La BCE Rovina la Festa all’Euro

Analisi Tecnica EurUsd 18 Giugno 2018

Spot EurUsd: 1.1600
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1505, 1.1445) Resistenze (1.1800,1,1845,1.1968)
Strategia: Long a 1.1590
Stop loss: 1.1450
Take profit: 1.1800

Draghi dice e non dice

Il meeting BCE della settimana scorsa è arrivato dopo la FED ed ha deluso chi si aspettava un cambio di passo da parte di Francoforte. Mario Draghi ha confermato come la ripresa è in corso, l’inflazione si sta normalizzando, ma il circuito economico europeo richiede ancora una politica monetaria accomodante. Probabilmente Draghi si è reso conto che i tanti dati macro anticipatori usciti questo mese (Zew e IFO tedeschi, indicatori Pmi) stanno preparando il terreno ad un nuovo rallentamento economico nel Vecchio Continente complici anche gli scontri commerciali in atto con gli Stati Uniti.

Nel dichiarare la riduzione del piano di stimolo di riacquisto di bond a 15 miliardi da settembre a dicembre per poi abbandonare definitivamente la strada del QE nel 2019, Draghi ha però anche abbinato la dichiarazione di una politica dei tassi zero (anzi sottozero) per tutta l’estate 2019. Chissà se il presidente italiano sarà il primo esponente nella giovane storia della BCE a non alzare i tassi di interesse durante il suo mandato.

Tutto questo ha deluso un mercato che è tornato sul Dollaro nonostante Trump faccia di tutto per evitarlo. Le dichiarazioni di nuovi dazi verso la Cina non dovrebbero essere bullish per il biglietto verde, ma ormai è chiaro che quando serve un flight to quality (e venerdì è stato molto negativo per il petrolio ed alcuni mercati azionari), il Dollaro funziona ancora da bene rifugio. Passate le banche centrali ora ci si tornerà a concentrare sui dati macro economici e vedremo se i differenziali di crescita tra Stati Uniti ed Europa giustificheranno nuove rivalutazioni del Dollaro.

L’ultimo sussulto del Dollaro?

Avevamo scritto la settimana scorsa “Il trend bearish è ancora vivo e proprio la prossima discesa verso i supporti di 1.15 dovrebbe fornire l’ideale punto di ingresso long su EurUsd” , ed ecco che il modello basato sull’ADX ha funzionato egregiamente. Riprendiamo quel grafico e cerchiamo di capire fino a dove il nostro nuovo trade long ha senso.

Confermiamo dal punto di vista tecnico lo stop loss a 1.1450 visto che pochi pips sopra troviamo il 50% di ritracciamaento dell’intero bull market. Quello dovrebbe essere il punto ideale per vedere un minimo di prezzo più basso di quello di fine maggio con un RSI che invece mostrerà una divergenza con minimi crescenti. In quel momento l’ADX dovrebbe essere a sua volta in divergenza e creare le premesse per un rialzo dell’Euro. Sotto il livello di supporto applicare lo stop loss sarà altamente consigliato per evitare un allargamento veloce delle perdite.

EUR/USD -ADX, RSI

EurUsd (grafico daily) – alla ricerca delle divergenze oscillatori prezzi

Chiudiamo l’analisi di questa settimana con un grafico ciclico di EurUsd. Come si vede il cambio ogni 150 settimane tende a realizzare un punto di massimo o minimo primario. Considerando che a inizio 2017 è stato completato il ciclo con un minimo è presumibile pensare che siamo entrati in una fase bullish così come la fase bearish precedente è stata contraddistinta da tre massimi ciclici primari. Questo ci dice che ad ottobre 2019 EurUsd dovrebbe realizzare un minimo più alto di quello del 2017, ma fondamentale per chi vorrà comprare a prezzi convenienti l’Euro.

EUR/USD grafico monthly

EurUsd (grafico monthly) – sequenza ciclica a 150 mesi