Spot EurUsd: 1.1615
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1520, 1.1290, 1.1120) Resistenze (1.1720, 1.1790,1.1850)
Strategia: Entriamo short a 1.17
Stop loss: 1,1790
Take profit: 1.1520
Riprendiamo le nostre consuete analisi di EurUsd da un punto di poco superiore a quella zona di 1.15 che avevamo individuato come cruciale per sancire l’inversione di tendenza definitiva del rapporto di cambio più scambiato al mondo. Il Dollaro americano ha mancato per ora il colpo del K.O. verso l’Euro grazie alla colomba Powell che in quel di Jackson Hole è apparso decisamente più cauto sul passo da tenere sul rialzo dei tassi americani, quasi in linea con il Presidente Trump che aveva auspicato una minor aggressività nell’inasprimento del costo del denaro.
Se infatti il Presidente della Fed si è vestito per un attimo da Draghi annunciando che verrà fatto tutto quello che serve per frenare l’inflazione, dall’altra ha gelato la speculazione annunciando rialzi graduali dei tassi con la Fed che cercherà di evitare di muoversi troppo in fretta strozzando la ripresa o troppo lentamente lasciando scappare l’inflazione.
In realtà il movimento di EurUsd ha una forte connotazione tecnica di cui parleremo tra poco nella sezione dedicata.
L’impressione è quella di una valuta unica europea che ha il potenziale di muoversi al rialzo ma che risulta bloccata nelle sue ambiziosi dalle divisioni politiche che si stanno creando all’interno dell’Eurozona con l’Italia che rischia di essere il classico guastafeste. Lo spread italiano verso la Germania continua ad aumentare ed i 300 punti base appaiono un livello che il mercato potrebbe andare a toccare prima della presentazione della manovra di bilancio autunnale del Governo italiano. Se la BCE avesse voluto voglia di normalizzare la politica economica prima della fine del mandato di Draghi, l’andamento dei BTP italiani sembrerebbe sconsigliare una scelta troppo rapida su questo fronte.
Ad agosto EurUsd è sceso fino al supporto di 1.13 prima di riprendere con vigore la marcia rialzista andando a chiudere sopra 1.15. Questo era il livello che serviva per evitare una pericolosa rottura bearish. I supporti che avevamo segnalato nei precedenti articoli hanno quindi retto, le divergenze tra prezzo ed Rsi hanno fatto il loro lavoro, la sequenza ribassista partita da 1.25 ad inizio 2018 si è esaurita in 5 sotto onde.
A questo punto lo scenario più probabile a nostro modo di vedere è quello di uno stop temporaneo nel rialzo poco sopra quel 1.17 che rappresenta il 38.2% del ribasso nonché il limite della quarta onda ribassista. L’Rsi ancora lontano dall’ipercomprato sembra suggerire l’eventualità di uno scenario di Euro ben comprato ancora per diverse sedute.
EurUsd (grafico daily) – soffiano venti italiani sull’Euro
E che per EurUsd i livelli di resistenza raggiunti nell’ultima parte di agosto sono cruciali lo si capisce anche osservando il grafico del cambio su scala daily basato sulla tecnica di Ichimoku. La cloud o nuvola è statainteressata proprio in questi giorni e vista la rapidità del rimbalzo appare plausibile pensare quanto meno ad una fase di riflessione che in effetti sta prendendo corpo. Tenteremo un ingresso short EurUsd sul nuovo retest di 1.17.
EurUsd (grafico daily) – Ichimoku conferma l’importanza di area 1.17/1.18