Spot EurUsd: 1.1680
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1525, 1.1290, 1.1120) Resistenze (1.1730, 1.1790,1.1950)
Strategia: Short a 1.17
Stop loss: 1,1740
Take profit: 1.1520
Mario Draghi fa capire ai mercati che la BCE non intende cambiare i suoi programmi solo perché in Italia c’è stata un’impennata dei tassi di interesse. Il mancato effetto contagio ha spinto la BCE nell’ultimo meeting di politica monetaria a confermare la sua linea che prevede la fine del QE a fine anno, indicando nel Governo italiano l’unico responsabile di una fase volatile sui titoli di stato italiani che potrebbe risolversi con misure forti e credibili di contenimento del debito nella prossima manovra finanziaria.
Immediata la reazione di EurUsd che sale sopra 1.17 toccando il nostro livello di ingresso short per poi ripiegare in modo deciso segno dell’importanza del livello tecnico della resistenza. Ne parleremo nella sezione dedicata all’analisi tecnica.
Con un differenziale tassi che rispetto al Bund tedesco vede i Treasury mantenersi sopra i 250 punti base, crediamo che difficilmente il mercato prenderà slancio spingendo l’Euro oltre le resistenze tecniche di 1.17.
Ovviamente incombe la riunione della Federal Reserve ed è evidente come i dati di inflazione e prezzi alla produzione più soft rispetto alle attese potrebbe influenzare, non tanto sull’aumento scontato del costo del denaro, quanto sulla view dei prossimi sei mesi. Il tratto di curva dei rendimenti compreso tra i 10 e i 5 anni è forse quello che la Fed dovrà monitorare con maggiore attenzione. I rendimenti nominali decennali sono appena 10 punti base più alti di quelli a 5 anni, ma attenzione perché la curva dei rendimenti si è invertita sugli inflation linked. Il rendimento in questo caso di un decennale è più basso di 2 punti base rispetto al 5 anni. Primi messaggi del mercato alla Fed?
La media mobile a 100 giorni ha stoppato il rialzo dell’Euro ad agosto ed ora è nuovamente sollecitata. La risposta di venerdì sembra aver messo in chiaro ancora una volta cosa pensa il mercato.
Chiaramente esiste la possibilità che alla fine il cambio EurUsd sfondi verso l’alto alimentando un rialzo che a quel punto si spingerebbe verso la media mobile a 200 giorni di 1.1950. A nostro modo di vedere un buon indicatore per capire in anticipo se lo scenario bullish per l’Euro si verificherà è EurJpy. Il cross è già a ridosso della media mobile a 200 giorni ed in questo caso siamo anche in procinto di violare la down trend line in essere da inizio anno. Vedere EurJpy sopra 131 sarebbe un primo campanello d’allarme per il Dollaro.
EurUsd (grafico daily) – EurJpy può essere un buon indicatore di quello che accadrà ad EurJpy
Il nostro trade short su EurUsd a 1.17 sembra essere supportato dalla bearish outside bar realizzata dal mercato venerdì. Una candela ribassista che avvolge completamente la candela rialzista del giorno precedente solitamente è un segnale bearish. Se poi questa figura si verifica in corrispondenza di resistenze tecniche rilevanti come la cloud di Ichimoku il trade diventa sicuramente molto interessante in prospettiva. Unico accorgimento l’avvicinamento dello stop loss al livello di ingresso fissandolo pochi pips sopra il massimo di venerdì.
EurUsd (grafico daily) – una bearish outisde bar su EurUsd