Trend Dominanti 2015

Il 2015 è cominciato come era terminato il 2014. Forza di Dollaro americano, debolezza di commodity, forza di azionario, forza sul mercato obbligazionario.

Europa Meglio degli Stati Uniti per gli Investimenti Azionari

A livello geografico ci sono delle distinzioni (Europa meglio di Stati Uniti per quello che riguarda l’equity) e forse proprio questo potrebbe essere un elemento di novità nelle tendenze 2015. Grazie alle politiche di Quantitative Easing della Bce l’Europa dovrebbe avere margini di apprezzamento superiori sui mercati azionari complici anche valutazioni fondamentali e tecniche più interessanti rispetto agli indici americani freschi reduci dai massimi storici.

Long Treasury e Short Bund sul Mercato Obbligazionario

Anche sul mercato obbligazionario sarebbe lecito attendersi un proseguimento della forza dei bond governativi europei oggetto degli acquisti della Banca Centrale Europea. Su questo ultimo punto le incertezze dovrebbero però essere maggiori. Negli Stati Uniti dopo l’annuncio del QE i tassi cominciarono a salire in un comportamento apparentemente illogico. Nella realtà il mercato vide nel QE una ricetta in grado di risollevare aspettative di inflazione e crescita e quindi anche i rendimenti di mercato. Considerando l’ampio differenziale (circa 160 punti base tra Treasury e Bund tedeschi) riteniamo possibile uno scenario di restringimento dello spread rendendo il trade Long Treasury short Bund potenzialmente interessante.

treasury bund tedeschi 2015-02-16

Reazione dell’Euro Prima di un Ritorno di Forza del Dollaro Usa nella Seconda Parte del 2015

Questo ci porta direttamente al cambio EurUsd. Il biglietto verde continua a realizzare nuovi massimi contro le valute emergenti e questo processo andrà avanti fino a quando questi paesi non adotteranno le misure strutturali necessarie per rendere meno dipendenti dall’export le loro economie. Pensiamo a quella russa o brasiliana e al loro legame con le materie prime.

Torniamo a EurUsd per un attimo. I livelli di supporto raggiunti a gennaio di 1.12 potrebbero aver già esaurito il potenziale ribassista per diversi mesi, ma l’aspettativa rimane orientata ad una forza del biglietto verde nel medio periodo. Ci attendiamo una fase di rimbalzo anche fino a 1.20 generata da attese meno negative sull’economia europea nel corso del 2015, rimbalzo che servirà anche a smaltire gli eccessi di sentiment negativo e che permetteranno al trend di riprendere a scendere nella seconda parte dell’anno.

eurusd 2015-02-16

La Discesa delle Commodity per il Momento dovrebbe essersi Esaurita

Questo periodo dovrebbe permettere alle materie prime di riguadagnare qualcosa dopo il collasso del 2014. Rame e petrolio soprattutto hanno subito perdite di prezzo notevoli ed è prevedibile come, un riposizionamento degli investitori nella prima parte del 2015, avvenga in sintonia con una risalita di EurUsd.

commidity 2015-02-16

Long Oil&Gas e Short Utilities

Questa condizione potrebbe favorire una rotazione settoriale a favore di quelle società impegnate nel settore oil e delle risorse di base particolarmente a sconto dopo i cali del 2014. La graduale seppur lenta risalita dei tassi di interesse dovrebbe invece, nel corso del 2015, essere sfavorevole al settore delle utilities (notoriamente esposta al rischio tasso per effetto degli investimenti infrastrutturali generati dalla loro attività) ma anche all’oro.

Il Rialzo dei tassi Inciderà Negativamente sull’oro

Il metallo giallo soffre quando i tassi di interesse salgono, ma soffre ancora di più quando i tassi reali salgono. Le aspettative di inflazione permarranno basse e se la Fed alzerà i tassi di interesse nel 2015 per l’oro una discesa verso quota 1000 dollari non sarà impossibile.

gold 2015-02-16

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