Spot EurUsd: 1.0610

Scala temporale Giornaliero: Supporti (1.0538, 1.0454, 1.0339) Resistenze (1.0828, 1,0875, 1.0900)

Strategia: Flat

*Chiuso in pareggio il trade long della settimana scorsa decidiamo di rimanere in attesa di segnali tecnici più consistenti e soprattutto di livelli più interessanti ed in grado di offrire un rapporto rischio rendimento capace di remunerare adeguatamente il trade potenziale.

Grexit e Sfide Elettorali per Eurolandia

Mercato che appare ancora incerto sul da farsi dopo il primo mese di gestione Trump. Tanti tweet, tante dichiarazioni, tante facce nuove a capo dei ruoli chiave della Casa Bianca, ma ancora nulla che possa intimorire un mercato azionario che vede la volatilità a minimi storici, basti pensare al numero di sedute consecutive senza oscillazioni superiori al 1% sullo S&P500. Anche a livello valutario si sta vivendo una fase di stallo con le valute emergenti che ricominciano a respirare dopo un inizio anno difficile. Saranno come sempre i dati economici a mostrare il vero sentiero che sta assumendo l’economia americana (centrale il dato sull’inflazione previsto per il 15 febbraio), ma anche di quella europea dove il risveglio dell’inflazione rischia di mettere in difficoltà Draghi alle prese anche con nuovi problemi lato Grecia. Gli appuntamenti elettorali di primavera in Olanda e Francia saranno un bel banco di prova per la moneta unica.

Assenza Totale di Tendenza, cosa Significa?

Dal punto di vista tecnico ottimo lavoro quello svolto dalle resistenze di area 1.08 su EurUsd. In assenza di una violazione definitiva e confermata di certi livelli rimane piuttosto arduo sostenere una fase di ulteriore allungo della moneta unica europea anche se gli oscillatori settimanali aiutano ad essere ambiziosi. Oscillatori come l’RMI possono aiutarci ad interpretare meglio cosa attenderci per le prossime settimane.

Cominciamo con il grafico daily. Da quando questa lunga fase laterale è cominciata, un RMI che sale in ipercomprato come successo nell’ultima settimana lancia un primo segnale di allerta ai rialzisti circa i margini risicati di rialzo. Le barre verticali aiutano a chiarire il concetto e la violazione verso il basso della media mobile a 20 giorni sembra confermare la necessità di smaltire un po’ di eccessi prima di una eventuale ripartenza verso l’alto.

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Grafico 1 – dall’Rmi segnale bearish di breve periodo su EurUsd.

Altro indicatore da seguire con attenzione è l’Adx. Noto come oscillatore in grado di catturare la forza di un trend quando sopra 30, la discesa a livelli infimi segnala il rischio di esplosione della volatilità a breve. Livelli inferiori a 15 come quelli raggiunti attualmente hanno segnalato negli ultimi anni scenari di maggiore movimento su EurUsd e questo è un messaggio importante. Da adesso in avanti ogni superamento di supporti/resistenze potrebbe essere apprezzato per operazioni speculative di breve periodo con range più ampi di oscillazione.

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Grafico 2 – Adx a livelli così bassi prelude a volatilità sul cambio EurUsd.

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