga candela rialzista di venerdì abbiamo già adeguato ad un punto di pareggio il nostro livello di stop sul trade long.
EurUsd (grafico daily) – trappola per orsi scattata sotto 1.22
Ogni trader deve trovare conferme della propria view da parte dei prezzi e, proprio per filtrare i falsi segnali, i trader del mondo forex utilizzano frequentemente la tecnica di Ichimoku. In effetti la conferma ribassista non era mai arrivata su EurUsd; il rapporto di cambio si è appoggiato esattamente sulla cloud in occasione della seduta di giovedì per poi ripartire verso l’alto. Era il segnale di chiusura della fase correttiva, almeno per il momento.
EurUsd (daily) – la cloud di Ichimoku non aveva confermato la rottura ribassista