Spot EurUsd: 1.0960
Scala temporale Giornaliero: Supporti ( 1.0823, 1.0710, 1.0550) Resistenze (1.1128, 1,1240, 1.1365)
Strategia*: Short 1.1240
Stop: 1.1045
Take profit: 1.0710
* Rimane in essere la posizione indicata nell’analisi della settimana precedente.
Si avvicina la riunione della Fed del 2 novembre, ma soprattutto si avvicinano le elezioni presidenziali del 8 dicembre che per l’appunto sono distanti 7 giorni a partire da oggi. Il mercato fino a venerdì dava per scontata una vittoria della Clinton, ma il caso della mail sospette riaperto dall’FBI rimescola di nuovo le carte fornendo a Trump un bell’asso prima della data elettorale. A questo si affianca un mercato che sconta con certezza un rialzo dei tassi della Fed a dicembre, situazione uscita rafforzata dall’eccellente dato del Pil americano del terzo trimestre uscito venerdì. Sarà interessante vedere a dicembre come gli investitori reagiranno alle mosse della Yellen. Se nel modo scomposto di inizio 2016 oppure nel modo ordinato che solitamente segue una fase per l’appunto già scontata. La settimana entrante sarà però molto intensa anche lato dati macro Usa. Ism servizi e manifattura ed occupazione terranno banco e potranno fornire indicazioni preziose ai mercati circa la traiettoria futura dei tassi di interesse e soprattutto di potenziale crescita economica.
Dal punto di vista dell’analisi tecnica non riesce EurUsd a raggiungere il target di area 1.07 segnalato la settimana passata, ma rimane corretta l’impostazione di rimanere short proteggendo il guadagno finora accumulato. Gli oscillatori mostrano un certo ipervenduto ma in questo caso è l’Adx (indicatore di forza della trend) la nostra guida. L’Adx è infatti salito sopra i 30 punti, segno che la tendenza ribassista sta accelerando. La teoria a questo punto prevederebbe una fase di rimbalzo contenuta dalla media mobile a 20 giorni con successivo nuovo affondo ribassista. Considerando che la media passa attualmente da 1.10 quello potrebbe essere considerato un livello sul quale valutare l’incremento di posizioni short su EurUsd.
Grafico 1 – il trend ribassista sta accelerando come conferma l’Adx.
Potrebbe però essere l’ultima zampata bearish per EurUsd. Ora vi mostriamo lo stesso grafico precedente arricchito di un altro indicatore, il Relative Momentum Index. Come possiamo vedere dalla linea verticale, lo scenario attuale assomiglia tremendamente a quello di novembre 2015. Una corposa discesa di EurUsd con il Relative Momentum Index che entra in una zona di pesante ipervenduto. L’Adx però sfiorava in quel momento quota 40 e questo consentì al biglietto verde di effettuare un ultimo ulteriore affondo prima di una fase tremendamente bullish per l’Euro il quale fu capace di salire di oltre 10 figure nei 4 mesi successivi. Considerando che l’RMI si trova in analoga posizione di ipervenduto oggi, potremmo quindi essere di fronte ad un ultimo sussulto del biglietto verde prima di una fase di forza per la moneta unica europea più convinta.
Grafico 2 – RMI in pesante ipervenduto come a novembre 2015; il rimbalzo dell’Euro non è lontano.