Spot EurUsd: 1.1580
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1430, 1.1290,1.1145) Resistenze (1.1720,1.1815,1.1996)
Strategia: Long a 1.1530
Stop loss: 1.1430
Take profit: 1.1720
I mercati finanziari all’improvviso si risvegliano da quella bassa volatilità che li aveva accompagnati, almeno in America, fino alla fine dell’estate. La drammatica seduta di mercoledì in cui il Nasdaq ha perso oltre il 4% ha evidenziato alcune crepe in uno dei bull market più longevi della storia. Le affermazioni piuttosto forti di Trump che ha definito “crazy” la Federal Reserve nel suo perseverare nel rialzo dei tassi di interesse, ha generato tensioni che hanno favorito beni rifugio come l’oro ma non hanno favorito il Dollaro statunitense. Stranamente il biglietto verde ha infatti mantenuto le posizioni nei confronti dell’Euro nonostante un ulteriore allargamento dello spread tra TBond e Bund oltre 265 punti base.
Le tensioni commerciali e politiche tra Cina e Stati Uniti hanno ulteriormente aumentato la volatilità con il Ministro del Tesoro statunitense che ha accusato i cinesi di applicare una svalutazione competitiva sul Renmimbi che ovviamente danneggia (e rende vani) i dazi imposti dall’amministrazione Trump. Non a caso il deficit con la Cina continua ad allargarsi.
In Europa prosegue la fase di incertezza legata alla situazione italiana. Il Governo giallo verde non sembra infatti intenzionato a fare marcia indietro sulla riduzione del rapporto deficit/Pil e questo continua a danneggiare i titoli di stato italiani con spread verso il Bund tedesco saliti sopra i 300 punti base. Bruxelles ha inviato una lettera a Roma intimando il Governo Conte a cambiare impostazione, ma se la risposta non sarà esaustiva le agenzie di rating probabilmente a fine mese procederanno con un taglio di rating che danneggerebbe inevitabilmente i tassi di interesse pagati dall’Italia. L’Euro tutto sommato regge a conferma che per ora il rischio Italia è considerato come locale e questo lo si percepisce dal mancato effetto contagio verso altri debiti come quello di Spagna e Portogallo.
Dal punto di vista tecnico EurUsd continua a fornire segnali contrastanti. In una fase in cui avremmo dovuto assistere ad una caduta dell’Euro per l’effetto combinato di flight to quality, allargamento del differenziale tassi Usa-Europa e tensioni italiane, nulla di tutto ciò si è verificato. Che il mercato stia fornendo dei segnali? Possibile ed è per questo che bisogna rimanere aperti ad ogni eventualità, bullish o bearish che sia. L’analisi tecnica classica sembra suggerire la formazione di un testa e spalla rialzista su EurUsd. L’ottima tenuta del supporto di 1.15 ha dimostrato la forza di questo importante livello tecnico ed ora con grande attenzione va guardata area 1.18, zona di transito della neck line.
EurUsd (grafico daily) – segnali bullish dagli oscillatori
Fino a quando le Ichimoku cloud su scala weekly non confermeranno la rottura ribassista del cuscinetto di supporto le nostre preferenze vanno per il lato bullish. Come si vede dal grafico i prezzi spot stanno tentando di violare al ribasso i supporti, ma la lagging line è ancora lontana da questo evento tecnico che confermerebbe la definitiva caduta dell’Euro nel medio periodo.
EurUsd (grafico weekly) – nessun segnale bearish dalla tecnica Ichimoku Cloud