Spot EurUsd: 1.1305
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1230, 1.1150, 1.1000) Resistenze (1.1445, 1,1536, 1.1711)
Strategia: Short EurUsd
Stop: 1.1600
Take profit: 1.1000
Le incertezze sulla politica monetaria americana pesano su operatori del mercato forex smarriti dalle incertezze della Yellen. Ogni dato positivo in uscita riaccende le speranze di chi vede una normalizzazione del costo del denaro a breve ed anche le ipotesi circa accordi al recente G20 di Shanghai di controlli valutari non sembrano trovare grande fondamento. Il Dollaro infatti ha esaurito la sua debolezza a ridosso delle resistenze chiave contro Euro e dei supporti contro Yen. A 1.15 e 106 non è improbabile che le rispettive banche centrali abbiano deciso di intervenire per arginare la forza delle valute domestiche, forza che andrebbe a debilitare ulteriormente economie già afflitte da deflazione cronica. Nella settimana entrante conosceremo i dati di inflazione americana ed europea oltre alla pubblicazione dei verbali del precedente Fomc. Saranno notizie fondamentali per capire quale direzione prenderà la politica monetaria americana. Inflazione in rialzo e verbali più aggressivi rispetto alle previsioni, potrebbe favorire nuovamente il biglietto verde.
La trappola per tori sopra 1.15 è scattata ed a questo punto sembra essere più conveniente tornare a scommettere sullo short EurUsd proprio perché il segnale bullish è stato negato. E’ un momento di grande confusione questo lo sappiamo. Continui segnali prima attivati e poi negati. L’applicazione degli stop loss ha lo scopo di evitare eccessive perdite di capitale in momenti così delicati. Dal punto di vista tecnico sembra essersi formalizzata venerdì una rottura della trend line rialzista almeno sui grafici giornalieri; poco sotto 1.13 troviamo però i primi supporti degni di nota che dovrebbero favorire un primo tentativo di rimbalzo anticipatore di una nuova e definitiva manovra verso il basso da parte di EurUsd.
Grafico 1 – trend rialzista di breve periodo violato al ribasso.
Ancora un focus sull’andamento del cambio mettendolo assieme ad un oscillatore settimanale piuttosto affidabile come il Relative Momentum Index di cui abbiamo già parlato la settimana scorsa. Toccata la soglia di 70 possiamo dire di avere un ipercomprato di medio periodo che viene realizzato esattamente in corrispondenza di resistenze primarie. Non solo 1.15 rappresenta una resistenza statica di tutto rispetto, ma da queste parte passa anche la parete superiore della nuvola di Ichimoku. Come si può vedere dal secondo grafico la corposità della resistenza dovrebbe rendere parecchio complicata la vita dei rialzisti anche se non è esclusa una nuova zampata verso l’alto prima di una definitiva discesa. La nostra strategia stop and reverse a 1.1350 è stata attivata e quindi al momento ritorniamo short con target area 1.10.
Grafico 2 – ipercomprato settimanale.