Spot EurUsd: 1.0850
Scala temporale Giornaliero: Supporti (1.0680, 1.0568, 1.0490) Resistenze (1.0905, 1.0950, 1.1067)
Strategia: Short a 1.0850
Stop loss: 1.0950
Take profit: 1.0600
Preso profitto a 1.08 continuiamo a giocare il trading range. Entriamo quindi short con stop loss a 1.0950
Il voto francese di domenica sembra aver risolto l’incertezza che avvolgeva i mercati finanziari europei con il ballottaggio di maggio che sembra quasi diventata una formalità per Macron, almeno a giudicare dall’atteggiamento degli investitori. Non fa in tempo a verificarsi un evento che subito se ne incastra uno nuovo con l’appuntamento elettorale britannico che entra in gioco in modo prepotente dopo l’annuncio di consultazioni a giugno da parte di Theresa May. L’Europa continua così ad essere il fulcro dell’attenzione e questa settimana non appare priva di interesse considerando l’appuntamento con la BCE del 27 aprile. Draghi dovrà cercare una linea di condotta come sempre da equilibrista consapevole che una parola di troppo su futuro rialzo dei tassi o abbandono del QE potrebbe far esplodere verso l’alto EurUsd. Qui sta la novità della settimana passata e che spiega il ridimensionamento del Dollaro; il mercato ha riassorbito buona parte delle attese di rialzo 2017 da parte della Federal Reserve. Dopo le parole di Trump contro il Dollaro forte ed i tassi troppo alti, non solo i rendimenti sui Treasury sono precipitati, ma anche le probabilità di un intervento sui tassi nel 2017 si è ridotto ad un evento solo dopo che i mercati erano arrivati a scontarne fino a 3 poche settimane fa.
Chiaramente queste probabilità si muovono sull’onda di parole e dati macro, ma proprio sul differenziale tassi si giocherà una partita importante per EurUsd. La correlazione tra spread T-Note / Bund ed EurUsd è elevatissima ed una contrazione dello stesso (ora attorno a 198 punti base) favorirebbe l’Euro.
Il nostro trade long si è risolto in modo eccellente con le resistenze di 1.08 che sembrano per ora aver contenuto l’entusiasmo post elezioni francesi. Vogliamo quindi continuare a giocare su quel range che negli ultimi due trade ha generato profitto. Con il solito stop loss ravvicinato in area 1.095 ritentiamo lo short.
Noioso quanto si vuole, ma in questo momento su EurUsd bisogna limitarsi a catturare al massimo 150/200 pips di utile in attesa di un boom di volatilità che ancora non si vede all’orizzonte. Il superamento della media mobile a 200 giorni potrebbe rappresentare un fattore di incertezza, ma il ritorno degli oscillatori in ipercomprato e l’analogia con quello che è successo a fine marzo potrebbe essere di conforto al nostro trade short.
Grafico 1 – EurUsd di nuovo a ridosso delle resistenze primarie.
In questo momento di stallo si fa veramente fatica a fare previsioni sulla direzione futura di EurUsd. Quello che si può però provare a capire se questo trading range durerà ancora per tanto tempo. La risposta è probabilmente no e la risposta ce la offre la stessa tecnica delle Bande di Bollinger ma su scansione settimanale. Gli estremi superiore ed inferiore delle bande sono molto vicini e, come nel 2014 e nel 2016, questo prelude a movimenti ben più marcati di quelli visti finora.
Grafico 2 – volatilità troppo compressa, esplosione in vista?