EurUsd outlook settimanale del 20 Ottobre 2025: Pace, FED, Francia, shutdown, Cina, il ricco menù è servito

  • Trump riesce a fermare (per ora) le armi a Gaza, ci proverà in Ucraina, mentre l’America è ancora in shutdown e la FED ammicca ai mercati dichiarandosi pronta ad almeno altri due tagli nel costo del denaro entro fine anno. Intanto il Presidente minaccia maxi dazi alla Cina, ma la diplomazia continua a lavorare.
  • L’Europa rimane con il fiato sospeso per la questione politica francese con il Presidente Macron sempre più sotto pressione dopo il fallimento del primo esecutivo Lecornu, adesso di nuovo incaricato per trovare una soluzione di compromesso.
  • EurUsd non sfonda né al rialzo, né al ribasso in un contesto dove varie forze si contrastano impedendo alla valuta di superare resistenze e supporti critici.

Si preparano nuovi tagli dei tassi in America

Mentre Trump festeggia il raggiunto accordo di pace tra Israele e i terroristi di Hamas che dovrebbe garantire un periodo di tregua per Gaza continuando a tessere la tela diplomatica per arrivare ad una tregua tra Russia e Ucraina, emerge con chiarezza che al mercato non dispiace affatto lo shutdown che dal primo ottobre sta bloccando l’attività ordinaria del settore pubblico.
Nella sua perversa logica, una situazione che ha portato al fermo di diverse attività federali secondo gli analisti è un’ottima notizia. Rallentando l’economia e la generazione di posti di lavoro la FED sarà costretta a ridurre ancora i tassi.
E in effetti dalla pubblicazione dei verbali della riunione del Federal Open Market Committee del 16-17 settembre è emerso come la maggior parte dei funzionari della Federal Reserve ritenga doveroso allentare ulteriormente il costo del denaro nei pochi mesi che ci separano dalla fine del 2025, almeno un altro paio di volte.
Manca ovviamente la prova certificata dei dati macro che possa fornire supporto a una tesi che non dovrebbe essere pro dollaro.
Intanto Trump scatena la sua ira contro la Cina, responsabile a suo dire di atti ostili nei confronti del commercio mondiale. Per ora la minaccia è di dazi al 100% su tutti i prodotti in ingresso dalla Cina a partire da novembre e uno stretto controllo sul software esportato dagli Stati Uniti. Cina che stretta nella morsa della deflazione anche a settembre, dichiara che sarà guerra commerciale con gli USA se Trump non farà passi indietro. A breve un incontro in Corea del Sud tra i due Presidenti potrebbe affievolire le tensioni.
I tormenti politici francesi intanto impediscono all’euro di affondare il colpo su un dollaro debole.
All’Eliseo Macron cerca di arrivare ad un Governo di scopo con alla guida sempre Lecornu che ha già annunciato il rinvio della riforma delle pensioni a dopo il 2027.

EurUsd, stabilità in corso

Avevamo anticipato un EurUsd con qualche difficoltà nel breve periodo e così sta accadendo. Stagionalità e sentiment non sono finora dalla parte dell’euro e la politica francese pesa nei giudizi. In America però shutdown e Fed impediscono al dollaro di affondare il colpo. Il risultato è neutralità assoluta.
Tecnicamente le divergenze tra prezzi e oscillatori settimanali faceva presagire una correzione che dovrebbe aver trovato dalle parti di 1.15-1.157 una prima importante zona di sostegno. Così è stato almeno finora. Se i supporti dovessero essere violati si aprirebbero le porte ad un ribasso fino a 1.125 in quella che crediamo sarebbe la massima ambizione per il biglietto verde.

EurUsd (grafico weekly): le divergenze invitano alla prudenza sui rialzi dell’euro

EurUsd è privo di direzione stretto tra livelli tecnici decisivi nel definire il prossimo trend dominante.
La volatilità certifica questo contesto con le bande di Bollinger superiore ed inferiore sempre più vicine. In passato una compressione di questo tipo della volatilità ha sempre portato a movimenti importanti nei mesi successivi.
Probabile che si tratterà di un movimento verso l’alto se la FED taglierà ancora i tassi.
Servono però conferme e queste potrebbero arrivare nel momento in cui terminato lo shutdown verranno pubblicati i dati macro americani.

EurUsd (grafico daily): volatilità ridotta ai minimi termini