Spot EurUsd: 1.1850
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1712,1.1667,1.1552) Resistenze (1.2031, 1.2069, 1.2090)
Strategia: Short a 1.1910
Stop loss: 1.2100
Take profit: 1.1675
*Rimane aperta la posizione short indicata la settimana scorsa.
L’incertezza che attanaglia EurUsd prosegue anche alla luce dei recenti eventi del Russiagate che potrebbero nuovamente mettere in difficoltà trump proprio dopo l’approvazione della riforma fiscale. I dati sull’inflazione europea (in calo rispetto alle attese) hanno permesso al Dollaro di riprendere un po’ di forza rimettendo nuovamente in discussione il movimento verso l’alto della settimana precedente. Sullo sfondo rimangono sempre le politiche delle banche centrali. Scontato che la Fed alzerà i tassi a metà mese, il mercato si chiede se la BCE il giorno successivo (14 dicembre), con questi dati di inflazione (quella core rimane sotto l’1%), potrà assumere un atteggiamento più espansivo con riferimento al tapering. In fondo l’obiettivo è il 2% e per ora siamo solo a poco più della metà. Tutto questo nonostante una ripresa economica più dinamica ed un prezzo del petrolio che da luglio è salito di oltre il 30%.
Anche il mercato deve essersi interrogato circa l’eventualità che Draghi assuma un atteggiamento meno da falco, mentre lato Fed il nuovo Presidente Powell si troverà di fronte nel 2018 un’economia americana che gli ultimi dati di Pil hanno mostrato in crescita del 3,3%. Crediamo che nel momento in cui il mercato dovesse prendere atto che i rialzi della Fed non si limiterebbero solo a quello di dicembre ma andrebbero oltre nel 2018 (almeno due rialzi), per il Dollaro potremmo vedere quel tanto auspicato rally fino almeno a 1.14.
Prendiamo così la palla al balzo parlando di analisi tecnica.
Due settimane fa EurUsd aveva superato la spalla destra della figura che da agosto il mercato aveva generato. Quella resistenza di 1.1880 è stata superata per un paio di giorni sopra 1.19 prima di ripiegare nuovamente sotto la precedente resistenza. Un falso segnale? Non è da escludere anche perché una trappola analoga era scattata a fine ottobre quando EurUsd scese sotto la neck line di 1.1680 per alcune sedute.
Rimane quindi in piedi lo scenario di trading range anche se la nostra preferenza continua ad andare per un rientro verso il basso di EurUsd. Per quello che ci riguarda rimane aperto l’obiettivo di almeno 1.14, una soglia tecnica dove troveremmo anche il 38.2% di ritracciamento dell’intero rialzo partito a gennaio 2017.
EurUsd (grafico daily) – il rimbalzo non è riuscito a raggiungere 1.20
La tecnica basata sulle Ichimoku cloud può aiutarci a capire se effettivamente il Dollaro sarà capace di riprendere la marcia rialzista. Come si vede dal grafico tutto il trend che aveva solidamente retto il rialzo da aprile è in difficoltà, questo è fuori discussione. Se siamo di fronte ad un trading range o qualcosa di diverso lo capiremo solamente quando la cloud piegherà verso il basso con uno spessore più ampio e soprattutto con una lagging line che chiuderà al di sotto della cloud di 26 periodi fa. Ci siamo vicini ma ancora manca la conferma.
EurUsd (grafico daily) – la tecnica Ichimoku cloud sta abbozzando uno scenario bearish