Colomba invernale a Wall Street

Analisi Tecnica EurUsd 4 Febbraio 2019

Spot EurUsd: 1.1450
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1286,1.1266,1.1214) Resistenze (1.1550, 1.1621,1.1815)
Strategia: Long a 1.1450
Stop loss: 1.1260
Take profit: 1.1815

Powell accontenta Trump

La parola “crazy” fu usata da Trump qualche mese fa per definire la politica monetaria della FED in un contesto di mercato che richiedeva un sostegno da parte della banca centrale, non una stretta. Powell all’inizio aveva fatto il duro, ma poi già a dicembre si era mostrato più colomba sull’onda dei pesanti realizzi che arrivavano da Wall Strett. Il timore di un inasprimento del bear market ha fatto drizzare le antenne di Powell e soci.

Il FOMC della settimana scorsa ha sancito definitivamente un cambio di atteggiamento da parte della FED che muoverà i tassi di interesse in base alle indicazioni macroeconomiche che arriveranno nei prossimi mesi. Se l’economia (e le borse diciamo noi) mostrerà segni di debolezza i rialzi dei tassi previsti addirittura a tre alla fine dell’anno scorso non ci saranno. Non è stato escluso da Powell nemmeno un temporaneo aggiustamento del bilancio della FED in caso di necessità. Tradotto QE se servirà in futuro. Il mercato inizialmente ha reagito bene ma osservande l’inclinazione della curva dei rendimenti americani notiamo un messaggio inquietante. I tassi sui Treasury a 5 anni sono già inferiori ai Fed Funds. Se la Fed non farà scendere i tassi nei prossimi mesi le reazioni scomposte di fine 2018 potrebbero riaffacciarsi.

Naturalmente un contesto di questo tipo è favorevole ai bond e all’oro, mentre soffre il Dollaro.

Non che in Europa la situazione si prospetti migliore con l’entrata in recessione tecnica dell’Italia certificata a fine 2018. Anche la Germania è in difficoltà e la BCE non può che prendere atto di una situazione delicata lato economico e di inflazione che sta svanendo.

Proprio questo elemento sta contenendo le spinte verso l’alto di EurUsd, ma come vedremo tra poco non siamo molto lontani da un punto di svolta critico e che ci spinge a mantenere aperte le posizioni long aperte nelle scorse settimane.

Sotto pressione le resistenze chiave

Il grafico di EurUsd ci mostra chiaramente come la media mobile a 200 giorni rappresenta lo spartiacque decisivo per capire che direzione prenderà l’Euro in questa prima parte di 2019. Dopo una lunga fase di trading range è inevitabile che un asset finanziario quando va a violare dei livelli critici di resistenza vede esplodere la volatilità. Gli stop amplificano un movimento già rinforzato da nuovi trader che spingono il cambio nella nuova direzione. In questo caso se ci dovesse essere una svolta bullish sopra 1.155-1.16 crediamo che per EurUsd risulterebbe abbastanza agevole tornare in zona 1.20. Ma servono conferme di prezzo che ancora non ci sono.

EurUsd (grafico daily) – ancora sotto pressione la media mobile a 200 giorni.

Il grafico settimanale è ancora più illuminante circa quello che potrebbe succedere se certe resistenze venissero violate. Tra il 2017 e il 2018 il cambio ha sviluppato un movimento ascendente in 5 onde a cui ha fatto seguito l’attuale correzione.

Qualora le resistenze sopra citate dovessero essere abbattute un ritorno verso il top del 2018 potrebbe anche non essere così improbabile. Chi potrà darci un indizio anticipatore di questo? Probabilmente l’RSI che proprio questa settimana sta insidiando una importante resistenza.

EurUsd (grafico weekly) – l’RSI potrebbe anticipare un movimento bullish di EurUsd


Agosto Parte bene per il Dollaro

Analisi Tecnica EurUsd 6 Agosto 2018

Spot EurUsd: 1.1560
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1505, 1.1450, 1.1300) Resistenze (1.1745,1.1800,1,1850)
Strategia: Flat in attesa di segnali
Stop loss: /
Take profit: /

Tra dazi e Fed

Nemmeno la Federal Reserve ha sbrogliato la matassa di quale direzione prenderà EurUsd nei prossimi mesi anche se dal punto di vista tecnico il baricentro si è adesso spostato nella parte basse del trading range con supporti molto delicati che cominciano ad essere interessati, ma ne parleremo in seguito.

La settimana è stata caratterizzata dalle solite manovre verbali sui dazi di Trump con obiettivo soprattutto la Cina, e dal meeting di una Fed che sembra aver intenzione di proseguire dritta per la strada di un nuovo rialzo a settembre.

Powell è forte di una crescita del 4% del Pil, ma anche di un tasso di inflazione sopra al 2% ed una sostanziale piena occupazione che rischia di innescare un po’ di pressione sui salari. La Fed non vuole rischiare di farsi trovare impreparata in caso di accelerazione dell’inflazione magari causata dagli stessi dazi ed allo stesso tempo vuole preparare le munizioni per la prossima recessione economica. Mentre BCE e BOJ, per citare due esempi, con i loro tassi a zero non potrebbero fare molto per fronteggiare una nuova crisi economica (se non riportare in auge il QE), la Fed può cominciare a ragionare su una manovra di riduzione del costo del denaro se l’economia richiedesse tale manovra. Il mercato immobiliare sta cominciando a subire la pressione di tassi sui mutui più elevati, ma è sempre e soprattutto la curva dei rendimenti a mostrare un’inclinazione sempre minore, segno di un mercato che segnala alla banca centrale come ogni rialzo, da adesso in avanti, rischia di danneggiare la crescita.

Attenzione anche al mese di agosto, tradizionalmente volatile per il mondo forex, ma non solo. La battaglia sui dazi tra USA e Cina assomiglia sempre più ad un’escalation (anche i cinesi hanno dichiarato di essere pronti ad inserire aggravi di prezzo sulle merci americane) ed è probabile che prima delle elezioni statunitensi di mid terms di novembre i toni possano inasprirsi ancora generando tensione e volatilità.

Quel Legame tra oro e Dollaro

Forte della volontà di Powell di proseguire con il rialzo dei tassi, a questo punto su EurUsd non resta che attendere il comportamento del mercato nei prossimi giorni con la chiusura di questa fase triangolare verso il basso che potrebbe adesso generare uno scalino immediato verso 1.12/1.13, zona di transito del 61.8% di ritracciamento dell’intero rialzo cominciato nel 2017 a 1.034.

EUR/USD grafico daily

EurUsd (grafico daily) – rottura ribassista in corso

Un aspetto intermarket che potrebbe farci pensare ad una difficoltà del Dollaro, almeno in questa fase, a rompere i livelli di supporto chiave nel rapporto di cambio EurUsd (qui presentato su scala inversa) è l’andamento divergente con l’oro. Normale correlazione negativa tra Dollaro e Oro, ma il metallo giallo si trova su supporti degni di nota in area 1200 con l’esposizione net long degli hegde fund che continua ad assottigliarsi ed ormai prossima a livelli che negli ultimi 10 anni hanno favorito la formazione di un bottom primario. Siamo forse all’ultima chiamata per l’oro. Se area 1200 non dovesse tenere il trend diventerebbe inevitabilmente bearish e specularmente bullish per il Dollaro.

EurUsd e Oro grafico daily

EurUsd e Oro (grafico daily) – oro e dollaro perfetta correlazione negativa

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